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A digiuno di futuro | 4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 28 dicembre 2019

Isla de Roatan, Honduras. Un paradiso caraibico, un mare incontaminato, nonostante su un’isola di soli tre chilometri quadrati più piccola di Ischia ma con circa quarantamila abitanti in più ci siano ben due scali crocieristici in continua e netta espansione.

Sì, amici, avete capito benissimo! Così come mi capitò già a Turks and Caicos qualche lustro fa, il 24 dicembre siamo approdati con trecentoquindici metri di nave ad un molo insistente su uno specchio acqueo di impressionante limpidezza; appena accanto, un nuovo erigendo molo che, di qui a breve, consentirà un secondo attracco simultaneo. Di lì a qualche miglio, stessa situazione per il secondo scalo crocieristico della stessa isola.

A Roatan, da novembre ad aprile, passano ben cinquanta navi da crociera al mese, per un totale medio di oltre un milione di passeggeri; numeri, questi, che si dimezzano nell’altro semestre, garantendo comunque oltre un milione e mezzo di passeggeri l’anno, su cui si basa ben il 75% dell’economia locale.

Il futuro, altrove, trova porte spalancate, dimostrando che la compatibilità di certi interventi va ben oltre quella vincolistica che, dalle nostre parti, si limita a porre paletti senza consentirci di restare al passo di una domanda turistica che cambia in continuazione e che, altrettanto continuamente, ci impone di mettere in discussione i sistemi (o pseudo-tali) che caratterizzano la nostra industria dell’ospitalità. All’isola di Gran Roque, in Venezuela, appena tremila abitanti, atterrano aerei carichi di turisti su una pista che non torce un capello ad un ecosistema da favola. Nel Golfo di Napoli, invece, non riusciamo neppure ad affrontare la piaga dei trasporti marittimi e, men che meno, ad Ischia si è riusciti a pianificare tanto l’accoglienza crocieristica quanto la portualità turistica in modo da renderle vere risorse. Figuriamoci pensare ad un piccolo aeroporto: anatema per molti, sogno possibile per pochi.

Serve fame di futuro. Prima di affamarci per sempre.

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