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venerdì, Marzo 29, 2024

Scendete tutti dal carro dell’UTIC

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La protesta ignorante. Non avete capito neanche cosa è stato fatto

Ancora UTIC. Ancora Sanità. Con soddisfazione professionale e personale, devo dire che la cura di “un buco al giorno” mi fa bene e mi produce un sempre maggiore senza di benessere. Pensare poi, magari, alle confezioni di preparazione H che vengono vendute per dare sollievo alle varie irritazioni dei vari protagonisti, mi produce sorrisi.
E così, ieri mattina (e non poteva essere diversamente, calcolando i personaggi) il CUDAS ha mostrato tutto il suo essere un comitato di personaggi bocciati della politica in cerca di visibilità. La vicenda è facile e si riassume velocemente. Tutti contenti di aver sparato inutilmente a zero contro i loro avversari politici e non contro le istituzioni considerando che il comitato pre-elettorale non ha altri motivi se non quello di avere visibilità, appreso da queste colonne la notizia della “salvezza” momentanea dell’UTIC diffonde un comunicato stampa carico di errori, ovviamente non citando la fonte.
Rimarco la paternità della notizia perché è giusto farlo. E, in un clima di facili e bugiardi risultati raggiunti va dato atto al PD Regionale di aver raggiunto un obiettivo. E’ falso, infatti, dire che le proteste del CUDAS abbiano prodotto il risultato. E’ giusto, invece, fare una valutazione più distesa. Un risultato raggiunto grazie alla mobilitazione di tutti. Ma soprattutto della stampa (Il Dispari, gli altri se ne guardano bene avendo in fitto uno stabile all’ASL) che vuole bene all’isola d’Ischia. E l’UTIC è la nostra vittoria, gli altri si mettessero in fila. Le copertine che vedete sono le nostre battaglie. Battaglie recepite da chi di dovere e, con scarsi risultati, provate a sminuire o a mediare. I fatti parlano chiari. Le date anche.
Le inutilità e i pensieri che non servono, le lasciamo agli altri. Passiamo alle battaglie. Nonostante quello che afferma, in maniera errata, il comitato, affinchè Ischia venga “rispettata”, l’Ospedale Rizzoli deve essere risconosciuto quale SPOKE nella rete IMA. Il piano ospedaliero Regionale al punto 9, dove illustra le Articolazione delle reti tempo dipendenti (IMA) ha previsto la cancellazione del punto SPOKE al Rizzoli (è ben evidenziato sulla mappa).
Questa articolazione funziona secondo il modello Hub & Spoke. Provo a spiegarlo. C’è una rete e, rispetto a questa rete ci sono diversi punti di accesso. Alcuni più piccoli, altri più grandi. Il Rizzoli è escluso! Questo concetto non è chiaro al Comitato. Ma se sono fermi alla protesta per la derattizzazione effettuata numerose volte e non sanno che è un problema strutturale già evidenziato, come possiamo pensare che arrivino a capire il funzionamento della rete Hub e Spoke.
“Vanno collegati in rete ospedali con differenti livelli di complessità, ponendo al centro le relazioni tra le diverse unità operative, per poter centralizzare o decentrare il paziente ricoverato, secondo le necessità di ciascuno” è questa la ratio della rete voluta dalla Regione Campania. Bene, noi siamo esclusi da questa relazione.
Dobbiamo batterci affinchè il Rizzoli di Ischia sia riconosciuto SPOKE in questa rete perché “alla luce di questa opportuna integrazione la Rete regionale per l’Emergenza Cardiologica risulta costituita, nel pieno rispetto del calcolo del fabbisogno regionale secondo il DM 70, dai seguenti centri: 17 Centri Spoke (Cardiologia con UTIC senza Emodinamiche Interventistiche); 13 Centri Hub di 1° livello (Cardiologie con UTIC con Emodinamica Interventistica), 6 Centri Hub di 2° Livello (Cardiologie con UTIC-Emodinamica Interventistica e Cardiochirurgica). Ecco noi dovremmo essere il 18° centro spoke.
Siamo stati tagliati fuori dal DM70? O è una mera dimenticanza? Riflettiamo ancora un attimo.
Se il DM 70 prevede solo 17 centri spoke è chiaro che prima c’eravamo e poi siamo stati cancellati. Se, invece, è una mera dimenticanza (come affermato da tutti), allora si corregga il piano aziendale perché, fino ad oggi, non è stato fatto. Questo per chiarire il comunicato stampa del CUDA, zeppo di errori.
NESSUNA MODIFICA AL PIANO REGIONALE
Sempre nella disinformazione del CUDAS c’è da chiarire che il Piano Regionale non è stato modificato. Ma, nel documento esclusivo pubblicato da Il Dispari si legge, chiaramente, che Polimeni e D’Amario hanno confermato a D’Amore di poter prevedere una articolazione organizzativa UTIC all’interno della Unità Operativa Complessa di Cardiologia nel prossimo atto aziendale dell’ASL.
L’atto aziendale un documento che produce l’Azienda e non la struttura commissariale come, invece, è il Piano Ospedaliero. Che confusione che fanno questi cattivi amministratori del passato che tentano a tutti i costi di riacquisire visibilità! Vergognosi prima, vergognosi oggi!
Pensate, oggi, non avendo capito niente, scrivono che “la possibilità di prevedere ancora l’Utic a Ischia (come è già prevista nell’Atto Aziendale), si passa dallo “spoke” di infimo livello originariamente assegnatoci nel Piano ospedaliero”. La prova che non hanno capito niente!
E’ poco credibile, infatti, che D’Amore lo scorso 30 settembre chiedesse a Polimeni di riattivare l’UTIC se già è era prevista nell’atto aziendale!
Polemica chiusa. D’Amore deve inserire nel suo atto aziendale l’articolazione organizzativa UTIC e noi dobbiamo continuare a lottare affinchè Polimeni ci riconosca quali SPOKE nella rete IMA. E, aggiungo, anche nella rete Icuts!

p.s. Volevo scrivere dell’importanza della protesta e della pressione che certe manifestazioni hanno nei processi gestionali del nostro paese. Sarà per un’altra volta.

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