Gaetano Di Meglio | Nei giorni, al comune di Lacco Ameno è andata in scena uno degli ultimi teatrini della vicenda che vede protagonista lo storico Palazzo Ciannelli a Lacco Ameno. Attori protagonisti, questa volta, la mamma e il papà del presidente del consiglio comunale di Lacco Ameno, Dante De Luise.
I due genitori, infatti, dopo aver anno atteso per diverse ore il sindaco Giacomo Pascale che è arrivato alla Torre di Piazza Santa Restituta in orario solito, ovvero le 12.00, hanno avuto un alterco ad alta voce con il primo cittadino durato diverso tempo. Oggetto del contendere, la demolizione, ormai imminente, degli abusi perpetrati negli anni. Abusi di cui vi abbiamo parlato parecchie volte e che, oggi rappresentato una cifra narrativa peggiore di quella del passato.
Dopo aver provato a salvare gli abusi, il comune ha avviato una procedura dilatatoria dei tempi al fine di evitare la demolizione. Non staremo qui a ripercorrere la vicenda, ma ai lettori basti sapere che parliamo di reiterate non applicazioni di sentenze della Magistratura. Una prassi amministrativa che, nella realtà, offende proprio la stessa natura dell’istituzione comune che continua ad essere piegata agli interessi personali del singolo.
Un singolo, in questo caso il consigliere Dante De Luise, che si preoccuperebbe più dell’affidamento del servizio tributi all’azienda scelta con uno degli sponsor di questa amministrazione (l’avvocato Sergio Trani) facendo pressing su Domenico Barbieri che non della demolizione degli abusi dei suoi parenti. Ma questa è un’altra storia.
Tornando agli abusi, però, la storia si arricchisce di un’altra pagina poco edificante per la pubblica amministrazione di Piazza Santa Restituta e che tra poco leggeremo dalle parole del funzionario Fabio Menditto.
Il pressing dei genitori di Dante sul Sindaco è un azzardo nell’azzardo. Secondo quanto abbiamo ricostruito, infatti, i coniugi vorrebbero che in qualche modo si fermasse il progetto relativo alla demolizione facendo esprimere un parere negativo alla demolizione stessa dalla locale Commissione per il Paesaggio. Una forzatura difficile da realizzare per più motivi. Sia perché sarà difficile convincere i componenti della Commissione ad avallare una “pazzaria” del genere sia perché, la norma è chiara.
Il DPR 31/2017, allegato A, nel punto A. 30: “INTERVENTI ED OPERE IN AREE VINCOLATE ESCLUSI DALL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA: demolizioni e rimessioni in pristino dello stato dei luoghi conseguenti a provvedimenti repressivi di abusi” esclude l’intervento della commissione.
Ma il punto più grave è quello relativo al comportamento della pubblica amministrazione e che vivrà una nuova brutta pagina il 22 novembre, mercoledì prossimo, quando si terrà una nuova udienza davanti al TAR Campania.
Eggià, un’udienza che esporrà – ancora una volta – la pubblica amministrazione al pubblico ludibrio!
Nella relazione dello scorso 19 ottobre, il dott. Menditto ha chiesto al TAR Campania di approvare la nomina dell’arch. Gaudioso per procedere alla demolizione di questi famosi abusi.
Il funzionario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Campania – Molise – Puglia e Basilicata, Commissario ad acta Sentenza TAR Campania Sez. VI – Sentenza di ottemperanza N° 2408/2023 su ricorso NRG N° 272/2023, promosso da Ciannelli contro Comune di Lacco Ameno + altri ha presentato “Istanza per la richiesta di tecnici per la redazione dell’aggiornamento e della rivisitazione del progetto per le opere di abbattimento Art. 114 comma 6”
LA RICHIESTA
Ecc.mo Sig. Presidente, Premesso che lo scrivente è stato designato commissario ad acta per dare esecuzione al giudicato di cui all’ottemperanza relativa al procedimento in oggetto;
considerato che in relazione a quanto disposto in sentenza è stata emessa dal sottoscritto l’ordinanza n° 03 del 28/09/2023 con la quale è stato ordinato: a norma dell’art. 31 T.U.E. – D.P.R. 06.06.2001, n° 380 e ss. mm. ed ii., agli eredi figli Evelina Rocchi, Nadia Rocchi, Pietro Rocchi, oltre alla moglie Antonietta Calise, di provvedere solidalmente a loro sua cura e spesa, nel termine perentorio di giorni 90 (novanta) dalla data di notifica della presente, alla demolizione ed al ripristino dell’originario stato dei luoghi e salvezza d’adozione di ogni successivo provvedimento in caso di inottemperanza delle seguenti opere: “dell’intero piano secondo oggetto di domanda di condono prot. 3075/1986 rigettata con provvedimento del 03.09.2019 ad opera del Comune di Lacco Ameno con parere negativo reso dalla Soprintendenza – abusivamente realizzato dai sig.ri Rocchi Renzo e Calise Antonietta Alla via C. Colombo”. La presente ordinanza costituisce, inoltre, atto meramente confermativo dell’ordinanza n. 2/2016, nella parte non annullata dal Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 6748 del 2022 ai cui contenuti si rinvia.;
per procedere in sinergia con le altre ordinanze n° 8/2020 e n° 9/2020, è necessario rivedere ed aggiornare all’attualità il progetto già eseguito nell’ambito del precedente incarico di Commissario ad acta in relazione ad una organica e precisa demolizione delle opere oggetto delle due poc’anzi dette ordinanze e della recente ordinanza n° 3/2023;
lo scrivente ha richiesto, con nota prot. int. n°19139 del 04/10/23, alle amministrazioni interessate dal procedimento di ottemperanza di comunicare la possibilità di redigere detta progettazione strutturale -architettonica attraverso la nomina di funzionari competenti ed abilitati ad eseguire detta progettazione unitamente alla disponibilità di strumentazione (computer e software) adeguata; a seguito di ciò, alcuna delle tre amministrazioni ha dato riscontro; tutto quanto sopra premesso, si chiede alla SVI la possibilità di poter incaricare, per le finalità legate alla redazione del progetto di abbattimento e ricostruzione, quali tecnici esperti per la redazione di detta attività: il dott. Arch. Francesco Gaudioso, redattore del progetto di cui al precedente commissario ad acta, quale progettista architettonico, eventualmente anche quale Direttore dei Lavori, per gli aspetti legati ai vincoli architettonici, dovendo il progetto essere presentato alla competente Soprintendenza; al riguardo si evidenzia che detto tecnico collabora con la Procura di Napoli per le attività di abbattimento delle costruzioni abusive, come si evince dal curriculum professionale allegato alla presente.; il dott. Ing. Luigi Del Monaco, esperto progettista strutturale che collabora con l’Autorità giudiziaria, come si evince dal curriculum professionale allegato alla presente, quale progettista strutturale; il dott. Ing. Fabio Cafiero, esperto in interventi strutturali che collabora con la Procura di Napoli per le attività di abbattimento delle costruzioni abusive, come si evince dal curriculum professionale allegato alla presente, quale collaudatore statico; La dott.ssa Rita Iazzetta quale esperto geologo per le attività connesse alla progettazione strutturale”.
Serve altro per commentare? Serve altro per indignarsi? Serve altro per capire quale sia il modo in cui operano certe amministrazioni? Serve altro? Non grazie! Servirebbe solo un po’ di terzietà e di onestà politica nel determinare certe dinamiche.