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venerdì, Marzo 29, 2024

Vito Iacono: “Si istituisca il tavolo della solidarietà e della carità”

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In un momento storico in cui disagi sociali e crisi in vari settori toccano da vicino la quotidianità di ognuno di noi, Vito Iacono, da sempre molto attivo ed attento a quanto accade sul territorio isolano, ha lanciato una idea: convocare subito gli stati generali della povertà e del disagio ed istituire il tavolo della solidarietà e della carità.

“Ci risiamo – scrive Vito Iacono -, e non poteva andare diversamente! Che schifo la mia isola, che schifo la nostra Ischia, mi vergogno e non sono immune da responsabilità.
Ci siamo già dimenticati di Renata, vi ricordate della povera donna morta al freddo non meno di un mese fa???
Dopo pochi giorni si erano già spenti i riflettori, che magari erano stati puntati più su noi stessi piuttosto che su quella povera Donna.
Abbiamo fatto le belle dichiarazioni alla stampa, le nostre comparsate televisive, pensando che bastava esprimere rammarico e dispiacere per scaricare le nostre evidenti responsabilità, per chiedere scusa e godere una gratuita e comoda autoassoluzione.
Come sei i poveri vivessero del nostro esibizionismo!
Nemmeno ci siamo chiesti se almeno i suoi resti mortali abbiano avuto degna sepoltura. Non sappiamo neanche che fine abbia fatto, come non è dato di sapere se al Pio Monte della Misericordia o all’Hotel La Pace ci sono ancora persone che vivono nella indigenza e nel disagio, come la figlia di Renata della quale neanche si hanno notizie e che pure sembrava avere seri problemi. 
Bastava dare un senso a quella tragedia, fare in modo che non accada più. 
Ma siamo ricaduti nel buio più assoluto e non bastano le tante piccole luci, che pure ci sono, dei tanti piccoli o grandi gesti di carità e di solidarietà. E’ prevalente e domina l’indifferenza, il silenzio, il buio.
Spero che almeno la Chiesa vorrà dare un segno di presenza convocando gli stati generali della povertà, delle povertà ed istituire il tavolo della carità e della solidarietà. 
Faccio un pubblico appello al Vescovo, S.E. Pietro Lagnese, che contatterò personalmente.
E’ necessario mettere a sistema ed in rete le istituzioni e tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato, le tante belle sensibilità che pure vivono sulla nostra Isola per dare, insieme, risposte concrete a chi ha bisogno. 
Il 7 aprile la Chiesa Cattolica celebra la Giornata della Carità, potrebbe essere una buona e bella occasione per provarci. 
Non è necessario essere religiosi o credenti per aiutare i poveri della nostra isola, anche e soprattutto quelli che vengono da fuori. Una questione di Civiltà!
Penso sia necessario evitare inutili dispersioni di energie e sviluppare un percorso ed un progetto condiviso per combattere il disagio, l’indigenza, la solitudine, la povertà sulla nostra Isola. Concorrere, non competere per esibirsi o dare sfogo alla propria vanità anche nel fare del bene. 
Un progetto che metta insieme le tante energie e risorse, anche economiche, centralizzando la raccolta e condividendo la strategia nella gestione degli interventi di concerto con le Istituzioni e gli uffici competenti in materia di assistenza socio sanitaria. 
In quel fine settimana potremmo immaginare di raccogliere fondi in tutte le occasioni ed iniziative che si svolgeranno sull’isola d’Ischia coinvolgendo anche il mondo dello sport e dello spettacolo. 
E poi, ovviamente c’è bisogno di tante donne e tanti uomini di buona volontà per operare e rendere efficaci gli interventi a favore dei poveri, ma non solo. 
Sono troppi sulla nostra Isola quelli che vivono da soli il proprio disagio e sono vittime della tante povertà, prima fra tutte la nostra indifferenza.”

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