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giovedì, Marzo 28, 2024

Se questa è una mamma…

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Per il titolo prendo in prestito parte di una famosa poesia. Una poesia famosa che racconta di come l’uomo, in alcune circostanze, perde l’orientamento e vaga tra tenebre e terrore. Nel caso di cui trattiamo, non vedo nè tenebre, né terrore, ma solo lassismo amministrativo e la lontananza di uno stato che fa finta di non vedere.
Loro, la mamma con i bambini, sono un’icona di quanto non funzionino i nostri servizi sociali. Un ambito delle nostre amministrazioni che vive distratto tra scartoffie di ufficio, progettini vari e lontani dalle esigenze del territorio. E’ giusto togliere quei bambini alla loro mamma. Si. In questo caso si. La signora, che io non chiamo Rom, infatti, era stata avvisata più volte del rischio che correva. Sapeva bene a quale rischio poteva esporre i propri figli, ma la loro vita doveva essere quella.
Sarò retorico, magari banale e forse anche provinciale, ma quel ragazzino con tanto di cornicelli rossi in mano e in giro per il comune di Ischia a venderli non aveva nessun diritto a farlo. Non aveva nessun diritto per non essere iscritto in una scuola. Eppure, però, nonostante vivessero dalle nostre parti da tempo e nonostante le forze dell’ordine sapessero il chi, il come e il dove, nessuno si è mai preoccupato di intervenire. Lo hanno fatto ieri. Dovremmo dire finalmente eppure credo che oggi dovremmo stare qui a contare quanti giorni, come società, abbiamo perso nel non intervenire.
Sono, altresì, convinto che nessun bambino dovrebbe stare lontano dalla propria madre. Una convinzione forte, ma non quanto quella di dover intervenire e dire basta a questo sfruttamento.
Concludo, la nazionalità della signora non mi interessa. Non è un argomento di discussione.
Gadme

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