Con una nota congiunta delle sigle Unimpresa/Mobilità e Sitan/Atn, a firma di Raffaele Serpico e Pasquale Ottaviano, i sindacati dei tassisti bocciano la sperimentazione della tariffa a 10 euro imposta dal sindaco di Ischia e, come abbiamo fatto noi fin dall’inizio, certificano che “Il periodo di sperimentazione non ha dimostrato la sua efficacia e i vantaggi ipotizzati”. Tutto scritto con anticipo! Tutto già visto. Putroppo la deriva imposta da questa amministrazione è tragica. Per vent’anni, infatti, si è fatto di tutto per realizzare il “porto” voluto da Paolo Ferrandino perchè non adeguato alle esigenze del territorio e oggi, quando sulla poltrona più alta di Via Iasolino siede Enzo Ferrandino, ci troviamo con il fallimento politico e amministrativo sotto gli occhi.
La bocciatura dei sindacati alla imposizione del sindaco è totale: “Della piattaforma, a supporto dello sciopero del 28 Novembre 2018 – scrivono Esposito e Ottaviano -, non sono stati adottati provvedimenti concreti ed per la soluzione delle problematiche in essa evidenziate. Delle varie questioni si decise di sperimentare la tariffa predeterminata a 10 €. Il periodo di sperimentazione non ha dimostrato la sua efficacia e i vantaggi ipotizzati. Non si è avuto un incremento di lavoro, non è migliorata la situazione del traffico, le condizioni di lavoro dei tassisti non sono migliorate».
Più netta di così la bocciatura per l’amministrazione di Ischia non poteva arrivare. La realtà è sempre più dura e vera della sterile propaganda di questo sindaco con scarse capacità di visione e imprigionato nei desiderata dei consiglieri comunali.
“Ciò premesso, chiediamo il ripristino immediato delle condizioni tariffarie e di lavoro ante sperimentazione. Evidentemente le politiche per incentivare l’uso del mezzo – sono ancora più severi nel loro giudizio sindacati – pubbliche vanno integrate con una serie di provvedimenti che attengono alle politiche per la viabilità, per la sosta, con progetti che affrontano l’esigenza di integrazione e intermodalità. Siamo disponibili, come sempre, ad un rapporto collaborativo per ripensare a provvedimenti alternativi. L’agenda di lavoro deve comprendere l’implementazione delle problematiche elencate: abbandono delle politiche ad escludendum del settore da qualsiasi opportunità di integrazione con il TPL; rivedere la politica dei posteggi; individuare sostegni e incentivi alla mobilità pubblica; individuare percorsi preferenziali per i taxi; disincentivare la mobilità privata”.
Belle parole queste dei sindacati che, purtroppo, cadranno nel vuoto. E, la cosa più amara, è che la lotta della categoria non può trovar sostegno neanche nell’opposizione consiliare. Purtroppo Gianluca Trani, Giustina Mattera e Gennaro Scotti hanno scelto la posizione della ruota di scorta. Stanno chiusi nel bagagliaio della Panda del sindaco in attesa di sostituire qualche “bucatura” della maggioranza.
Viva Uber! Ischia prima si lebera di una casta come I tassisti e meglio e’!
Magari Uber! La classe che odio di piu’: i tassisti!!! Maleducati, opportunisti, furbi ed ingannevoli!!! Ci credo che vogliono abolire la predeterminata per tornare a alle vecchie tariffe dove potevano lucrare a loro piacimento il povero turista, che per una tratta ischia porto casamicciola riuscivano a sfilare dal portafogli dell’ingenuo anche 30euro.
Enzo Ferrandino dovrebbe abolire questa categoria ed inventrarsi qualcosa di nuovo, innovativo e green, altro che questa massa di cafoni e casinari parcheggiati lungo via Iasolino pronti ad approfitare della prima vittima.