Si è spento a Roma, dopo una lunga malattia, Carlo Gambalonga, figura centrale del giornalismo italiano, per dieci anni vicedirettore dell’ANSA e vicepresidente della Fondazione Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Aveva 74 anni.
Nato a Taranto il 28 maggio 1951, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1980, Gambalonga ha dedicato la sua vita alla notizia, sempre guidato da rigore, passione e sobrietà. Ha iniziato il suo percorso in ANSA nel 1976, prima nella redazione centrale, poi a Napoli come caposervizio. Tornato a Roma, ha assunto ruoli via via più importanti fino a diventare vicedirettore.
Durante la sua lunga carriera, è stato anche coordinatore delle sedi regionali, responsabile del notiziario Ansamed – da lui stesso ideato e premiato nel 2007 al Premio Ischia – e inviato speciale in Italia e all’estero, dagli eventi sportivi globali come i Mondiali e le Olimpiadi fino agli scenari complessi dell’Albania post-comunista.
Gambalonga non era soltanto un giornalista rigoroso, ma anche una guida silenziosa e rispettata. Come ha ricordato Peppino Mazzella, decano dei giornalisti ischitani e suo collaboratore per vent’anni: “Quando muore una persona con cui hai condiviso il lavoro nel periodo più intenso della tua vita, è come se se ne andasse una parte di te. Carlo non alzava mai la voce, ma sapeva farsi ascoltare. Le sue disposizioni erano chiare, dirette, sempre rispettose.”
Nel suo libro “Casa ANSA – Da 70 anni il diario del Paese”, Gambalonga raccontava con affetto e lucidità la storia e l’etica dell’agenzia di stampa più importante d’Italia. Quel libro fu presentato proprio al Premio Ischia, manifestazione che ha seguito con dedizione sin dal 1985 e a cui è rimasto legato fino agli ultimi giorni.
Benedetto Valentino, presidente della Fondazione Premio Ischia, ha voluto salutarlo così: “Carlo ha accompagnato ogni edizione del Premio con passione e discrezione. Il suo contributo è stato silenzioso ma fondamentale. Ci mancherà la sua capacità di visione, la sua serietà, la sua umanità.”
I funerali si terranno lunedì a Roma. Con Carlo Gambalonga se ne va un giornalista autentico, un uomo di profonda coerenza, testimone di un mestiere che non ha mai smesso di rispettare e onorare.
Addio Carlo, grazie di tutto.
