Viviana Bertolini | Festa per i cinquant’anni di vita de “il bolscevico”, settimanale del Partito Marxista-Leninista Italiano. La location è stata quella dell’antica Torre del Mulino.
Un vero successo di pubblico, fra simpatizzanti del PMLI, rappresentanti di PRC, Verdi, curiosi, amici. Presente anche un esponente del circolo marxista-leninista campano “Vesuvio Rosso”.
Alle pareti dell’ex carcere, “il bolscevico” è stato presentato in una mostra di ben 107 prime pagine che, come ha sottolineato più volte Gianni Vuoso, responsabile dell’Organizzazione isolana del PMLI e corrispondente de “il bolscevico”, rappresentano, specialmente per il mondo della scuola, una preziosa occasione di leggere un testo di storia su un periodo, dal secondo dopoguerra ad oggi, che la scuola ignora completamente. Purtroppo, ancora una volta, proprio la scuola è stata la grande assente.
Fra quelli che hanno visitato la mostra, molti hanno affermato che non s’era mai visto niente di simile ad Ischia. Molto interessante, questo il giudizio unanime di visitatori locali e turisti.
L’interesse è suscitato anche dalle pagine con i comunicati stampa dell’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI sui problemi d’Ischia, gli interventi sui problemi relativi al mondo della scuola, della sanità, dei trasporti, dell’ambiente. Spiccano infatti, i momenti di lotta col Cudas, con l’Autmare, con i Verdi VAS, le cronache sui momenti più incisivi della storia politica isolana di questi ultimi anni.
Sabato pomeriggio, alle 16.30 è stato proiettato il video sulla storia de “il bolscevico” predisposto dall’Ufficio Stampa e Propaganda del Partito. Poi, con esemplare puntualità, alle 17.30 ha avuto inizio il dibattito sul tema “Media e Rivoluzioni”, introdotto da Gianni Vuoso che, dopo i rituali ringraziamenti per la partecipazione, ha approfondito il tema specifico, ricordando i contributi di personaggi come Marx, Lenin, Stalin e Mao per i quali la stampa ha il compito di guidare le masse e la rivoluzione. Vuoso ha anche ricordato le bufere giudiziarie ed economiche attraversate da “il bolscevico”, precisando che attualmente, dopo anni di diffusione militante di un giornale cartaceo a 16 pagine, si è in presenza di un’edizione on line che è possibile leggere cliccando su www.pmli.it.
Il dibattito è stato poi animato dagli interventi di Giuseppe Mazzella, decano dei giornalisti isolani e direttore dell’agenzia stampa il Continente che ha pubblicato 4 numeri della omonima rivista, dedicata ai temi della pianificazione territoriale isolana ed alla ricostruzione di Casamicciola dopo il terremoto. Dopo numerose espressioni di stima nei confronti di Gianni Vuoso, il relatore ha ricordato che proprio Gianni Vuoso, cinquant’anni fa, ha dato inizio all’avventura della stampa locale con Mario Cioffi e Raffaele Castagna, promotori del quindicinale “La Tribuna Sportiva dell’isola d’Ischia”. Il prossimo anno- ha precisato Mazzella- un appuntamento importante sarà proprio quello di riflettere sul ruolo avuto dalla stampa nell’isola d’Ischia e sulle iniziative giornalistiche attuali. “Per molti di noi- ha aggiunto Mazzella- la stampa rivoluzionaria è stata rappresentata da l’Unità, l’Avanti, Rinascita, Paese Sera. Poi è finito tutto. Ma per noi, ad Ischia, è stata rivoluzionaria l’educazione ricevuta, grazie a docenti come Eduardo Malagoli, Angiola Maggi, alla libertà e alla laicità”. Non è mancato lo spunto polemico quando Mazzella ha osservato che trova contraddittorio lo spirito rivoluzionario di un giornale come il bolscevico e di un partito come il PMLI che nello stesso tempo, propongono l’astensionismo alle elezioni. Ma secondo Vuoso si tratta di un “astensionismo” rivoluzionario, che deve delegittimare le istituzioni ormai fallite per sostituirli con istituzioni alternative e per abbattere il sistema, a livello rivoluzionario perché la via parlamentare è fallita e il popolo non potrà mai strappare il potere col voto.
Terzo intervento, quello del prof. Gianfranco Marelli, docente in pensione del Liceo Classico “G. Scotti” ed esponente nazionale del Movimento Anarchico e responsabile della rivista anarchica “Umanità Nova”, giornale che compirà i suoi 50 anni il prossimo 27 febbraio del 21. Per Marelli, pur riconoscendo il grande valore che la stampa ha nella rivoluzione, ha sottolineato più volte che però “la Rivoluzione non si scrive ma si fa”. Marelli ha quindi chiesto “quale possa essere la funzione di un giornale come il bolscevico, guida alla rivoluzione e la presenza dei social che permettono ad ognuno di essere depositario della propria verità”.
Gli spunti per un dibattito più ampio e ricco non sono mancati. I giovani presenti in sala, si sono soffermati su alcune tematiche e tutti hanno giudicato la serata interessante.
L’esponente del Circolo Vesuvio Rosso e della redazione napoletana de “il bolscevico”, avv. Mauro Buono, si è rallegrato per la presenza di tanta gente che a Napoli, è difficile registrare per iniziative del genere: “Una scelta davvero coraggiosa che sollecita nuove analoghe iniziative, anche nel rispetto della scelta del partito, di promuovere manifestazioni di un Fronte Unito che metta insieme varie politiche, ambientaliste, culturali, sociali”.
A conclusione della bella serata, il puntuale brindisi. Un momento piacevole di cordialità durante il quale si sono succedute interessanti proposte operative. Per esempio, quella di allestire una mostra analoga, ma più ricca in una piazza, all’aperto. E Gianni Vuoso ha infatti commentato: “Potrebbe essere un’esperienza unica, di grande interesse e valore culturale, storico e politico”.