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sabato, Aprile 20, 2024

“Valore turismo, il patrimonio che attrae” al Premio Ischia

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Non vi è, forse, argomento più attuale e vivo di quello del turismo e del territorio. Ed è proprio con questo binomio che è stata aperta l’importante XXXVIII edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, protagonista di un convegno molto interessante.

Seduti, al tavolo dei relatori Ivan LoBello, Presidente nazionale Unioncamere, Simonetta Giordani, manager già sottosegretario al Turismo, Edo Colombo, esperto turismo digitale, Dora Di Francesco, dirigente MIBAC Pon Cultura e Sviluppo e del Piano stralcio Cultura e turismo, Michelangelo Lurgi, presidente Rete Destinazione Sud, Angelo Argento, presidente Culturae Italia. Lavori molto seguiti, moderati dal giornalista Giuseppe Mazzella.

Dal sistema dei Pon messi a disposizione del Mibac all’importanza della comunicazione digitale, passando per l’essenzialità della costituzione di una rete tra operatori territoriali e autorità per poter dialogare al meglio e fornire quanti più servizi ai fruitori.

“Ischia è un’isola meravigliosa – ha esordito Angelo Argento, presidente Culturae Italia – che ben simboleggia ciò che è al centro di questo incontro: il turismo e la cultura che si muovono assieme, aspetto che dà vivacità al settore stesso. E non è un caso se il protocollo di intesa tra UnionCamere e Culturae Italia viene firmato proprio qui, su questa isola.”

Lavorare in rete è la chiave di volta per il settore turistico per ampliare servizi e offerte. “La nostra territorialità è il nostro punto forte – ha aggiunto Simonetta Giordani, manager – ma da una fase personalistica, dobbiamo passare ad una ottica di insieme, superando la frammentarietà sia nelle autorità che nelle associazioni. Senza aspettare interventi dall’alto, bisogna lavorare assieme e dare vita a realtà associazionistiche che realizzino un progetto concreto, guidato dall’amore per il proprio territorio.”

Tanti operatori portano, ovviamente, ad una amplificazione delle offerte e delle opportunità, modificando anche il modo di comunicare la vacanza stessa “che viene condivisa live e non più in differita, cioè dopo il ritorno a casa e la stampa delle fotografie – sottolinea Edo Colombo, esperto turismo digitale – quindi anche il territorio e le strutture devono mutare e seguire le tendenze del proprio tempo per fornire servizi sempre più appetibili.”

Maggiore condivisione, vuole anche dire maggiore domanda di servizi accessori, sui quali vi è anche maggior margine per gli operatori, quindi “avere una credibilità e una digitalizzazione del territorio è uno dei termini di paragone tra destinazioni tra i più considerati.”

Condivisioni e promozioni, ma anche e soprattutto geolocalizzazione “identificando una destinazione South Italy – spiega Michelangelo Lurgi – e creando un brand che sia riconoscibile per i turisti di tutto il mondo, analizzando dati e statistiche. Questi sono aspetti importanti da abbinare alla cura del territorio, per permettere alle peculiarità dei territori di emergere e di essere il punto forte su cui puntare per conquistare sempre nuovi territori e mercati. Una grande destinazione dedicata al sud Italia, come rete, e poi alle località nel particolare, per permettere ai turisti di orientarsi e riconoscere la possibilità di avere una esperienza immersiva in una località.”

In questo senso il Ministero dei Beni Culturali ha tracciato una strada nuova per quanto riguarda i Pon, con “Cultura Crea”, fondi di finanziamento di interventi mirati al territorio e alla cultura, premiando progetti di riqualificazione prima territoriale e poi, di conseguenza, culturali.

“Fare dei programmi assieme anche a medio termine – aggiunge Dora Di Francesco, dirigente MIBAC Pon Cultura e Sviluppo e del Piano stralcio Cultura e turismo – è molto importante, come anche ascoltare le richieste bottom up. Filiere che, in un dialogo col territorio, creano reciproca crescita e ampliano le opportunità dei territori stessi. Una impostazione che sta premiando molti progetti in Italia, con alti investimenti.”

Il workshop oltre a tracciare un bilancio delle azioni messe in campo da istituzioni e enti per la crescita e la valorizzazione del Turismo è stata anche l’occasione per la firma di un protocollo d’intesa tra Unioncamere l’associazione Culturae Italia per promuovere congiuntamente alle Amministrazioni pubbliche locali, piani strategici di sviluppo culturale territoriale.

“Il turismo italiano deve essere rilanciato – conclude il presidente di Union Camere, Ivan LoBello – perché abbiamo alcune località a due velocità. E lo si può fare unendo le forze e promuovendo il territorio e la sua univoca cultura. Il turismo non è un settore statico, ma in continua evoluzione e con esso devono evolvere gli approcci. L’innovazione è, quindi, un aspetto essenziale, dobbiamo unire la nostra naturale attitudine all’accoglienza ai nuovi sistemi per far emergere i territorio.”

 

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