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giovedì, Aprile 18, 2024

Schiuma e sporcizia a mare: la segnalazione dei turisti anche alla Guardia Costiera

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Ieri mattina, gli ischitani ed i turisti che sono andati sulle spiagge Ischitani hanno trovato una brutta sorpresa: schiuma e sporcizia facevano mostra di se tra le onde del mare impedendo, anche ai più coraggiosi, di tuffarsi in acqua per un bagno. E’ accaduto a San Francesco in Forio. Non è la prima volta, e non è solo un problema estivo anche se assurge agli onori delle cronache con l’arrivo della bella stagione, che il mare alterna giorni di pulizia ad altri estrema sporcizia. I cittadini chiedono, quindi, maggiori controlli per identificare da dove arrivano queste correnti sporche per poter garantire un mare pulito durante tutto l’anno. La presenza della schiuma biancastra sull’azzurro mare foriano ha spinto molti turisti a contatore la Guardia Costiera, il centralino della Capitaneria ha però menato il can per l’aia assicurando che sarebbe giunta in zona di li a poco una unità della Guardia Costiera di Forio: “Non è mai giunta!“.  Ci hanno spiegato i turisti del Torrione segnalandoci le spiacevoli presenze.

La Schiuma in mare è bene sottolinearlo, come dichiarano gli esperti dell’Arpa “Solitamente non è pericolosa”.L’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in uno dei numerosi fascicoli informatici diffusi fa sapere che ”In generale le schiume marine bianche non rappresentano una minaccia per la salute umana, a meno della presenza di una fioritura di fitoplancton tossico. E’ buona norma però evitare di bagnarsi direttamente nelle schiume, a causa della potenziale capacità delle stesse di aggregare e concentrare materiale o sostanze indesiderate”. Secondo l’Agenzia le schiume di colore bianco si formano dalla dispersione dei gas nell’acqua. Durante le mareggiate possono nascere anche grazie all’energia stessa delle onde, che “spinge” molecole gassose in quelle liquide dell’acqua marina favorendo la formazione di schiume di colore bianco e poco compatte. Talvolta però possono originarsi per la presenza in acqua di sostante definite “tensioattive”, quelle cioè contenute ad esempio nei detergenti e negli emulsionanti e possono arrivare in mare attraverso scarichi diretti o indirettamente attraverso i corsi d’acqua. 

Fonti autorevoli, con cui siamo pienamente d’accordo, hanno sottolineato, con una probabilità altissima, che il fenomeno della schiuma bianca, che si presenta periodicamente sulla superficie delle acque di balneazione della nostra costa, non è da attribuirsi ad inquinamento, o per lo meno esclusivamente a quello.

Ovviamente, questo fenomeno, che si ripete costantemente negli anni e che certamente si ripeterà nel futuro, non ci deve fare abbassare la guardia dal vigilare e soprattutto demordere sulla necessità di dotare il territorio di idonei impianti di depurazione. 

Un altro punto a favore di questa tesi, cioè che la schiuma bianca non è sinonimo di inquinamento da coliformi fecali e totali delle acque di balneazione, è lo scarso riscontro da parte dei pediatri, per quanto riguarda i bambini, e i medici di famiglia, per quanto riguarda gli adulti, di patologie come le piodermiti, ovvero infezioni della cute da batteri piogeni.

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