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venerdì, Aprile 19, 2024

8 MINUTI DI VERITA’ Cantalamessa: “In aula per un’operazione su Ischia”

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Gaetano Di Meglio | Il senatore Gianluca Cantalamessa, in questi giorni, è intervenuto sulla questione Ischia, la sua tragedia, il suo dolore immenso e, in parte, anche sulla gogna mediatica che si attiva ogni volta che Ischia assurge alle cronache nazionali. Una sorta di lettera scarlatta (se pur, in certi casi, meritata) che deve essere cancellata. Con i fatti, ovviamente. Ne abbiamo approfondito i dettagli con il Senatore campano del Gruppo Lega al Senato.

Senatore, il suo è stato un intervento, quello in Senato, che rimette al centro la dignità di un popolo. Un popolo che, è vero, ha sbagliato come tanti altri, forse si è fatto prendere la mano, ma che aderisce a una legge dello Stato
“Quello dell’abusivismo edilizio è una concausa e, attenzione, tutto questo ci fa allontanare da quello che è il problema principale ovvero i mancati controlli e la mancata manutenzione che, certo, competono a tutti gli enti, tranne che ai sindaci di comuni di Ischia e ai cittadini di Ischia. Per questo credo che sia stata fatta una operazione di speciale di verità contro le falsità. E nel momento in cui non c’è stato un imputato certo, la responsabilità della tragedia è caduta sui cittadini di Ischia e i sindaci dei sei comuni. Se Lei pensa che sono stati stanziati, 13 anni fa, 3 milioni dal Ministero dell’Ambiente per porre in sicurezza il costone di Casamicciola e che la Regione Campania abbia avuto 380 milioni di euro per un piano di prevenzione geologica e i primi non sono mai stati spesi e non sono neanche in una fase progettuale e dei secondi è stato speso solo il 25%, abbiamo la prova della disattenzione dei poteri centrali e non certo dei sindaci e dei cittadini che sono le vittime e non degli artefici della tragedia che purtroppo è successa.

Non vorrei togliere attenzione alla tragedia, però, credo, meriti un po’ di attenzione anche un altro intervento del Governo. Con il DL Ischia, infatti, sono stati salvati anche i tribunali delle piccole isole.
“Io non so se posso citarlo, però, devo dire la verità, perché l’ho sempre visto. Una persona che si è spesa perché Tribunale di Ischia restasse in funzione è l’avvocato Francesco Cellammare che mi ha sollecitato più e più volte. Io ho rappresentato in commissione giustizia l’esigenza che nei territori isolani continuassero a sopravvivere le sedi distaccate dei tribunali, perché non è immaginabile pensare che tanti processi, dalle isole minori come Ischia, Lipari o l’Elba si spostassero sul continente perché sarebbe stato un aggravio di costi e un aggravio di disservizi. Sono contento che questo provvedimento sia stia approvato, non è certo per sminuire la calamita e la tragedia. Ora la battaglia è quella di superare la proroga e stabilizzare, definitivamente, questi presidi di giustizia. Ischia, Lipari, l’Elba e le isole minori italiane meritano servizi efficienti.

Senatore, esiste ancora una questione meridionale? La problematica sud va affrontata con impulso e impegno
Esiste una questione meridionale ed esiste soprattutto per colpa di un centralismo che ha affamato il sud con una politica fatta da politici meridionali che hanno comprato la fame dei territori e non hanno investito sul merito dei meridionali. L’autonomia differenziata è un’opportunità per i miei corregionali e non serve a mettere nord contro sud, ma ad esaltare chi sa amministrare e chi no. Ovviamente vanno valutate le salvaguardie per chi resta indietro. L’autonomia, però, ha l’obiettivo di individuare i bravi amministratori dai cattivi amministratori. Se la cultura fosse gestita a livello regionale, immagino quella che potrebbe essere l’indotto degli scavi di Pompei o degli scavi Ercolano, degli scavi di Paestum, la Reggia di Caserta, Cuma. Riverserebbero sui territori autonomia e opportunità per chi sa gestirle”.

L’intervento in Senato

Signor Ministro grazie per l’informativa puntuale precisa. Questo è il mio primo intervento in aula e mai mi sarei immaginato e mai mi sarei augurato di doverlo fare cominciando con fare le condoglianze a una famiglia che ha perso un bambino di 21 giorni, e giorni ragazzi morti e per questo esprimo, chiaramente a nome del gruppo Lega, la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e la solidarietà alle popolazioni di Ischia.
La cosa che sto notando in questo periodo, come diceva giustamente il Ministro prima – ed entro subito nel merito – sento parlare e leggo sui giornali che si parla molto di due cose che sicuramente sono concause e non so se sono le cause, parlo dei cambiamenti climatici e dell’abusivismo edilizio per motivi che, di qui a breve, andrò a spiegare.
Mi piace soffermarmi su questa cosa perché sta passando l’isola di Ischia come un’isola dove esistono o tanti abusi, tanti abusi, e molti di più rispetto al resto d’Italia. Si, ci sono 24, 25, 26 mila richieste di sanatoria edilizia su 60.000 Ischitani. Bene, ricordo prima di tutto a me stesso, che in Italia sono state presentate 15 milioni di richieste di sanatoria su 60 milioni di italiani. Andiamo a vedere la proporzione è la stessa. Lo dico per dare la dignità al popolo ischitano che in questo momento sta passando, per volontà di qualcuno, come un popolo di abusivi e questo, credo, sia una mancanza di rispetto.
Perché dico questo? Perché come diceva prima il senatore Renzi, la storia e il passato sono importante?
Sì, sono importanti. Ischia, avuto come alluvioni nel 1557, nel 1662, nel 1762, nel 1767, nel 1796, nel 1800, e nel 1841 e 1863 provocando dei grossi danni e non c’erano né cambiamenti climatici né abusivismo edilizio, che è un problema che va affrontato in un’altra sede e non in un momento in cui, un posto ha avuto una tragedia.
Nel 1883 Benedetto Croce ha perso gran parte della famiglia a Ischia per un terremoto che è durato 10 secondi. Nel 1910 ad Ischia c’è stata un’alluvione che ha prodotto una colata di fango che ha ricoperto di 6 Metri la chiesa del Cerriglio di Forio d’ischia, che è uno dei sei comuni dell’isola.
Quindi, qual è il problema? Perché se tutto questo è avvenuto 100 anni fa, 200 anni fa, quando non c’era il problema dell’abusivismo edilizio e non c’era il problema di cambiamenti climatici, è chiaro, come ha detto giustamente prima il ministro, possono essere delle concause importanti sulle quali ci dobbiamo soffermare, senza dividerci in partiti, ma cercando di risolvere un problema e sono due problemi che riguardano questo paese.
Ischia è un’isola vulcanica e mi hanno spiegato dei geologi Ischitani che le isole vulcaniche hanno due tipi di rocce: una più granitica, più forte e un’altra che si va a creare nel corso dei millenni con le ceneri della lava che si va a solidificare.
Questo è inevitabilmente su un’isola che ha 40 km di superficie e un monte di 1000 metri e basta, voglio dire, una pioggia un po’ più forte perché si crei questo. Il problema è cosa hanno fatto i nostri nonni e i nostri avi perché tutto questo non accadesse? Una sana cultura rurale, una cosa che stiamo perdendo in questo paese, che erano quei terrazzamenti che consentivano, di costituire dei freni naturali quando l’acqua dal Monte portava con sé tutta la terra e tutta la alvei. C’erano negli alvei le briglie capovolte, mi spiegavano i geologi, sempre che per frenare una discesa inevitabile di terra di lava dal Monte a valle queste briglie capovolte. Briglie capovolte che oggi non ci sono più perché non c’è più una manutenzione. E allora ha fatto benissimo il nostro segretario Matteo Salvini a esprimere solidarietà ai sindaci che spesso vengono attaccati.
In questo paese trovo che stiamo facendo un errore. Ai sindaci stiamo passando responsabilità e non stiamo passando potere. Basta studiare un libro di organizzazione aziendale per rendersi conto che quando ad un dirigente si passano delle responsabilità e non si passa il potere, quella macchina, al di là del valore della persona, diventa una macchina inefficiente e inefficace. E, allora, senza sciacallaggio, senza vedere separazioni, mi sono andato a vedere un po’ di numeri.
13 anni fa, il Ministero dell’Ambiente aveva stanziato tre milioni per mettere in sicurezza il costone di Casamicciola. 13 anni fa non sono stati fatti neanche i progetti. Lo stesso dicasi per il Ministero dell’Interno che aveva stanziato due milioni e mezzo. La Regione Campania aveva 380.000 euro per preparare un piano di prevenzione per i rischi idrogeologici in Campania ed è stato spesso solo il 20% su quattro miliardi di finanziamenti europei.
Ischia ha avuto un terremoto nel 2017, la prima conferenza di servizi si è tenuta il 24 ottobre del 2022. A distanza di 5 anni e mezzo dal terremoto si è avuta la prima conferenza dei servizi in merito alla questione delle leggi. Non diamo la colpa agli ischitani, non diamo colpa ai sindaci.
Immaginiamo una cosa che non è stata ricordata ed è bene ricordarla oggi in quest’aula. Quest’estate, la prima rivista turistica al mondo, la rivista americana Travel e Leisure ha definito Ischia l’isola migliore al mondo. Lo ha detto Travel e Leisure che quest’estate ha messo Ischia avanti alle Fiji, alle Maldive e all’isola di Bali. Lo dico perché abbiamo la possibilità e il dovere di fare tutta una serie di cose.
Mi complimento con il governo perché in meno di 48 ore ha nominato e proclamato lo stato di emergenza, ha nominato un Commissario e ha stabilito dei primi fondi. Ora sta studiando come interrompere versamenti e i tributi per le persone che sono state colpite dall’emergenza. Abbiamo fondi del PNRR per provare a preparare un piano di prevenzione. Un piano di prevenzione che è fondamentale per il rischio idrogeologico e non riguarda solo Ischia, non riguarda solo la Campania, se pensiamo alle Marche, all’Abruzzo e a quello che è successo. Il nostro paese è meraviglioso ma come rischi e morfologia, cioè morfologicamente è il paese più a rischio d’Europa. Dobbiamo intervenire e io non ci sto a far passare che quello che è successo ad Ischia sia colpa di nessuno. E non possiamo neanche far passare che la colpa è di tutti. Perché se la colpa non è di nessuno, allora la colpa non sarà neanche di chi non ha messo quella firma sotto quell’atto, qualora ci dovesse essere una condanna da parte della magistratura.
La colpa è di ognuno di noi. La colpa di ognuno di noi se c’è un ragazzo di 21 giorni che non continuerà a vivere, se c’è un ragazzo di 15 anni che non farà la festa 18 anni, perché abbiamo dato importanza alle cose urgenti e abbiamo smesso di pensare a lungo periodo. La politica torna avere una visione, cosa che mi auguro, e sono convinto che questo governo avrà. Probabilmente altre tragedie del genere non succederanno più.
www.ildispari.it

2 COMMENTS

  1. 15/60 e 27/60 non danno affatto le stesse percentuali. Quindi l abusivismo sull isola è molto più diffuso che altrove. E la matematica non è un’opinione. Se ne facciano una ragione quelli della Lega.

  2. Purtroppo in questi giorni, tutti si sentono in dovere di esprimere pareri tecnici quando non hanno alcuna conoscenza della materia, mi riferisco ai vari giornalisti televisivi, alle persone accorse sui luoghi oggetto di smottamento, un po come le mosche sulla merd..! Oltre a questi abbiamo anche una serie di politici ed ex, che fanno un po’ i saputelli non appena hanno l opportunità di un briciolo di visibilità. Vediamo tutti i reparti schierati, vigili del fuoco, protezione civile, guardia costiera, polizia finanza carabinieri vigili urbani, croce rossa, nucleo speleologico ecc ecc. Tutti a bere caffè fumare sigarette, ed a mettersi in bella mostra, attorno a tutto ciò girano le mosche sempre sulla merd… A fare i saputelli. Ciliegina sulla torta il genio di De Luca, che a mio malincuore ha trovato anche parole di stima dal Direttore di questo giornale, con il quale, ho sempre apprezzato il modo di vedere le cose eccetto in questo, momento in cui si punta il dito sull abusivismo. E qui si apre un poema, perché spiegare in 4 righe l evolversi di 60 anni di costruito ad ischia è alquanto difficile. Fatto è che se sei malato devi andare dal dottore, non puoi improvvisarsi medico, ne tanto meno fare il chiaroveggenza e tentare di azzeccare la cura. Stesso discorso vale per le costruzioni e per la tragedia accaduta, fate parlare i tecnici non improvvisatevi C.T. della nazionale a partita persa !

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