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giovedì, Aprile 18, 2024

1.615 sfumature di Giacomo Pascale. “Libertà, libertà” per l’uomo che li ha sottomessi al Senatore…

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Gaetano Di Meglio | Giacomo Pascale è stato eletto sindaco al grido di libertà. E’ stato eletto sindaco perché Domenico De Siano è nella sua parabola discendente. Perché è riuscito a rubare il senso di cambiamento che, purtroppo, non può indossare.
Ma le circostanze del voto e del suo “sentimento”, per usare una parola familiare al Barone, vanno ritrovate nel disastro elettorale di Domenico De Siano e, soprattutto, nella poca attenzione del “popolo” a quelle che sono le dinamiche amministrative dei nostri comuni.

A Domenico non è stata perdonata l’ennesima sfiducia. A Domenico non è stato perdonato il ritorno come antagonista e, siamo sinceri, Domenico non è riuscito ad anestetizzare la clientela politica che il Barone ha portato avanti in questo mandato.
In ultimo, diciamocelo, metà popolo di Lacco Ameno ha scelto Giacomo Pascale e ha ragione!
Però, chiudendo questa parabola elettorale, è giusto dirci tutto.
Partiamo da un punto: Domenico De Siano ha tutte le colpe che si dicono. Forse anche qualcuna che non sappiamo. Ha creato un impero, ha mosso mari e monti, è inviso e, negli anni, ha influenzato (ma è giusto che sia stato così, ndr) tutte le amministrazioni di Lacco Ameno.

Ha messo e tolto. Ha fatto eleggere e ha sfiduciato. Ha gestito potere e danari. Ha fatto tutto quello che sappiamo. Ha fatto tutto quello scriviamo da anni e tutto quello che sapete meglio di noi. Ha perso le elezioni.
Non vorrei che in queste righe si leggesse una sorta di santificazione del senatore ma quello che faremo è solo un riflessione pacata sugli ultimi di vita amministrativa di Lacco Ameno partendo da un assunto: “Avete tutti ragione, Domenico è colpevole!”.
Però, non vorrei che sfuggisse al lettore il sindaco eletto di Lacco Ameno è colui che ha reso possibile tutte le porcate che avrebbe fatto il senatore.

Abusi agli hotel? Li ha consentiti, coperti e sanati Giacomo!
Scippo del porto ai lacchesi? Lo ha consentito, autorizzato e garantito Giacomo!
Scelte di potere? Le ha avallate e portate ad effetto Giacomo!
Tasse non pagate al porto? Lo ho consentito Giacomo!
Tutte le altre cose cha ha fatto Domenico? Le ha consentite Giacomo!
E, sia chiaro, Giacomo non ha mai protestato. Anzi si è sempre e solo lamentato di essere stato sfiduciato dal suo partito. Non ha mai preso una distanza, una, da quel sistema di potere.

Se Domenico De Siano è il mandante delle cose oscure di Lacco Ameno, beh, Giacomo Pascale è stato il suo uomo nelle istituzioni che consentiva che tutto filasse liscio. Il suo luogotenente. Il suo mandatario.
Domenico ordinava e Giacomo eseguiva.
Autorizzazione paesaggistica? Giacomo provvedeva!
Condono? Giacomo firmava!
Project financing? Giacomo firmava, procedeva e va a processo!
E l’elenco può essere lungo. Lunghissimo.

C’è bisogno di altro per capire che Giacomo Pascale non è un buon amministratore? C’è bisogno di altro per capire che Giacomo non può garantire trasparenza e buona amministrazione al pari di De Siano? Or su, lo ha fatto fino ad ottobre 2019 servendo De Siano. Perché la correlazione tra le due cose è impossibile da negare.
Se sono vere le cose che vanno e quello che non vanno e la colpa di Domenico, beh, allora dobbiamo dire che Giacomo è colui che ha reso possibile quella cosa. Positiva o negativa che sia. Fatta bene o fatta male uno l’ha pensata, l’altra la fatta.
Salvatore Castagna ha trasformato il campo sportivo da una struttura pubblica in struttura semi privata? Lo ha consentito Giacomo!
Polito ha costruito indisturbato come ha fatto Zavota? Lo ha consentito Giacomo!
Alla luce di questo modo di amministrare, ovvero gestire le cattive pratiche di cui tutti siamo a conoscenza, ad esempio, è errato pensare che nella futura gestione pubblica del porto (aspettando di vederla realizzata, ndr), per caso, ci sia la promessa di un progetto realizzato dagli architetti Gamboni e Tufano, senza gara e senza tra speranza, come ha detto il consigliere Giovanni De Siano in tutti i comizi? Giacomo già lo ha consentito con Perrella perché non dovrebbe farlo con i suoi candidati. Non è una questione di divinazione o di veggenza, è solo una proposizione pratica di quello che è accaduto fino ad ottobre 2019!

O, ancora, mica ci meraviglieremo se nella gestione del porto pubblico, ad esempio, ci sia un affidamento alla ditta di giardinaggio dell’eletto Piero Monti. Il metodo portato avanti da Pascale è stato proprio questo: favorire gli amici degli amici affinché mettessero le mani sui beni pubblici. Che sia ora project financing o semplice affidamento o incarico non fa differenza.
Perché, se è vero che Domenico De Siano ha fatto tutto quello che ha fatto, è vero che tutto è passato per la gestione di Giacomo Pascale.
Per essere credibile, infatti, il buon Pascale avrebbe dovuto fare un’operazione che fino ad oggi non ha fatto: dovrebbe diventare collaboratore di giustizia e raccontare tutto.
Nella storia di questi anni e di questi mesi, da ottobre ad oggi, ahinoi, non c’è stato nulla che vedesse Pascale prendere le distanze del metodo De Siano. Diciamocelo, vergini non ce ne sono.

La narrazione di Pascale sindaco buono non si può accettare perché è falsa in ogni sua parte. Ma Giacomo è il sindaco di Lacco Ameno. STOP.
Ma, soprattutto, vi prego evitiamo di dire che Pascale è stato bravo o è stato un buon sindaco perché, se lo diciamo, non faremo altro che dire che il metodo De Siano è quello giusto.
Per fortuna, però, Lacco Ameno ha scelto: GIACOMO PASCALE E’ IL SUO SINDACO.

6 COMMENTS

  1. Questo articolo mi piace!!!
    Bravo il Direttore… Articolo severo e ben studiato.
    Da oggi si parlerà di me, MEMENTO.
    Mi presento, sono un attento e appassionato elettore.
    Col permesso del Direttore utilizzerò questa modalità per esternare i miei pensieri e per essere il MEMENTO del Pascale.
    Se non vado errato, memento è anche il titolo di un thriller… ma non è il mio caso. Sarò una specie di memorandum per il sindaco. Tempo fa i comizi si dimenticavano dopo poco, i programmi elettorali si perdevano… Oggi invece è tutto diverso: la tecnologia ci aiuta a ricordare le parole e i pensieri esternati in campagna elettorale.
    E io sarò il MEMENTO.
    Diciamocela tutta… il Barone adesso ha la massima governabilità… non ha volponi da sfamare (non sarebbe stata la stessa cosa con De Siano SINDACO ) però adesso deve fare tutto quello che ha promesso.
    Facciamo riposare il sindaco per 48 ore… già sono trascorse 24 ore..(quindi gli restano altre 24 h di riposo).. . e poi comincerò a fare il MEMENTO.
    Carissimo Giacomino MAGNATILLO BARONE….. chi ti sta scrivendo adesso ti conosce molto meglio di quanto si possa pensare…condivide anche alcune tue passioni… Ma non preoccuparti… Ti aiuterò solo a non perdere la memoria.
    Dopo la fiducia che ti abbiamo accordato cerca di non farti sfiduciare dall’opinione pubblica.
    A presto…
    MEMENTO

  2. Grazie per questo articolo che riporta con una corretta analisi chi è Pascale. I suoi accoliti gridano “onestà” ma non conoscono il significato. Sono lupi affamati e ora si preparano a spolpare il Comune. Pascale è il classico esempio dell’allievo che ha superato il maestro ma a differenza del maestro, non possiede il patrimonio.

  3. Riflettendo ancora: il Senatore ha perso perchè la gente è stufa di essere comandata a bacchetta per posti di lavoro e altro. Vedendo che poi non ci sono risultati. Il Senatore, se ci teneva tanto al paese non permetteva gli scempi che ci sono stati. Per la valorizzazione turistica non permetteva i disastri di Villa Arbusto, degli Scavi e quant’altro. Ci si metteva d’impegno per salvare e non l’ha fatto. Come tante cose non ha fatto. Ai tempi che era assessore ai trasporti in terraferma… è da lì che il settore davvero è andato sempre peggio. Durante il terremoto, chi l’ha visto girare per le macerie e dare una mano alla gente? Al Senato che ha fatto per loro? Eppure aveva una posizione elevatissima e tutto il partito suo alle spalle.
    Dite che Pascale è stato a sua volta comandato? Non lo metto in dubbio. Ma ha intanto fatto capire che ci teneva e ora che si è liberato da questo laccio voglio sperare che vada avanti con e per la gente. Senza più freni. Glielo auguro e me lo auguro per Lacco Ameno che per valore e storia se lo merita!

  4. In altre parole, lei sta chiamando stupidi i Lacchesi che l’hanno scelto. Complimenti. Mamma mia, che presunzione! Ma anche, che provincialismo! E non sono Lacchese.

  5. forse queste righe avrebbe dovuto scriverle un mese fa: forse ci saremmo evitati la farsa del grido “libertà, libertà”

  6. La bella persona che ha straperso e che si permette di usare i figli per farsi credere buon genitore mentre si becca i commenti positivi di buon papà fedele dalla miss che si schiaffeggia il culo in pubblico, sta contando bene i voti assieme al fratello e sta licenziano a DISPETTO!!!
    QUANDO MI DICEVANO CHE ERA CATTIVO NON VOLEVO CREDERCI!!!
    F. to MEMENTO

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