Mentre Francesco Del Deo sta veiolando la supercazzola degli accordi, Vito Iacono fa coming out sui social e chiarisce la sua posizione. Nel silenzio, Verde, Castaldi e Manna consolidano le rispettive posizioni.
E’ questo il quadro, reale, di quello che accade all’ombra del Torrione. Un quadro a tinte chiaroscure che non promette nulla di buono.
Lo stile di Francesco Del Deo non è certamente quello del gradasso. E quello che emerge da una politica di comunicazione antica, ne smentisce i contorni. Il sindaco, abituato ad essere uomo di fatti e di silenzi, non avrebbe mai sbandierato ai quattro venti questo accordo o quell’altro accordo. E’ una questione di stile. La supercazzola che i ragazzi alla corte del sindaco vorrebbero far credere perde di credibilità soprattutto se rapportata proprio al sindaco che, certamente è in movimento ma che, allo stesso tempo, gode nel sentirsi adulato, ma sa che certe carte si scoprono all’ultimo.
Ma la corsa verso il 12 maggio è ancora all’inizio e le pedine sullo scacchiere del Torrione non sono ancora tutte posizionate. Una di queste, però, ha messo i puntini sulle i. Ancora un volta.
Vito Iacono: “Non riesco a descrivere la sensazione di disgusto”
«Forio, isola d’Ischia, il mio Paese, elezioni amministrative del 10 giugno 2018. Di rientro dal Vinitaly faccio un po’ di rassegna stampa e social. Non riesco a descrivere la sensazione di disgusto. Per adesso – usa la scimitarra delle parole Vito Iacono – vedo solo “candidature di scambio” ed una resa dei conti nella vecchia maggioranza. Non riesco a credere che ci sia ancora qualcuno nel 2018, nel mio Paese, che svenda la propria dignità, la propria intelligenza, la propria coerenza, il proprio orgoglio cedendo alle minacce, ai ricatti, alle promesse, al nulla. C’è una evidente questione morale! E nessuno dice niente, nessuno che manifesti la propria indignazione, che gli faccia provare vergogna a lui ed a chi lo segue. Il tipo, non degno di citazione, forse ha ragione a dire che stanno tutti con lui, dopotutto lo sono già stati. Sono suoi ex consiglieri, suoi ex assessori, suoi ex sostenitori, ex insomma e forse è per questo che stanno zitti, anzi no parlano, a volte straparlano dell’IO e non degli altri. Li ricordo 5 anni fa sullo stesso palco, ricordo che parlavano lo stesso offensivo e violento linguaggio, ed è quella violenza che hanno praticato insieme! A breve finirà il nostro percorso di ascolto e saremo chiamati a tirare le somme. Spero, anzi ne sono convinto, che sia così, che verrà fuori qualcosa per la quale valga la pena lottare, non contro qualcuno, non contro i personalismi, le presunzioni, le bugie, ma per qualcosa in cui credere. Qualcosa di diverso da quelli e da quello del ‘76 e del ‘98 ed anacronisticamente di oggi. Siamo chiamati tutti, dico tutti, con umiltà e spirito di servizio a condividere un percorso da protagonisti favorendo un rinnovamento concreto che non passa per cancellare il nome di qualche politico antipatico per mettere il proprio. Siamo chiamati tutti senza esclusione di alcuno a sostenere un nuovo modo di fare Politica, un nuovo ed antico modo di vedere il nostro Paese e la nostra Gente, un nuovo ed antico modo di vivere nel nostro Paese e con la nostra Gente. Solo così si può battere un regime fondato sulla immoralità e sulla illegalità. Non mi affascinano gli aspetti giudiziari delle singole e complessive vicende. A me interessano gli aspetti politici della questione ed è politicamente immorale alimentare consenso con cose piccole abusando dei bisogni e delle paure della Gente. Non sarò candidato sindaco – è chiarissimo nella sua conclusione Vito Iacono – , non c’è nessuna ragione e condizione per una mia terza candidatura a primo cittadino, non so se sarò candidato al Consiglio Comunale, sono solo al servizio di qualcosa di veramente DIVERSO e MIGLIORE. Lo decideranno Loro. Tante nostre Donne, Uomini, Anziani, Disabili, ma sopratutto Giovani che meritano spazio, attenzione e sostegno. Lo avranno!!!»
