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mercoledì, Aprile 24, 2024

Suolo pubblico che scotta e monnezza: fuoco di avvocati contro Del Deo

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Gianni Matarese, Michele Regine e Gianna Galasso in primis, come fanno a condividere l’andazzo con cui Francesco Del Deo e Mario Savio stanno amministrando Forio? Come si può sedere ancora in giunta con chi dimostra di voler il bene di Forio e dei foriani ma preferisce affidare una consulenza per conto del comune da 1.800 euro al mese ad un noto acchiappa incarichi per la gestione del porto? Misteri tutti foriani.
Ma passiamo ai fatti.
Domenica 16 aprile sarà Pasqua e, con questa data inizia un terzetto di fine settimana fondamentali per la nostra economia. Pasqua, 25 aprile e 1 Maggio sono un’occasione per tutti di poter iniziare bene questo 2017. Confidando in un meteo favorevole Forio si troverà con una diffusa abusività da Via Marina fino a Citara. Un percorso meraviglioso che questa amministrazione ha preferito impreziosire con l’ufficializzazione dell’area di rifiuti a Cava dell’Isola. Una delibera di giunta (ricordiamo mancante di due elementi!) che uccide l’intera filiera alberghiera e termale della zona. Una scelta assurda che solo un sindaco disattento alle esigenze del paese poteva assumere.
Affidato un mandato ad un legale, di quelli schierati contro le scelte dell’amministrazione in maniera chiare, 15 albergatori tra cui anche i Giardini Poseidon, hanno preparato una richiesta di accesso agli atti ufficiali per bloccare la scelta della giunta di Forio. Bloccare l’istituzione dell’area dei rifiuti a Citara. Una scelta, che oltre ad essere politicamente folle, sembra che violi diverse leggi. Ma a Del Deo non importa. Che fine ha fatto, ad esempio, il progetto di mettere i rifiuti all’esterno del Palazzetto dello Sport? Una manovra che serve solo a proteggere il sindaco da una eventuale richiesta “cosa stai facendo?”. Possibile.
A Citara, però, la gravità è molto più evidente: si ammazza l’intera economia della zona e del comune. Ma Del Deo non ha altre soluzioni. Ha saputo solo ammazzare Forio.
Così, mentre gli albergatori aggrediscono l’ente per le scelte di Citara, ci sono altri 3 avvocati che provano a difendere altrettanti imprenditori di Forio. Quelli che hanno scritto la storia di Forio e che il Comune ha ringraziato chiedendo la demolizione delle loro struttura. Dalla Lucciola, al fruttivendolo fino alla Romantica via Marina, passando per tutti gli altri fino a Citara sarà un pianto di quelli amari. Ma Del Deo pensa a fare la guerra contro chi prova a difendere la sua proprietà.
Nei mesi scorsi, infatti, il comune di Forio ha intimato a diverse aziende la demolizione delle opere abusive insistenti sul suolo pubblico perché è emerso che il regolamento non prevedeva nessun tipo di installazione. Manca poco a Pasqua e ci troveremo ad affrontare la prossima stagione estiva con una diffusa illegalità. Strutture che devono essere demoliti. I chioschi di Citara che devono essere tolti come le altre opere realizzate. Un azzeramento delle possibilità di crescita che è difficile da immaginare.
E Francesco Del Deo porta sulla coscienza politica tutta questa responsabilità.
Fonti qualificate hanno confermato al Dispari che al Comune circoli una bozza di regolamento (redatto dall’avvocato Alessandro Barbieri) che potrebbe salvare capre e cavoli. Un aggiornamento delle regole che potranno servire a riportare la pace e a salvaguardare il destino di molte famiglie di Forio e non solo.
Un regolamento, però, che da diversi mesi resta chiuso in chissà quale scrivania comunale. Un testo che aspetta di essere liquidato dal consiglio comunale e che dovrebbe rappresentare la priorità per l’amministrazione di Forio se questa non fosse, invece, distratta ad scegliere avvocati per querelare giornalisti e consiglieri comunali.
Secondo la nostra fonte, infatti, sembra che l’orientamento della maggioranza di Francesco Del Deo sia orientata a non approvare le modifiche al regolamento ma a valutare i diversi ricorsi pendenti già notificati all’Ente proprio per la questione “suolo pubblico”.
Nei mesi scorsi durante un incontro tra amministrazione imprenditori il sindaco aveva espresso una preferenza al quanto discutibile. Secondo il primo cittadino, infatti, i vari imprenditori avrebbero dovuto scegliere un unico avvocato (uno che avrebbe indicato la politica) e affrontare la vicenda in maniera diversa. La scelta assunta dai singoli operatori, però, non è piaciuta. E oggi ci sono gli avvocati Rossetti, Molinaro, Colella e Petrone che sono pronti a difendere i destinatari dei provvedimento di demolizione e di revoca del suolo pubblico.
Una guerra alla foriana. Una guerra dove i cittadini sono costretti a ricorrere alla giustizia e non hanno il diritto di poter invocare una politica che sia attenta a contemperare le esigenze del pubblico quanto quelle del privato.
Ci sono i tempi tecnici tra letture, modifiche e interventi tecnici per approvare in consiglio comunale il nuovo regolamento e far sì che gli imprenditori di Forio possano affrontare il 2017 con la sicurezza di essere in regola con i regolamenti o lo schema da seguire è quello solito: resta abusivo, con la spada dell’incertezza e della possibilità che ti posso schiacciare e stai zitto?
Chi si deve preoccupare di garantire certezza e leggi chiare alle imprese e ai cittadini? Chi deve risolvere il problema? Chi deve preoccuparsi che la Piazza di Citara o il Lungomare di Forio non diventino luoghi di passaggio perdendo anche la loro, storica, identità? Chi lo deve fare? Mario Savio? Francesco Del Deo? Chi deve offrire una visione del domani al paese? Chi deve garantire i foriani e le loro imprese?
Per ora è tutto silenzioso. Si naviga a vista e nell’illegalità. Questa è la Forio del 2017. Questa è la Forio di Francesco Del Deo. Ma il dubbio più difficile da fugare è come perché persone come Michele Regine, Gianni Matarese e Gianna Galasso continuino ad avallare questa gestione bicefala che non produce risultati? Possibile che l’unica reazione che avete è quella di dire “non parliamo con Il Dispari?”. Diventa davvero difficile capire chi ha più colpe. Povera Forio.

1 COMMENT

  1. solo il suolo pubblico?e gli albergatori protetti di citara che sfornano cubature sotto lamiere zincate? silenzio e si abbattono le case dei poveri Cristi!

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