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mercoledì, Aprile 24, 2024

Si accusano dell’omicidio Emanuele Arcamone in tv a “Chi l’ha visto?”

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Arriva, con un ampio servizio realizzato dalla troupe di “Chi l’ha visto” una novità nelle indagini riguardo la scomparsa di Emanuele Arcamone, avvenuta ormai 6 anni fa e su cui i genitori cercano da sempre di fare chiarezza.
Vi sono, infatti, un uomo, Ivano, ed una donna che si accusano a vicenda e queste accuse sono state anche trasmesse in diretta dal noto programma Tv di Rai Tre.
“Stai cercando di fare paura a me con questa calunnia e diffamazione? Perché mi vuoi ricattare su questo? Togliti di torni, devi sparire” e la registrazione continua con un invito ad “andare all’inferno, la è il tuo posto tuo […]” sono le parole di denuncia espressa da una donna che accusa Ivano.
Frasi dal tono molto forte che vengono riprese nel servizio giornalistico realizzato dai giornalisti di RaiTre, cui si aggiungono le dichiarazioni, opposte, di Ivano: “[…] Perché lo hai ucciso tu quel ragazzo, io non lo conoscevo proprio”.
Un nuovo ed intricato capitolo che vede nuove persone come protagonisti.
Il giornalista Rai, infatti, seduto su delle scale all’aria aperta, ha intervistato Ivano che, come si era già intuito dalle registrazioni audio mandate in onda, ha rispedito al mittente le denunce, in un continuo accusarsi a vicenda tra i due protagonisti.
“E’ vero che le persone con figli scomparsi devono credere a tutto e a tutti, ma poi devono fare delle valutazioni. All’inizio io sono costretto ad avere contatti con le persone – ha dichiarato il papà di Emanuele – per scoprire se arrivo ad una conclusione e scoprire qualcosa di mio figlio. Ma quando poi mi accorgo, e non è la prima volta che sono stato raggirato da persone che mi hanno anche sottratto soldi… è questa è fregatura quando si è in questa condizione, diciamo,di debolezza.”
Su questa nuova pista, infatti, i genitori di Emanuele, si muovono cauti e prendono le distanze.
“Io non ci credo – dichiara la mamma – ci sono tante persone che potrebbero scrivere telenovelas su queste cose, perché si inventano le cose di sana pianta. Voglio anche dire che qui sull’isola si è tanto detto…qualcuno diceva che sappiamo dove sta nostro figlio, o dicevano che mi vedevano stare bene… ma chi soffre, lo fa in silenzio, no facendosi vedere nemmeno dal marito. Vorrei che si deve smettere di giudicare, anche questo mi ha fatto tanto male.”
Lucia non dimentica l’8 maggio di 6 anni fa. Emanuele arriva a casa senza annunciarsi e era ora di pranzo… “Penso sempre al fatto che non lo ho abbracciato quando è tornato, ma pensavo alla pizza nel forno. Forse se lo abbracciavo lo smontavo dai suoi propositi” aggiunge la mamma.
Dove è Emanuele? “Era un gigante, ma noi lo stringevamo e anche se è in Africa o alla fine del mondo, gli abbracci non li può dimenticare. Tra poco compirà 30 anni… e per quanto io mi sforzi… ci penso che non c’è. Fa male, questa cosa è finita bruscamente.” In questo dolore non c’è spazio per i mitomani – si conclude così il servizio -, i genitori vogliono sapere solo la verità. “Voglio sapere la verità. Anche se è morto, lo voglio sapere. Non ho paura di affrontare qualcuno che mi dice che è morto. Ma mi deve guardare negli occhi e dirmelo, indicandomi il posto dove è stato seppellito. Chiunque possa essere che lo ha ammazzato, chiunque sia stato il mondo è pieno di pazzi, io voglio le ossa, me le devono dare… almeno le ossa me le devono dare, mi spettano che sono la mamma?!?! Non è giusto che mi sveglio durante la notte e per aprire il portone pensando che Emanuele è tornato…” E, infine, l’appello del papà: “Emanuele, se ti arriva qualche notizia di questo genitore che è costretto a morire di dolore prima del tempo che il Signore aveva stabilito per lui, ti prego di far sapere qualche cosa.”

LA SCOMPARSA
DI EMANUELE
Emanuele Arcamone, 23 anni, studente della facoltà di ingegneria meccanica all’università di Napoli, mercoledì 8 maggio è tornato a Ischia nella casa dei genitori. Ha salutato la madre, ha lasciato i bagagli nella sua stanza ed è uscito. Il padre lo ha visto nel primo pomeriggio sulla strada che da Ischia Porto va a Casamicciola Terme dove è stato avvistato anche da un conoscente. Da allora di lui, che sta attraversando un momento di crisi, nessuna notizia. Il suo cellulare è rimasto a casa con i documenti.
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1 COMMENT

  1. Poveri genitori, che oltre alla grande sofferenza di non sapere dove si trova il figlio, devono pure sentire i discorsi di questi due maledetti. Che tristezza!

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