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mercoledì, Aprile 24, 2024

“Sequestrati” gli strumenti salta l’ambulatorio di ginecologia

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Rizzoli nel caos. I medici litigano, i pazienti …soffrono
Dopo il vuoto di Attilio Conte, le incomprensioni con Giorgiano e gli altri medici mettono ko il reparto d’eccellenza del nostro ospedale. E’ piena crisi. Si scappa in terraferma

Ida Trofa | Pediatria e Ginecologia nel caos al Rizzoli. Orfani del primario storico, Attilio Conte, manca l’ABC del rispetto professionale e il reparto è praticamente senza pazienti per una guerra tra medici senza soluzioni di continuità. Superare il cambio diventa sempre più arduo. Cinque parti in tutto giugno, un ricovero ogni cinque giorni. Nella sostanza quello che era il fiore all’occhiello dell’Ospedale Rizzoli si appresta a chiudere i battenti andando avanti cosi. La monopolizzazione delle sedute operatorie, per non parlare di decisioni assurde e capotiche stanno mettendo in ginocchio il reparto.Al Rizzoli, dopo il pensionamento della dottor Conte, manca un ruolo chiave, capace di andare oltre le gelosie professionali e vedere più in la del proprio orticello. Tutto proprio nel periodo clou! Tutto in estate, quando la stagione turistica entra nel vivo e si fa critica.Un reparto fondamentale dove vengono curati e ricoverati i più piccoli, il nostro futuro, tenuto in scacco da rivalità personali, ego monstre e attitudini gestionali micro. Un cocktail micidiale che sta generando una vera e propria paralisi con la fuga dei pazienti dal reparto. Per non parlare della totale assenza di concretezza e versatilità nel comprendere le reali esigenze della struttura. Il caos regna sovrano  in attesa che qualcuno che qualcuno si decida a riempire un vuoto profondissimo.Nel Reparto maternità c’è stato un calo enorme da quando è andato via il dr. Attilio Conte e la ripresa è dura. Questo è un dato di fatto, ma non è tutto.Siamo dinanzi ad una ripresa per niente agevolata dai dirigenti medici ginecologi, alcuni, quelli che dovrebbero rimboccarsi le maniche per primi, i più anziani (unica eccezione confermata dagli ambienti ufficiali, il dottor Scotti) fanno di tutto per ostacolare il lavoro ai giovani.Il facente funzione, dati e questioni alla mano, ostacola di continuò. Al Dottor Giorgiano occorre un po’ di elasticità e saper fare. Non si può crescere professionalmente a discapito di tutto l’ospedale!A quanto pare, per il dottor Augusto Giorgiano, “facente funzioni primario”, servono solo regole e discipline, ma nessuna malleabilità. Qualità che dovrebbe avere un vero primario e che servono ai pazienti. Ma li, pazienti non ci sono.Ci vorrebbero PAZIENTI in un reparto praticamente in macerie.Il reparto, ultimamente non produce granché tanto che, spesso, tra ginecologi e pediatria si è in grado anche di dare asilo ai pazienti provenienti dagli altri reparti che non hanno posti. La scorsa settimana un’intera stanza è stata dedicata ai pazienti maschi della chirurgia, così come, essendo vuoti i letti, vengono messi a disposizione di qualsiasi altro reparto, pazienti maschi o femmine che siano.
STRUMENTI SEQUESTRATIIl quadro desolante che emerge in queste ore ha raggiunto il culmine ieri mattina quando, fissati gli ambulatori con alcune pazienti, i medici hanno dovuto rimandare tutti a casa proprio per ordine di Giorgiano che non ha gradito il cambio di date per l’ambulatorio, dal martedì al mercoledì.Inviperite le pazienti. Polemiche e malumori che gettano una pesante ombra sul Rizzoli.Una delle pazienti che era andata a fare un esame in reparto ed è stata mandata via perché non era il giorno di ambulatorio. Eppure i sanitari, non sapendo delle lune storte dei loro superiori, le avevano dato comunque appuntamento atteso che il medico preposto a tali procedure di esami era di turno proprio in quella data. La donna, come altre persone in attesa, era già pronta sul tavolo ambulatoriale quando il medico, il dottor Marco Sant’Agata è stato costretto a scusarsi e mandarla via così come ha dovuto fare per le pazienti che dovevano effettuare delle isteroscopie e colposcopie programmate per ieri. Una sceneggiata indegna!Il motivo? Il primario pro tempore aveva sequestrato ferri ed attrezzature per impedire l’ambulatorio. Una cosa assurda e vergognosa, inaccettabile.Un medico e due ostetriche sono stati letteralmente messi nelle condizioni di non lavorare per un puntiglio.Pensare che ostacoli e paletti continui vengono messi anche al rientro e alla collaborazione dello stesso Attilio Conte costretto ad emigrare, con le sue pazienti private a Napoli. Al Rizzoli le richieste scarseggiano e sono vicine allo zero. Ad oggi, come sempre, le uniche sedute operatorie previste sono ad appannaggio del dottor Giordano.
E’CRISILa situazione, com’era prevedibile, nonostante direttori, commissari e i responsabili della struttura fingano di non vedere, è scoppiata. L’ospedale Anna Rizzoli, il suo reparto di punta, versano in condizioni disastrose e gli operatori, i medici e i paramedici, i pochi rimasti in servizio, operano in condizioni assurde, al limite dell’indecenza.Ci sono i mezzi e le soluzioni attuabili in poco tempo eppure nessuno sembra cogliere le opportunità e le ipotesi praticabili.Salviamo il reparto di pediatria, un reparto fondamentale per l’isola tutta, forse  il vero fiore all’occhiello.Solo chi non vive davvero le necessità del Rizzoli, chi non ne conosce le urgenze e le dinamiche, uno a caso il Commissario Antonio D’Amore, poteva pensare che un reparto come la ginecologia e pediatria del Rizzoli, potesse andare avanti, d’estate, senza una figura carismatica ed una professionalità capace di essere lungimirante e organico ai colleghi ed al sistema. Putroppo c’è chi si erge semplicemente a capò, funzionario e dirigente legato solo ad assurde regole senza un minimo di elasticità e comprensione per quella che è la realtà dei fatti.Siamo sempre punto e a capo, da anni il Rizzoli è usato, sfruttato, abusato e malamente organizzato. Risulta a questo punto difficile comprendere perché  la Maternità  debba arrendersi a un’emergenza che tale non è trattandosi di palese ed evidente  incapacità organizzativa a vari livelli.
ALTRO CHE BOLLINO ROSASolo lo scorso settembre 2015 si lavorava con rinnovato impegno per ottenere un importante risultato, il Bollino Rosa. Il cosiddetto riconoscimento per gli Ospedali che si prendono cura delle donne, quelli più attenti alla salute femminile.Dal 2007 Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna, premia con l’assegnazione dei Bollini Rosa, gli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza rosa.Il network è composto attualmente da 230 ospedali dislocati in tutta Italia, i cui bollini saranno validi dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015.L’esito del nuovo Bando Bollini Rosa 2016-2017 verrà comunicato agli ospedali candidati entro il 15 settembre 2015.Secondo i canoni fissati dal concorso l’Ospedale Rizzoli in tal senso compie già un vero è proprio miracolo. Molte strutture che si attestano sotto i 500 parti annuali dovrebbero essere chiusi. La struttura diretta dalla Dottoressa Maria Valentina Grossi  raggiunge i 400 parti eppure grazie alle sue eccellenze, all’impegno dei suoi medici e ad un riconosciuto “limite legato alla insularità” , riesce ad andare avanti e punta ad aumentare le nascite ischitane al 100% aprendo ai pazienti dei ginecologi privati, puntando sulla continuità sul legame di ogni madre,di ogni nuovo nascituro con la sua terra. Nascere ad Ischia è bello! Nascere ad Ischia serve a tenere in vita una struttura vitale per tutti gli ischitani, ma bisognerà prima o poi mettere gli ischitani in condizioni di farlo.

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1 COMMENT

  1. È inaudito tutto ciò. Una struttura pubblica senza un vertice organizzativo senza una Direzione. Mi sa tanto che il problema sia da individuare nella solita “ingerenza politica”.

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