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venerdì, Aprile 19, 2024

Traferimenti EAV. De Gregorio: “Facciamo chiarezza sulla situazione”

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Sulla questione dei trasferimenti dei lavoratori EAV, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo,interviene il manager EAV, Umberto De Gregorio con un comunicato che sottolinea vari punti della questione.

“Risulta necessario – dichiara De Gregorio – fare un minimo di chiarezza rispetto all’articolo pubblicato sul Dispari quotidiano e all’accorato appello dei lavoratori.
Eav ha assunto i servizi della fallita Eavbus, tra i quali di Ischia, consapevole della necessità che il personale tutto e l’intero sistema rimanesse in capo al settore pubblico.
Tutti i lavoratori, quindi, recepirono gli sforzi che furono fatti (anche dalla Regione, anche economici!) e accettarono una serie di sacrifici, che, sostanzialmente, determinarono diminuzione delle retribuzione e diminuzione della forza lavoro.
Tali sacrifici, di fatto, hanno prodotto una serie di successi, tanto che sia la quantità che la stessa qualità dei servizi, nonostante un parco obsoleto, sono aumentate non di poco e quest’estate i servizi sono stati resi in maniera quasi ottimale, anche grazie al contributo dei lavoratori.
Ma… la Società ha dovuto far ricorso a più di 30 lavoratori stagionali!
Di questo, ovviamente siamo bel lieti, ma ha un costo.
I servizi ad Ischia sono, ovviamente, caratterizzati da stagionalità. Come effetto, in inverno si hanno lavoratori in esubero (trasferiti a Sorrento) e in estate insufficienti (lavoro straordinario, tramite stagionali).
Il Contratto NAZIONALE di categoria (non di Eav, ma sottoscritto dai sindacati e dalle aziende a livello NAZIONALE) proprio per salvaguardare la forza lavoro, prevede, dal 2015, la possibilità di avere nastri settimanali variabili, da un minimo di 27 ore a un massimo di 50 ore, consentendo la compensazione in sei mesi.
La proposta aziendale fatta per Ischia è la semplice applicazione delle regole previste in sede nazionale: lavorare di meno ma TUTTI in inverno (evitando i trasferimenti) lavorare di più TUTTI per diminuire il ricorso a lavoratori stagionali.
La proposta non è stata accolta: vogliono tutti lavorare di meno in estate, quando la stagione al massimo? È questo un ricatto? O non è semplice buonsenso?”

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