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venerdì, Marzo 29, 2024

Violenza sugli operatori sanitari. L’ASL Napoli 2 Nord lancia la campagna “Aiutaci ad Aiutarti”

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Sono stati circa 25 gli episodi di violenza fisica su medici, infermieri e operatori sociosanitari registrati negli ultimi dodici mesi presso i quattro Pronto Soccorso dell’ASL Napoli 2 Nord: Pozzuoli, Giugliano, Frattamaggiore, Ischia. Per far fronte a questi episodi la Direzione Aziendale è intervenuta in più occasioni, dotando tutte le strutture di impianti interni di videosorveglianza, potenziando la vigilanza privata e revisionando percorsi organizzativi.

Inoltre, è diventata prassi dell’ASL denunciare sempre alle autorità giudiziarie le violenze subite dai propri operatori, ponendosi al fianco delle vittime e richiedendo agli organismi chiamati a governare la sicurezza sul territorio una maggiore attenzione su tali episodi. Purtroppo, in alcuni casi tali misure non hanno trovato la necessaria sensibilità istituzionale.

In questo contesto prende il via in queste ore la campagna contro la violenza sugli operatori “Aiutaci ad aiutarti” che avrà per protagonisti gli operatori dei Pronto Soccorso.

Nelle sale di attesa dei reparti di prima emergenza saranno affissi pannelli con immagini degli operatori della struttura e l’indicazione di ruolo, tipo di formazione e anni di esperienza che ciascuno ha maturato.

Dice il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore “Abbiamo necessità di far capire ai cittadini che i nostri operatori sono professionisti formati, qualificati e con grande esperienza nell’ambito dell’assistenza in emergenza. Inoltre, vogliamo comunicare quanto sia difficile per un Medico, un Infermiere, un Operatore Sanitario prendersi cura dei pazienti se si subisce continuamente aggressioni verbali o fisiche. Parallelamente a questa nuova campagna di comunicazione stiamo sperimentando modalità organizzative nuove, capaci di intervenire sugli aspetti più critici”

I Pronto Soccorso dell’ASL Napoli 2 Nord nel 2017 hanno fatto registrare complessivamente oltre 180.000 accessi. Tra le misure messe in atto dall’ASL per ridurre il livello di aggressività dei cittadini vi è anche la presenza di uno psicologo in alcuni Pronto Soccorso. Tale figura ha il compito di facilitare la relazione tra i pazienti e i sanitari e di supportare il personale sanitario in servizio.

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