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giovedì, Aprile 25, 2024

Stimmatine senza pace… Per l’asilo ancora avvocati e lavori

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Ida Trofa | Servono nuovi lavori, servono ancora soldi per l’asilo di via Pannella, la struttura requisita dal sindaco Pascale alle suore Stimmatine. Serve sopratutto un avvocato per costituirsi in giudizio nell’eterna causa giudiziaria tra le parti.
Mentre l’Edil Mezzavia è già a lavoro (da 70mila euro siamo già arrivati a 120mila ed ora ancora qualche migliaio di euro per risistemare la struttura e renderla fruibile ai piccoli scolari lacchesi) la giunta Pascale, orfana di Leonardo Miragliuolo, nomina l’avvocato Di Meglio.
La delibera è la n.106 per la costituzione in giudizio innanzi alla IV Sezione del Tribunale di Napoli, Giudice Monocratico Tribunale di Napoli Sorrentino, ai fini dell’accertamento della proprietà dell’edificio adibito a scuola materna, già detenuto dalle Suore Stimmatine.
L’Ente, in ordine al contenzioso con l’Istituto delle Povere Figlie delle sacre Stimmate, si è difeso in giudizio, mediante apposito incarico affidato all’avvocato Giuseppe Di Meglio. Essendo necessario,ora, al fine di difendere i legittimi interessi dell’Amministrazione comunale, costituirsi in giudizio, si affida il patrocinio legale dello stesso avvocato Di Meglio che dovrà difendere gli interessi comunali innanzi alla IV Sezione del Tribunale con il Giudice Monocratico dr. Sorrentino (Numero g. 31606/2012). Giudizio che sarà trattato alla Udienza del 14.12.2017 per l’assunzione dei mezzi di prova.
Euro 1.500,00 oltre IVA e c.p.a., per la parcella.

ETERNA CONTESA
L’immobile è stato costruito con la destinazione di scuola materna sulla base del contributo di lire 37.500.000, erogato dallo Stato nella misura del 60% della spesa complessiva di lire 62.500.000, come si evince dalla determina del 10.6.76 del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Lo stato si riservava la comproprietà dell’edificio. Successivamente con contratto decorrente dal 20.3.2003 il Comune ha convenuto il pagamento del canone di euro 15.000 per il piano rialzato o piano terra. Resosi moroso, il Comune è stato evocato in giudizio e con Ordinanza del 6.5.2009 il Giudice Monocratico del Tribunale emanava ordinanza di rilascio e con Sentenza 379/09 essa fu confermata.
Intrapresa l’esecuzione, essa è stata sospesa a seguito di proposizione di apposita opposizione con ordinanza del 7 ottobre 2011. Verosimilmente il Giudice riteneva che il sia in comproprietà con il Comune.
Instauratosi il giudizio di merito 95057/12, con ordinanza del 25 novembre 2013 il giudice ha sospeso il giudizio di opposizione alla esecuzione per la pregiudizialità dell’accertamento della proprietà del bene.
Intanto, la Sentenza di rilascio 379/09, inerente alla morosità, è stata confermata dalla Corte di Appello con sentenza 431 del 24.11.2011, avverso la quale è stato proposto ricorso alla Corte di Cassazione, la quale con sentenza 12913/15 lo ha dichiarato inammissibile in quanto in appello non si poteva fare valere la comproprietà dell’edificio, in quanto tale deduzione non era stata avanzata in primo grado innanzi al Giudice dello sfratto.
In tale giudizio, il Comune, era difeso dall’avv. Salvatore Conte.
Con determina del 4.7.2011 l’Agenzia del Demanio ha trasferito 470/1000 a favore del Demanio dello Stato. Ministero della Economia e delle Finanze.
In ordine alla proprietà dell’edificio pende cosi il giudizio nel quale il Comune di Lacco Ameno non è costituito e che sarà trattato alla Udienza del 14.12.2017 per l’assunzione dei mezzi di prova. La costituzione arriva in extremis con la nomina del noto legale Giuseppe Di Meglio.

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