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giovedì, Aprile 25, 2024

Truffe online: denunciate quattro persone

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Gli uomini della Polizia di Stato di Ischia, guidati dal ViceQuestore Aggiunto dott. Mannelli, sono riusciti ad identificare varie persone che hanno truffato alcuni isolani attraverso vendite online
Le persone truffate sono F. A., cl. 57, residente a Forio; B.G., cl 40, residente a Casamicciola Terme; S.S. cl. 62, residente a Ischia e C.G., cl 37 residente a Ischia.
Mentre le persone denunciate per truffa ex art. 640 c.p e appropriazione indebitasono C.M., cl.76 residente a Napoli; G.C., cl.60 residente a Brescia; V.G., cl.80 residente a Napoli e P.C., cl. 60 residente a Bolzano.
A seguito di una serie di accertamenti incrociati è stato possibile, per gli uomini della Polizia, constatare che quelle persone sono i reali titolari delle carte di credito sulle quali è stato effettuato il pagamento dell’oggetto messo virtualmente in vendita ed acquistato dalle persone offese previo pagamento a mezzo “bonifico bancario o la ricarica Postepay”
Questa volta gli oggetti messi in vendita rispettivamente sui siti “PixDistribuzione.com, Mistermarket.it, SUBITO.it e KIJIJI.it” hanno colpito per lo più la classe operaia dell’isola in quanto gli oggetti acquistati, ma mai pervenuti, dovevano essere rispettivamente un motocoltivatore, una motozappa, un televisore marca Samsung ed un frigorifero marca Hotpoint. Tutti gli annunci avevano come riferimento il nome di una donna, la quale, una volta contattata mediante il numero presente in annuncio, con fare gentile ed ingenuo riusciva ad accattivare la simpatia dell’acquirente convincendo lo stesso così ad acquistare il prodotto a buon prezzo. Una volta effettuato il bonifico o la ricarica sulla carta prepagata indicata dal venditore, l’acquirente contatta il venditore per avvertirlo dell’avvenuto pagamento a quel momento il venditore, al fine di prendere tempo e svuotare il proprio conto corrente, riferisce che entro le 24 ore l’acquirente riceverà un messaggio a mezzo mail dove sarà presente il codice di spedizione col nome della relativa azienda di corriere. A quel punto entro le 24/48 l’acquirente riceve sì un codice di spedizione col relativo nome della azienda di corriere espresso, ma il codice è sempre inesistente.

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