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martedì, Aprile 23, 2024

Terremoto, blitz e sequestri l’inchiesta si allarga: nel mirino edifici pubblici e privati

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IDA TROFA | Sono e saranno giorni di angoscia per la comunità di Casamicciola Alta, solo lei, devastata dal sisma come il Fango, solo lui, che, come per l’alluvione del 2009 era rimasta paralizzata, bloccata dagli squallidi intrallazzi amministrativi, dal tentativo di organizzarsi di una certa politica per fare “affari sulle macerie”!
Ora gli affari non li potrete più fare. E grazie a questo squallore la ricostruzione è sempre più un miraggio e le macerie restano lì ammassate. Dal 21 agosto studiavate come ricavarne profitto. Ci ha pensato la magistratura a metterci, è il caso di dirlo, una pietra su.
Grazie alla malapolitica, il pressappochismo e l’ignoranza un’intera comunità finisce sotto accusa, sequestrata, vittima della gogna mediatica. Vittima di se stessa. E così, come spesso accade in questa vicenda fatta di rischi naturali, imponderabilità e catastrofi naturali, ciò che emerge è solo l’illecito o presunto tale.
Un classico gioco delle tre carte che a lungo andare giustificherà agli occhi dell’opinione pubblica il mancato sostegno alle comunità del Majo e di La Rita e forse anche del Fango.
Ci siamo finiti tutti dentro perchè non abbiamo preteso rispetto, ma ci siamo limitati alle poco rassicuranti promesse politiche, e questo è il risultato. Tra gli immobili sequestrati ci sono fabbricati vecchi di un secolo, ci sono gli alloggi dove dimorava anche la sorella del sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, che in questa vicenda ha brillato in assenza e mancanza di concretezza, mentre sotto sotto consentiva che si mettesse in piedi il teatrino delle “somme urgenze” e gli incarichi per gli amici degli amici. Loro passeggiano sul lungomare, si trastullano nel COM messo su nel vergognoso stabile del Capricho e questa piccola porzione di terra martoriata dagli eventi lentamente muore. Ci siamo tutti e non ne usciremo facilmente. Inutile invocare ricostruzione, rispetto, comprensione per il nostro dramma.
Gli edifici pubblici e di interesse pubblico, d’ora in avanti, saranno una parte fondamentale dell’inchiesta della procura di Napoli coordinata dal procuratore Borrelli con un pool di svariati PM. E tra questi, nei prossimi giorni partiranno le verifiche ufficiali. Al momento ad essere sottoposti sotto sequestro sono però gli edifici privati e la chiesa dell’Addolorata in località Purgatorio.
Dopo il sisma gli uomini dei Carabinieri coadiuvati dai Vigili del fuoco, molti si trova all’interno della “zona rossa” del sisma ne esistano della presenza delle giubbe verdi, hanno sequestrato in tutto 17 edifici, tutti privati eccetto un luogo di culto. Nelle prossime ore saranno sigillate anche altre strutture. Il lavoro però proseguirà nei prossimi giorni.
Nel procedimento di sequestro, gli agenti procederanno ove non sia già stato fatto al campionamento dei diversi tipi di macerie per cominciare ad avviare i rilievi statici e ingegneristici.
Il procuratore Giovanni Melillo l’aveva anticipato nelle ore drammatiche seguite alla tragedia. Adesso è arrivata la conferma ufficiale: la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta sul terremoto che ha colpito l’isola di Ischia la sera del 21 agosto, provocando due morti, centinaia di sfollati e crollo di alcuni edifici. L’indagine è al momento a carico di ignoti con le ipotesi di omicidio plurimo colposo – in relazione alla morte delle due donne – e di crollo colposo. Il fascicolo è stato assegnato al procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e ai sostituti Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando, mentre le indagini sono state delegate ai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli.
L’obiettivo numero uno dell’inchiesta è accertare i motivi per i quali i danni di maggiore entità siano tutti avvenuti in un’area limitata del comune di Casamicciola. Per questo motivo gli inquirenti dovrebbero nominare come consulente tecnico un esperto di geofisica. Il primo atto che sarà eseguito dai militari, invece, è il censimento di tutti i crolli avvenuti in seguito alla scossa di lunedì, per indirizzare l’attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità legate a casi di abusivismo edilizio e difformità in materia di vincoli e destinazioni quali sismico e zone di rispetto ambientale.

OSSERVATI SPECIALI
Sotto la lente degli investigatori anche l’esecuzione di lavori di consolidamento antisismico in strutture che poi hanno ceduto, come la scuola Manzoni di Casamicciola e gli interventi invasivi al Palazzo Bellavista attuale sede comunale, così come gli interventi dell’Osservatorio Geofisico della Sentinella.
Intanto, dopo il sequestro della chiesa di Santa Maria del Suffragio, era finito sotto sigillo anche la palazzina crollata in Via Serrato al Civico 7, dalla quale sono stati estratti vivi i tre bambini e altre 4 persone. Il decreto di sequestro è stato eseguito la mattina di venerdì 25 agosto. Nel mirino degli inquirenti le sopraelevazioni della palazzina eseguite a partire dagli anni Ottanta, per le quali – ha sostenuto uno dei proprietari Gianni Trani – sarebbero state presentate due domande di condono, nel 1985 e nel 1994, rimaste inevase. Nel 1994 un sequestro a seguito di una denuncia a e poi il successivo dissequestro .Proprio per fare luce su questa vicenda – ma anche su altri presunti casi di abusivismo negli edifici colpiti dal sisma – i carabinieri hanno acquisito il 25 agosto una corposa documentazione nell’ufficio tecnico del comune di Casamicciola. Su ordine dei pm partenopei i militari sono quindi arrivati negli uffici del municipio, accompagnati dai vigili del fuoco visto che la sede del comune è anch’essa stata dichiarata inagibile.

MACERIE SEQUESTRATE, COME ANCHE LE POSSIBILI VIE D’ACCESSO, ALTRO CHE VIE LIBERE
Gli uomini dei Carabinieri intervenuti ieri di buon ora nonostante l’allerta meteo hanno posto sotto sequestro penale alcuni immobili, crollati, e le relative macerie e detriti presenti al Majo e in via Montecito, in via Spezieria e via Sassuolo (zone Ottoringolo- Piazza Dottor Verde). Tutte sulle principali arterie che portano alla zona rossa. Nel merito sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti ed è stato predisposto il divieto di accesso assoluto alle persone non autorizzate. Altro che principali vie d’accesso libere in poche ore. Sono 22 giorni di abbandono e assenza istituzionale.
Sono stati sequestrati i corpi di fabbrica e relativi prodotti da crollo, franati sulla via Montecito, su via Piazza Majo e nella zona Spezieria – Sassolo durante il sisma del 21 agosto. La legione Carabinieri Campania, comando provinciale di Napoli, reparto operativo nucleo investigativo è intervenuta a margine dei numerosi controlli in atto per la verifica della legittimità e possibili difetti di fabbrica degli immobili edificati, con o senza “permesso a costruire” in zona tra l’altro notoriamente soggetta alle varie normative di settore, oltre che a vincolo paesistico-ambientale e sismico come Casamicciola Terme e Lacco Ameno.
Le aree sono sottoposte a sequestro penale ed è fatto assoluto divieto di accesso alle persone non autorizzate art 334, 349 e 350 codice penale, a firmare il provvedimento il comandante Maggiore Roberto Di Costanzo.
Dimentichiamoci la rimozione delle macerie e l’inizio delle attività di messa in sicurezza dell’abitato tra Majo e La Rita, inizia il conto alla rovesciata perchè diventi il vecchio centro fantasma.
Ad essere stati sigillati, con anche l’ausilio degli uomini della Stazione dei Carabinieri di Ischia, ben 4 corpi di fabbrica su via Montecito, 2 in via Ottoringolo di cui 1 indirizzo via Sassuolo – Piazza Dottor Verde, 1 a via Spezieria. Immobili o ex all’interno dei quali spesso insistono diverse unità immobiliari.
L’ipotesi di reato a carico dei soggetti, al momento non identificati, che afferisce il Decreto art. 253 e ss c.p.p. è disastro colposo in relazione al crollo delle stesse costruzioni ” laddove – si legge nello stesso provvedimento – a seguito di una scossa di non rilevante intensità, la gran parte degli edifici ubicati nel medesimo contesto geografico ha resistito alla sollecitazione sismica”.
La macchina investigativa muove sulla possibilità che vi siano stati difetti di costruzioni, alterazioni degli originari corpi di fabbrica o interventi non autorizzati, come opere eseguite anche in zone limitrofe in grado di minare la stabilità degli edifici stessi. Questioni ed ipotesi tutte alla base del decreto di sequestro emesso dai pubblici ministeri Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando, della Procura della Repubblica di Napoli.Finalizzata l’interdizione degli immobili de quo, finalizzata alla verifica dell’effettiva sussistenza di condotte penalmente rilevanti, sarà poi compito della stessa magistratura accalorare possibili profili di responsabilità in capo a terzi.

SE NON SAPEVATE DIRCI NEPPURE L’EPICENTRO, CHI STABILISCE LA RILEVANZA DEL SISMA?
Con un osservatorio sventrato causa appalto pilotato dal codesta amministrazione locale, solo dopo quattro giorni la comunità locale, il mondo e lo stesso mondo scientifico ha potuto sapere che forse alle 21:57 di lunedì 21 agosto una scossa di terremoto di magnitudo 4.0, forse sotto Piazza Majo, ma noi crediamo più tra La Rita ed il Majo a colpito le zone alte di Casamicciola e Lacco Ameno, solo queste, devastandole.
La Magistratura, il gotha dell’inquisizione mondiale ha puntato il dito interrogandosi sul come una scossa di non rilevante intensità, una scossettina, ci abbia rasi al suolo!
Addirittura uno scienziato del’INGV si è presentato in TV facendo vedere una grande ‘faglia sismica’ che passava in mare al largo di Ischia, affermando che la localizzazione su tale faglia dimostrasse che quello era un terremoto “tettonico” che nulla aveva a che fare con la dinamica vulcanica dell’isola.
Se siamo messi così figurarsi il prosieguo!
Noi dal 2016 chiedevano aiuto, segnalando continui sussulti e voi ci avete presi in giro! Tutti anche il resto dell’isola. Lo avete fatto e continuerete a farlo…
Tutto ciò premesso che i procedimento di sequestro e l’inchiesta scaturisce dall’evento sismico come dal’INGV contestualizzato e dal decesso di Carmela Balestrieri (deceduta a seguito del crollo, provocato dal sisma, del cornicione Chiesa di Santa Maria Dei Suffragi detta del Purgatorio o della Addolorata e Marilea Romanini (deceduta a seguito del crollo, provocato dal sisma, di una palazzina sita a Casamicciola Terme in via Serrato 7).
Strutture, queste, sequestrate con provvedimento del 23.08.2017 .
La nota, in atti, n. 254 del 4.9.2017 del Nucleo Investigativo CC del Comando provinciale di Napoli e i relativi allegati, con cui si è segnalata la presenza sull’isola di Ischia di ulteriori immobili interessati da cedimento totale o da cedimento di significative parti strutturali a seguito dell’evento sismico si fonda su un interrogativo: perchè sono crollati solo loro?
Ritenuto che in relazione a ciascuno dei crolli interessati gli immobili segnalati nella predetta informativa possa prefigurarsi l’ipotesi delittuosa di cui al “sigillo“, quanto al fumus delicti, che concreti elementi indizianti in ordine alla sussistenza del reato penale scaturiscono dalla circostanza che il crollo degli edifici si è verificato a seguito di scossa tellurica di non rilevante intensità.
Questo laddove la gran parte degli edifici ubicati nel medesimo contesto geografico ha resistito alla sollecitazione sismica, di tal che può ipotizzarsi, quanto meno a livello di ipotesi investigativa, che il cedimento degli immobili segnalati dalla esecuzione di interventi non autorizzati volti ad alterare l’originario corpo di fabbrica e/o dalla esecuzione, anche in zone limitrofe, di opere in grado di minare la stabilità degli edifici stessi.
Un assunto che ha fatto ritenere in merito la necessità di sottoporre a sequestro penale gli immobili interessati dai crolli e relativi detriti e macerie, al fine di verificare possibili profili di responsabilità in capo a terzi, allo stato non identificati, connessi alla costruzione degli edifici, alla realizzazione degli interventi edilizi volti alla modifica del corpo originario in violazione della normativa di settore e della normativa antisismica.
Le macerie, i detriti e quel che resta delle case è corpo del reato, cosa pertinente al reato necessario all’accertamento dei fatti, essendone indispensabile la acquisizione al fine dei successivi accertamenti tecnici finalizzati alla verifica della effettiva sussistenza di condotte penalmente rilevanti.
Oltre al dramma la beffa di una palla di fango istituzionale che rotola dopo essere partita da lontano.

2 COMMENTS

  1. Scusate ma tutto ciò mi sembra paradossale: chi ha avuto la sfiga di trovarsi con la propria abitazione – poi crollata o lesionata – nel punto di maggiore intensità del sisma verrà indagato, chi invece si trovava in zone più sicure vince una esenzione da qualsiasi indagine!!! Che c… ,pardon, che fortuna.
    Scusate ma che razza di criterio è questo?!?
    C’è una legge? C’è una norma che prevede obblighi nel costruire? O la si applica a tutti e tutte le abitazioni o limitarsi a quei poveracci che hanno avuto crolli o lesioni è come fare la multa a chi in moto senza casco ha avuto un incidente. Ma solo a loro. E tutti gli altri che intanto circolano senza il caso? Beh loro possono proseguire i gagliardi scorrazzi coi capelli al vento. Basta che non facciano incidenti.
    … ma questa è una nuova legge non la legge n. 472 del 7 dicembre 1999
    Viva l’Italia!

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