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venerdì, Marzo 29, 2024

A “Brescia” tutto bene…

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Ida Trofa |È in buone condizioni il 77enne turista bresciano ricoverato al Cotugno di Napoli dopo essere risultato positivo al Coronavirus con un tampone eseguito presso l’ospedale Anna Rizzoli. L’uomo era in vacanza a Forio con una comitiva di 2 tedeschi, 31 bresciani, 2 emiliani e 50 cittadini bergamaschi.
L’uomo da mercoledì è ricoverato al Cotugno di Napoli, ma i medici parlano di buone condizioni e parametri ottimali e stabili. Né la moglie, né l’amica che soggiornava con loro in via più diretta risultano sintomatiche.
L’uomo, però, resterà ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale napoletano, vista dell’età e delle necessità di approfondire le dinamiche del primo tampone eseguito lunedì scorso al Rizzoli. L’ultima con un ulteriore test di secondo livello eseguito all’Istituto Spallanzani di Roma.

A Brescia, invece, hanno fatto ritorno i componenti della comitiva isolana e che hanno raccontato così la loro avventura una volta tornati presso le proprie residenze.

Il racconto: “Stanchi ma stiamo bene”
La comitiva ha raggiunto Ischia domenica 23 febbraio grazie all’annullamento dell’ordinanza dei sindaci dell’isola che vietava lo sbarco ai turisti Lombardi e veneti. Buona cucina, acque termali, clima mite e la vacanza l’hotel Punta del Sole stava procedendo benissimo fino a quando il settantasettenne di Palazzolo ha iniziato ad accusare i primi sintomi. Accertato che si trattava proprio di Covid 19, è scattata l’operazione gestita da Regione, Protezione Civile e Autorità Marittima che ha portato al ricovero in ospedale e al rientro a casa degli altri turisti.

Nella capsula. Non potendo imbarcare nell’idroambulanza la particolare barella a capsula in cui era protetto il palazzolese per il trasporto dall’isola al porto di Napoli è stato utilizzato un traghetto scoperto. Alle 21.30 al porto di Casamicciola è arrivato il traghetto con i due pullman della Croce Rossa che sono andate a prendere i turisti all’hotel punta del sole. Prima di lasciare L’isola Il sindaco di Forio Francesco Del Deo ha donato ad ogni componente della comitiva una bottiglia di limoncello ischitano e ha invitato tutti a ritornare il prossimo anno. A dispetto delle polemiche dei giorni scorsi che avevano fatto apparire l’isola inospitale nei confronti di Lombardi e veneti al porto è apparso un lenzuolo con la scritta Arrivederci Ischia via ama.
Il sindaco del Deo si è dimostrato dispiaciuto per quanto accaduto ma allo stesso tempo molto tranquillo: Si tratta di un caso isolato già circoscritto – ci ha riferito ieri pomeriggio al telefono – queste persone sono state insieme a settantasettenne per giorni ma stanno tutti bene.

Notte in pullman. in tarda serata è iniziato il lungo viaggio di rientro. La prima tappa nella notte è avvenuto alla Cecchignola. Come ci spiega l’ingegnere Luigi d’Angelo direttore operativo dell’ufficio emergenze della protezione civile che ha seguito tutta l’operazione, “I turisti avevano il pranzo al sacco e sono riusciti a fare alcune soste in aree preparate ad hoc in tre stazioni di servizio che si trovavano lungo il percorso.”
“I pullman – prosegue – li hanno accompagnati a casa a Parma, Reggio Emilia, Cremona, Venezia e nel bresciano uno dopo l’altro. Essendo considerati contatti stretti dell’uomo contagiato e non presentando sintomi non sono stati sottoposti a tampone. Resteranno in quarantena nelle loro abitazioni”. Così come i tre infermieri dell’ospedale Rizzoli che avevano prestato le prime cure al palazzolese il personale dell’hotel di Forio.

Sottoscorta. Ad aspettarmi nella bergamasca c’era il sindaco di Cividate al Piano Giovanni Battista Forlani che ha seguito con apprensione la vicenda vissuta dai suoi concittadini. “Li ho sentiti al telefono durante il viaggio di ritorno in pullman – ci ha riferito – mi hanno detto che sono stati trattati molto bene. Sono stanchi si sentono un po’ sotto scorta. Hanno soltanto voglia di stare tranquilli nelle loro abitazioni”.

Siamo passati alla storia ironizza un anziano che era a Ischia con il palazzolese risultato positivo al coronavirus. Il viaggio di rientro durata una notte mezza giornata è stato lungo è pesante. La compagnia però era bella. Abbiamo vissuto questa disavventura con serenità. L’operazione è stata gestita bene: “Siamo stati trattati nel migliore dei modi sia in albergo sia sul mezzo della Croce Rossa. Quando ci siamo fermati nelle stazioni di servizio e siamo scesi indossando le mascherine le altre persone ci hanno guardato come se fossimo degli appestati: li capiamo la situazione è pesante per tutti”

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