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giovedì, Aprile 18, 2024

Vacanza pagata con carta clonata: fermati 8 giovani dai Carabinieri

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Ida Trofa | Importante operazione dei Carabinieri portata brillantemente a compimento a Casamicciola Terme dagli uomini del Maresciallo Arturo Battello, coordinati dal Capitano Andrea Centrella ed in collaborazione con la compagnia di navigazione SNAV ed i suoi uomini.
Otto persone sono state tratte in arresto, perché ritenute responsabili di una truffa telematica, clonazione di carte di credito e titoli d’acquisto, nonché di furto d’identità ai danni di una donna veneta.
I malfattori, usando le credenziali dell’ignara signora, avevano effettuato acquisti per quasi 1000 euro dalla Campania. A svelare l’accaduto le notifiche via sms sul telefono cellulare della vittima. Una vera e propria “banda del clone e delle azioni truffaldine” che aveva deciso, con i soldi della cittadina veneta, di trascorrere un tranquillo sabato ad Ischia. L’epilogo non è stato certo quello congegnato. Fatale, per loro, l’acquisto on line di biglietti per l’imbarco prima per Ischia e poi il ritorno in terraferma con i mezzi SNAV, oltre all’esperienza e alla vista lunga degli operatori portuali.
Gli otto ragazzi erano già partiti senza essere intercettati da Napoli nel pomeriggio di ieri.
I truffatori, tutti ragazzi e ragazze sotto i trent’anni, sarebbero dovuti ripartire con l’aliscafo delle 17,40, ma hanno tentato, invece, forse avendo intuito di essere ricercati, l’imbarco alle 15,10 con i biglietti emessi on line per la corsa successiva. Le loro mosse sono state però previste ed anticipate dalla stessa compagnia e dagli inquirenti messi in allerta dalla richiesta, con i titoli di viaggio segnalati, di effettuare la partenza prima rispetto al previsto.
Con un diversivo i ragazzi sono stati trattenuti in banchina, mentre era già in corso il blitz dei Carabinieri, giunti in forze sul molo, con sapienza e maestria, senza farsi notare e sopratutto cogliendo di sorpresa ed in flagranza di reati i giovani malviventi .
Ad allertare le autorità campane ed isolane la legione Carabinieri “Veneto” della stazione di Venezia Cannaregio retta dal comandante Stefano Consul Cuffaro che ieri, 16 luglio 2017, ha avviato le “Indagini di Polizia Giudiziaria” che hanno visto coinvolta suo malgrado la Snav e la Società Nuovo Trasporto viaggiatori “Italo”.
Tutto a seguito della denuncia sporta solo ieri dalla vittima.
La donna, infatti, ha sporto formale denuncia querela per clonazione di Carta di Credito, in quanto mediante l’utilizzo della sua Carta di Credito erano state effettuate delle operazioni di pagamento a lei estranee. In particolar modo l giorno precedente il 15 luglio era stata avvertita dal servizio clienti bancario che alle ore 13:30 e poi alle 13:44 erano stati autorizzati pagamenti per 567,00 Euro alla Italo e di 312,40 Euro alla Snav Spa Messina. Sulla scorta di quanto segnalato la macchina investigativa si è messa in moto e il coordinamento sopra territoriale ha funzionato a dovere. Arresto lampo ed intervento conclusosi brillantemente grazie alla solerzia e alla grande capacità degli uomini dell’arma locale avvalsasi di collaborazioni appropriate e grande metodo.
Dopo il fermo saranno comunicate le generalità di chi ha di fatto utilizzato illecitamente la Carta, offrendo un importante assist alla compagnia veneta del Comandante Cuffaro. Tutti i fermati in serata hanno avuto il foglio di via.
Proliferano le truffe web, crescono con incrementi e picchi quasi incredibili i raggiri telematici e le clonazioni dei titoli di credito e delle carte di pagamento.
Un fenomeno che tiene desta l’attenzione degli inquirenti e deve spingere alla massima cautela gli utenti stessi. L’estate si dimostra il periodo più fertile per i professionisti del settore raggiri e cloni.

3 COMMENTS

  1. Vorrei capire i mozzi della snav hanno trattenuto queste persone alla banchina?se l’hanno fatto hanno perso i lumi della ragione,rischiano di essere denunciati per sequestro di persona!

  2. Che rubano è un’altro discorso ed è giusto che paghino,io intendevo che sono stati sciocchi in quanto il codice penale italiano è un po’ contorto, ed loro realmente per fare una cosa buona hanno rischiato una querela per sequestro di persona, purtroppo questa è l’italia

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