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venerdì, Aprile 19, 2024

Tuta Irace, CarmineMonti e Oscar Rumolo prosciolti per il dissesto di Lacco Ameno

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Ida Trofa | Prosciolti nel giudizio di responsabilità per il dissesto del comune di Lacco Ameno gli ex sindaci Carmine Monti, Restituta Irace e il capo della ragioneria Rumolo Oscar. Dopo un triennio tribolato per loro arriva la sentenza liberatoria. Tutti erano esposti per un dano erariale di 1,5 milioni di euro. La Corte dei Conti proscioglie il trio da ogni addebito e liquida in loro favore a carico del comune di Lacco Ameno le spese per diritti ed onorari sostenuti per le proprie difese oltre a 1000 euro per ogni convenuto.
Una sentenza destinata a fare scalpore quella emessa in favore dei noti amministratori e, soprattutto, del deus ex machina del servizio finanziario lacchese che da domani, certamente, vorrà ripartire una nuova pagina della sua carriera amministrativa.
Fino ad ora non era mai stato assolto nessun degli amministratori o funzionari messi alla sbarra in relazione ai contenzioni per default con la Corte dei Conti.
Chiara è consequenziale il verdetto stilato dalla relatrice Benedetta Cossu ed il presidente Michael Sciascia ed infine il consigliere Schulmners Von Pernwerth. Ovvia la soddisfazione degli interessati che in questi lunghi mesi tra udienze e difese, l’ultima udienza nel settembre 2018, hanno affrontato un vero e proprio calvario. Per il disseto lacchese non ci sono responsabili, anzi i cittadini dovranno anche pagare le spese agli unici imputati assolti per l’insussistenza delle accuse. L’assurdità italiana è tutta racchiusa nell’ultima sentenza.
Certosino il lavoro dei legali di parte, Fernando Scotto per Restituta Irace, Valerio Barone e Giuseppe Di Meglio per Carmine Monti e gli avvocati Francesco Rinaldi, Roberto De Masi su delega orale dell’avvocato Felice Laudadio anche se il legale di Rumolo è di fatto l’avvocato Palma.

Gli addebiti contestati e fugati
La condotta antigiuridica contesta dalla procura ai convenuti funzionari, amministratori ed ex si riferiva a tre fattispecie di danni erariali.
In primis l’erronea allocazione tra i servizi conto terzi negli anni 2009-2011 di diverse tipologie di uscite che avrebbero dovuto essere allocate in altri titoli di spesa per un ammontare complessivo di euro 287.901,69.
Ancora le contestazioni suoi residui attivi TARSU e pagamento di interessi sulle somme richieste a titolo di anticipazione di tesoreria entro la fine degli esercizi negli anni dal 2003 al 2012, per un totale complessivo di euro 564.010,74. Ed infine il lucro cessante per mancata istituzione della tassa di soggiorno dal 2011 al 2014 pari ad euro complessivi euro 598.545,00. Per un danno complessivo pari ad € 1.450.857,43.

La difesa
La difesa ha posto delle eccezioni preliminare non accolte però dalla Corte.Il convenuto Monti attraverso i suoi legali ha evidenziato che il danno relativo alla erronea imputazione delle spese tra i servizi conto terzi negli anni 2009-2011 non può essergli addebitato avendo rivestito la carica di sindaco in un periodo successivo alla predetta contestazione.
Un assurdo giuridico. Oltre che per un difetto di competenza del sindaco in ordine alla corretta imputazione delle entrate delle spese.
Inoltre i legali Giuseppe Di Meglio e Valerio Barone hanno evidenziato con memoria del 29 maggio 2018 che gli interessi sulle anticipazioni di tesoreria del 2012 sono stati interamente rimborsati entro a fine del 2012
22 pagine di sentenza emessa il 6 dicembre che rendono pieno merito all’agire amministrativo degli imputati. In relazione al profilo di danno relativo alla mancata istituzione della tassa di soggiorno ha rilevato che non essendo previsto nessun obbligo da parte della legge si tratta di una scelta discrezionale rimessa al singolo ente locale. Inoltre trattandosi di una entrata con vincolo di destinazione a finanziare interventi in materia di turismo, beniculturali ed ambienti locali e servizi pubblici non avrebbe comunque potuto essere utilizzata per il risanamento finanziario dell’ente. Il convenuto Ruolo con il suo collegio di difesa ha escluso che tenuto conto dei compiiti affidatigli dal TUEL quale responsabile dell’ufficio ragionerai le fattispecie di dano erariale contestame dalla procura non possono essergli addebitate. In sintesi lo esclude dalle sue funzioni .
L’avvocato Nando Scotto per l’ex prima cittadina Tuta Irace ha rilevato l’intercorrere della prescrizione per i reati addebitatile.
Al termine di un rapido excursus sull’andamento del processo le conclusioni sulle cause che hanno determinato il fallimento del comune di Lacco Ameno non sono ascrivibili a nessuno, le accuse a Monti, Irace e Rumolo sono ritenute infondate. Non si configura a ciò alcun danno erariale, non si rileverà inoltre alcuna antigiuridicità nella condotta dei soggetti chiamati innanzi alla corte. L’accusa sulla mancata istituzione della mancata istituzione della tassa di soggiorno è destituita di fondamento giuridico.
Insomma assolti con formula piena, la domanda attorea e rigetta con il conseguente proscioglimento.

PQM
La Corte dei Conti, sezione Giurisdizionale per la Regione Campania, definitivamente pronunciando in via pregiudiziale rigetta la richiesta di integrazione del contraddittorio, rigetta l’eccezione di nullità dell’atto di citazione per violazione dell’articolo 51 C.g.c., per indeterminatezza del petitum e della causa pretendi e per il tardivo deposito. Nel merito in via preliminare, rigetta l’eccezione di prescrizione, proscioglie i convenuti Rumolo Oscar, Irace Restituta e Monti Carmine da ogni addebito e liquida in loro favore a carico del Comune di Lacco Ameno le spese per diritti ed oneri sostenute per le proprie difese nel presente giudizio in € 1.000,00 ciascuno.

Una sentenza attesa, per ovvi motivi, sia politici sia di riorganizzazione dei servizi nell’ente comunale per l’ostracismo nei confronti del chiacchierato dirigente Rumolo che almeno in tal senso si riabilita, ma anche in termini di riassetto geopolitico con una minoranza ancor più determinata e pervicace sui temi del paese e pronta a nuovi riassetti. Domani è un altro giorno insomma e tra un anno e mezzo circa una nuova elezione.

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