A margine dell’incontro “RiciclaEstate 2017” in cui i vertici dell’amp Regno di Nettuno hannondiscusso anche circa la raccolta differenziata, arriva una forte dichiaraziome di Vito Iacono.

“Ancora una volta grazie al Circolo dell’isola d’Ischia di Legambiente per avere acceso i riflettori su temi fondamentali per la nostra Isola: l’Area Marina Protetta e la Raccolta differenziata. Purtroppo i loro sforzi di sensibilizzazione e formazione vengono spesso vanificati da un’isola distratta da altro o, ancora peggio, per niente interessata a temi quali la sostenibilità. Un’Isola che ha perso il valore della indignazione ed il sentimento della vergogna di fronte ai tanti scempi dei quali siamo capaci. E Cava dell’Isola ne è triste testimonianza. E la preoccupazione è che oltre che ad esibire la nostra arte oratoria, ovviamente parlo prima della mia persona, queste iniziative rischiano di essere inutili.
Eppoi oggi ho ancora di più avvertito con grande tristezza e rammarico che l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” è percepita anche da chi viene da fuori e la gestisce e ne ha responsabilità, come qualcosa di estraneo al nostro tessuto. Eppure è nostra, è della nostra Gente, dei nostri Giovani, delle nostre Donne. Era e deve rappresentare una occasione di salvaguardia, valorizzazione, promozione del Nostro Mare, del Nostro Ambiente ed ancora di più una opportunità di sviluppo ed occupazione per la Nostra Gente. E invece… Quelli che dovrebbero gestire per nostro conto un bene comune è come se lo tenessero gelosamente per loro, una governance dall’alto di qualcosa che non è tuo non funziona.
C’è bisogno di trasferire ed alimentare passione e sentimento, farla sentire nostra sta cosa qua. E invece no, continuano ad offendere e mortificare le tante competenze, sensibilità, intelligenze che pure vivono sulla nostra Isola, e che vengono mortificate da modi di fare incomprensibili se non per i soliti noti, a cominciare dai Sindaci con i quali questi signori riescono ad essere sempre compiacenti cercando altrove alibi ed attribuire ad altri specifiche responsabilità in ordine ai tanti fallimenti proprio dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”.