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sabato, Aprile 20, 2024

Tavolati a Casamicciola: DEMOLITE QUEL “LITORALE”

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Abbattimenti a raffica sul litorale di Casamicciola: tavolati e strutture presenti sulle aree demaniali sono abusivi! Il governo locale si rimangia i suoi dispositivi, varati non meno di pochi giorni fa. Prima rassicura, poi sana e persevera nell’illecito ed infine, dinanzi alle inchieste della Procura, si para il fondoschiena ed indugia.

Stando ai rilievi dei tecnici comunali che hanno ordinato sopralluoghi e controlli al locale comando vigili, trattasi di opere in contrasto con la concessione stagionale, lasciate perennemente in stato di montaggio (ormai sin dalla loro concezione agli inizi degli anni 2000) e di cui, solo ora, ci si ricorda la temporaneità e l’obbligo di smontaggio.

 

L’ARTE DEI PAZZI

Va in scena, così, l’arte dei pazzi a Casamicciola. L’amministrazione locale con i soldi della comunità affida lauti incarichi, dice di progettare il litorale (quasi 20 mila euro all’amico degli amici l’ing. Mallamaci)  poi ordina al capo UTC, Enzo D’Andrea, di far riaprire i tavolati, ridare le concessioni così come nel passato, riaffidandosi ai vecchi concessionari e, infine, ordina la demolizione delle opere perchè illegittime ed abusive.

Resta, a questo punto, un’incognita e cioè l’utilità del nuovo piano di sfruttamento delle coste firmato Mallamaci e l’affidamento ai vecchi gestori senza nessuna gara ad evidenza pubblica. Così come lo strano particolare del parere della Soprintendenza che segna “dicembre 2017”.

La confusione ed il pressapochismo regna sovrano a Palazzo Bellavista e, così, la politica della raccomandazione e del “Me la vedo io” genera mostri.

L’inchiesta della magistratura evidentemente incombe e la paura fa 90.

 

DEMOLITE QUEL “LITORALE”

Sono state emesse, ieri, ben cinque ordinanze di demolizione, dalle terrazze e i gazebi del Topless, passando per la spiaggia del Convento fino all’Acqua Marina e l’Onda Blu, dovrà essere tutto un abbattimento e ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni. Resta il ricorso al TAR e al Capo dello Stato per i gestori colpiti, ma intanto è già stato comunicato al CISI e ad aziende di fornitura anche dell’energia elettrica di staccare ogni allaccio.

Una bomba che, dopo i mesi di letargo amministrativo e le scorrettezze istituzionali, deflagra alla vigilia della stagione turistica. Si tratta delle ordinanze che vanno dal 30 al 34.

Tutto alla luce della nota dell’UTC prot. int. n° 73 del 03 aprile 2017 con la quale si chiedeva al Comando della Polizia Municipale di “accertare, con urgenza, per l’emissione dei provvedimenti di competenza di questo Ufficio, se le strutture montate su aree demaniali, scogliere ed arenili, per l’esercizio delle attività di stabilimento balneare, risultino rimosse o meno, in quanto, allo stato, non risultano agli atti rilasciate le autorizzazioni necessarie per il montaggio o mantenimento annuale”.

Ovvi i riscontri della Municipale, nessuno aveva smontato, non per follia ma per intercorsi accordi informali con la politica manovrina.

 

LE ORDINANZE

n.34 – In particolare con  Ordinanza n° 34 l’Ufficio Tecnico Comunale ordina la demolizione delle opere in Capo alla Barracuda sas, ovvero il Topless. L’ordinanza è di ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni in capo alla Società “Barracuda s.a.s.” affidataria della gestione della area demaniale – terrazza sul depuratore – Lotto F2.a,  Autorizzazione n° 25 del 17/08/2016,  che non ha provveduto,  nel rispetto della detta autorizzazione,  a rimuovere gli arredi ivi sistemati”.

 

n.33 – E’ ancora la richiesta D’Andrea al comando vigili di Giovani Mattera a far fede per l’abbattimento con ordinanza 33 delle opere non smontate ed oggetto di concessione stagionale e non annuale  montate su aree demaniali (prot. int. PM n° 574 del 15/04/2017, trasmessa all’UTC a mezzo pec in data 19.04.2017), dal quale risulta che la Società Acquamarina s.r.l. , affidataria della gestione di area attrezzata su scogliera – Lotto B2.a, Autorizzazione n° 21 del 17/08/2016, non ha provveduto, nel rispetto della detta autorizzazione, a smontare la struttura in ferro con sovrastante tavolato montata sulla scogliera in area demaniale;Le opere sono stati realizzate in alla Via T. Morgera.

 

n.32 – Stessa prassi in tutti i casi in questione, richiesta di sopralluogo e constatazione consegnata tra il 15 ed il 19 aprile all’ufficio tecnico dal comando vigili . Dalla stessa  risulta che anche l'”Onda blu “, affidataria della gestione di area attrezzata su scogliera – Lotto F1.c, Autorizzazione n° 23 del 17/08/2016, non ha provveduto, nel rispetto della detta autorizzazione stagionale, ad eccezione delle sole pedane di calpestio che risultavano rimosse. Le opere  sono stati realizzate alla Via S.Girardi.

 

n.31 – E’ la volta della spiaggia del convento. Dagli accertamenti disposti risulta che la Soc. Pisani Srl , titolare della Concessione Demaniale n° 05 del 26/06/2009, scadente il 31/12/2020 giusto atto n° 16 del 04/07/2016, non ha provveduto, a smontare la struttura in ferro montata sulla scogliera in area demaniale, né i locali bar con accessori. Le opere alla Via S.Girardi.

 

n.30 – Poco più in la della spiaggia del convento c’è il tavolato del lido la Brezza dal quale risulta che l’affidatario della gestione di area attrezzata su scogliera – Lotto F1.a, Autorizzazione n° 24 del 17/08/2016 non ha provveduto, nel rispetto della detta autorizzazione, a smontare la struttura in ferro montata sulla scogliera in area demaniale, ad eccezione di parte del tavolato di calpestio sovrastante. Le opere sempre alla Via S.Girardi.

Si chiude, così, la raffica di dispositivi. Stando alle date ed alle indicazioni questa ennesima pantomima casamicciolese dovrebbe concludersi in torno ad agosto.

Stante l’assoluta assenza di qualsivoglia leicità, in questa complessa vicenda demaniale, sarà interessantissimo comprendersi l’evolversi.

 

 

L’INTERESSE PUBBLICO RITROVATO

Con una rinnovata attenzione all’interesse pubblico le demolizioni vengono motivate da Palazzo Bellavista con la sussistenza del pubblico interesse, anche in considerazione del fatto che l’esercizio dei poteri sanzionatori della P.A. è attività vincolata, priva di margini di discrezionalità;Ordina  di rimuovere gli arredi ivi sistemati e di ripristinare il precedente stato dei luoghi , entro 90 giorni dalla notifica il Responsabile del Procedimento è il geom. Antonio Piro dell’Ufficio Demanio. E’ ammesso il ricorso secondo i termini di legge.

“L’autorità competente, constatata l’inottemperanza, irroga una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra 2.000 euro e 20.000 euro, salva l’applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti. La sanzione, in caso di abusi realizzati sulle aree e sugli edifici di cui al comma 2 dell’articolo 27, ivi comprese le aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, è sempre irrogata nella misura massima.”

Alle autorità giudiziarie, fino alla procura ed alla soprintendenza la trasmissione dei provvedimenti in questione per l’adozione delle relative misure.

1 COMMENT

  1. Vogliamo sperare, che con le demolizioni non restino poi tutti i rottami sulle scogliere come ormai da anni sono ( di quale ex struttura?) abbandonati sulla scogliera adiacente al parcheggio dell’ANAS. Una vera vergogna!!!!

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