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giovedì, Aprile 18, 2024

Tutti alla corte di Franco. Regine fa coppia con Del Deo

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A Forio comincia a muoversi qualcosa sui vari fronti.
Questa mattina, il consiglio comunale aprirà le porte a Vito Calise e Maria Rosaria Manzo dopo il forfait di Vito Del Deo. Due innesti di cui Del Deo ha già valutato l’apporto e catechitizzato alla perfezione per restare seduto sulla sua poltrona nonostante i nemici in casa (vero Gianni Matarese? vero Michele Regine?)
Ma in questa fase l’interrogativo non è più chi sarà a sfidare Del Deo ma se ci sarà per davvero uno sfidante. Nonostante la disastrosa performance dell’amministrazione in carica che ormai, ad un anno dal voto, non può più sperare in alcun colpo di coda per recuperare in termini d’immagine e di buon governo, quella che probabilmente passerà alla storia come la peggiore delle giunte nella storia di Forio. E si! Perché all’ombra del Torrione covano notevoli e variegati mal di pancia, soprattutto in quella che fu l’amministrazione precedente, il dream team di Franco Regine, al quale va riconosciuta l’abilità mediatoria – estranea a Del Deo – di essere riuscito a governare per quasi dieci anni con maggioranze ben più risicate e traballanti di quella di cui gode (ancora per poco) l’attuale primo cittadino.
Molti degli ex della fu-amministrazione Regine imputano al baffuto ex primo cittadino di Forio il solito peccato originale: tentenna, non ha ancora deciso se scendere in campo in prima persona, è un leader riluttante, ben cosciente che il suo sia l’unico nome capace di catalizzare ed unire non solo le forze che lo sostennero e con le quali vinse due elezioni in passato ma anche altri gruppi nuovi e freschi (vedi Franco “dei Tubi” Castagliuolo, in primis), insomma il solito Franco Regine calcolatore che non fa mai il rischioso passo più lungo della gamba (anche se il brivido non dovrebbe essere troppo esagerato, considerata la statura), ha preso coscienza nell’ultimo mese che la strategia in un primo tempo tratteggiata (fare da padre nobile, benedicendo la candidatura a sindaco di Nicola Monti per tutta la coalizione) è allo stato impraticabile: l’enfant prodige non gode dello stesso potere di collante di Bacchettone, troppi mugugni, troppi alleati che non ci stanno a portare acqua al giovane (anche se abilissimo) volpino panzese, solo perché benedetto dall’imperatore uscente che vuole abdicare.
Ecco perché il buon Franco è di nuovo tirato per la giacca (anche da Michele Regione) e, siccome questa è una cosa che gli da enormemente fastidio, potrebbe optare al fotofinish (e quindi ne vedremo fino ad allora ancora delle belle!) per il più clamoroso (ma non troppo, considerando che siamo a Forio e tutto è possibile) dei colpi di teatro (o di coda) e saltare armi e bagagli proprio al fianco di Francesco Del Deo. E che coppia!
Ovviamente non sarebbe un matrimonio senza condizioni: Regine chiederebbe all’attuale primo cittadino, zoppicante e in crisi di consenso vista l’irreversibile parabola discendente che caratterizza ormai la sua amministrazione, di tagliare un bel po’ di rami secchi. Alcuni nomi sarebbero da sacrificare, la lista è lunga e l’esperimento per adesso puramente teorico (Gianni Matarese, Mario Savio, Lello Buono).

Anche perché molto più lunga è la lista delle compagini per cosi dire anti-deldeiane. Crescono di ora in ora le riunioni, gli incontri e le aggregazioni, tutte unite – se non elettoralmente – quantomeno da un minimo comune denominatore: quello di opporsi all’attuale governo di Forio, guidato da Papa Francesco.
Probabilmente impossibile mettere insieme tutte queste “anime”, dunque per adesso si viaggia in ordine sparso. Ma il panorama potrebbe già partorire una prima certezza e a farne le spese sarebbe proprio Franco Regine, di cui dicevamo in apertura. Se fino a qualche tempo fa era l’unico nome possibile accreditato come avversario di Del Deo, oggi – col moltiplicarsi delle forze in campo, grandi e piccole – l’otorino resta probabilmente l’unico in grado di battere il sindaco uscente ma non l’unico con velleità di candidarglisi contro… nel senso che potrebbe nascere una coalizione anti-Del Deo anche senza Franco Regine… cosa impensabile fino all’altro ieri! I movimenti nell’ombra, agli angoli delle strade del centro storico, negli studi dei professionisti o nelle cantine di “Forio alta” e in quelle fresche della contrada di Panza, si moltiplicano e sono degne di un teleromanzo.
In primis Nicola Monti che non ha rinunciato ad un ruolo di king-maker della prossima campagna elettorale, seppur non come candidato sindaco, e in tal senso corteggia delicatamente Franco “dei Tubi” (il pacchetto di voti, bello corposo, che potrebbe stavolta risultare determinante…visto il declino di Del Deo). Il buon Castagliuolo, si sa, prima di scendere in campo vuole che i suoi conti tornino su tutti i fronti e lasciare la ditta senza pensieri… Ecco perché è rabbioso e amareggiato (fino alle vie legali) con l’amministrazione Del Deo che s’è lasciata sfuggire i finanziamenti per i lavori (ormai già effettuati) al Cuotto, per i quali Franco di tubi ne ha anticipati “milioni” di metri e non ha visto ancora il becco di un quattrino.
Sempre a Panza non restano a guardare i ras locali: il buon Tonino Spataro, offeso dall’esclusione della sua persona da alcuni incontri dell’ex amministrazione, sarebbe pronto con una sua lista tutta dedicata alla franzione (nello stile dell’antica Campana degli anni ’70).
A Forio centro tesse le trame in perfetto stile neodemocristiano l’Avv. Enzo Di Maio che, escluso radicalmente qualsiasi apparentamento con la compagine del suo ex socio e attuale vice-sindaco Gianni Matarese, tenta di fare da trade-de-union degli anti-deldeiani in attesa che Franco Regine sciolga le riserve: l’avvocato sembra essere riuscito ad aggregare intorno a se già un nutrito gruppo di alleati e supporter e alla sua iniziativa guardano con interesse anche alcuni pezzi dell’ex maggioranza Regine che non perdonerebbero mai al baffuto otorino il salto della quaglia e un eventuale alleanza con l’attuale sindaco (parliamo dell’analista Nello di Maio, dell’ing. Pasquale Capuano e svariati altri ex amministratori).
Alla finestra per adesso, ma non immobile, il gruppo che sei anni fa era il centro (inteso politicamente come area moderata) dell’amministrazione (semmai lo è stata) di centro-sinistra, ovvero il gruppo di Gianni Mattera, ex vicesindaco, e Mariolino Russo. E’ chiaro che se Franco Regine scende in campo ufficialmente tutte queste forze menzionate tenderanno ad unirsi e far quadrato per scalzare Del Deo dalla seggiola, riducendo la sua esperienza come sindaco ad un triste interludio.
Luci puntate, come ormai da tempo, su Stani Verde che tenterà di non pagare dazio troppo alto dopo l’uscita dalla maggioranza, capitalizzando al meglio il bacino di consenso personale che qualcuno – malalengua! – dice notevolmente assottigliato a causa di troppe rassicurazioni e promesse non trasformatesi in realtà. Outsider per adesso con velleità di giocare il ruolo della sorpresa di rottura, Nicola Manna e la sua lista di giovani alla prima esperienza in politica: un ruolo che può avvantaggiare dal punto di vista del voto d’opinione, dall’altra ridurre il bacino visto che proprio questa tipologia a Forio è piuttosto esigua.
Certo è che la partita è apertissima e fa sorridere anche il senso di colpa di quanti, tra gli ex amministratori, sembrano essersi resi conto solo adesso – lacrime di coccodrillo! – del fatto che quattro anni fa hanno consegnato su un piatto d’argento il governo di Forio a coloro che oggi accusano di essere il male assoluto. Vi terremo aggiornati!

1 COMMENT

  1. Ci importa veramente che Regine abbia governato per dieci anni di seguito, se ha governato male?
    Mica lo Stato ci dà un premio se la consiliatura arriva fino in fondo!
    Quello che conta è che i tre Francesco (Monti, Regine, Del Deo) hanno affossato Forio.. possibile che non ci sia nessuno da candidare al di fuori di questi squallidi giochetti tribali tra cariatidi?

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