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venerdì, Marzo 29, 2024

Villa Mercede, oggi la verità nel summit con la Prefettura

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L’attesa per l’incontro di oggi è altissima. Dopo il corteo e lo sciopero del 29 maggio, il prefetto Pagano, sollecitato dalla piattaforma di protesta dei lavoratori e dei sindacati con il supporto dei sindaci dell’isola, ha convocato questa mattina il tavolo tecnico a cui prenderanno parte tutti gli attori di queste triste vicenda.

Da una parte saranno seduti i lavoratori, i sindaci e i sindaci e la Regione Campania, dall’altra, invece, in una perenne battaglia non solo legale, sia l’ASL Napoli 2 Nord sia il Consorzio Nestore e la coop. Civitas, rispettivamente la stazione appaltante del servizio e chi, invece, porta avanti il servizio sanitario della RSA di Serrara Fontana.

Il primo obiettivo da centrare è quello di garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori che attendono da ben 5 mesi. Un obiettivo prioritario rispetto al secondo che è quello di scongiurare sia il declassamento della struttura sanitaria da RSA a R3 e bloccare i conseguenti licenziamenti collettivi proposti dal gestore in replica alle disposizioni di chiusura e tagli dei servizi disposti dalla stazione appaltante.

«Ci aspettiamo una qualche risposta – ci hanno detto i sindacalisti della Uiltucs – che risolva rapidamente la questione stipendi che è ormai insostenibile. Dopodiché è tutta aperta la questione licenziamenti che va affrontata nelle sedi opportune e quella relativa al nuovo bando che prevedendo un ulteriore abbattimento dei servizi da offrire all’utenza mette in discussione sia il futuro di Villa Mercede che conseguentemente dei lavoratori. Su questo c’è l’assoluta necessità di un forte impegno delle istituzioni perché l’ASL riveda la sua decisione».

Il destino di Villa Mercede, come molti ricorderanno, è legato anche all’esito del terzo bando di gara pubblicato dall’ASL per l’affidamento del servizio dopo i primi due bocciati dalla magistratura amministrativa.

Con il nuovo bando, infatti, l’ASL si avvia al declassamento della RSA Villa Mercede, declassandola da RSA a R3, e di conseguenza riducendo gli importi che corrisponderà all’aggiudicatario dagli originari euro 1.342.000,00 annui ad euro 772.559,00 annui. Quasi un dimezzamento, che non potrà che determinare la riduzione del personale.

«Domani mattina (questa mattina,ndr), presso la Prefettura di Napoli, si terrà un importante incontro per il destino di Villa Mercede. Al tavolo con il prefetto Pagano  – ha scritto l’eurodeputato Giosi Ferrandino – ci sarà l’ASL, i sindacati, i sindaci dell’isola, la rappresentanza dei lavoratori e, soprattutto, la Regione Campania. Sono sicuro che l’apporto regionale in questo frangente sia urgente e imprescindibile. Abbiamo l’obiettivo prioritario del pagamento degli stipendi ai lavoratori che attendono, ormai, da cinque mesi. La vicenda amministrativa dei rapporti tra Cooperativa e Azienda Sanitaria non è delle più semplici ma come politici saremo la parte diligente di questa trattativa. Pagati gli stipendi e regolarizzate le posizioni dei lavoratori ci sarà tutto il tempo per approfondire la vicenda amministrativa. La sanità sulla nostra isola ha bisogno di nuovi impulsi e di una nuova rappresentatività politica sui tavoli delle decisioni. Noi ci siamo stati nel passato –conclude Ferrandino – e continueremo ad esserlo ancora di più oggi quando le sfide sono ancora più gravose facendo la nostra parte».

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