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martedì, Aprile 23, 2024

SAPNA: Sindaci contro De Magistris. La Città Metropolitana si difende e rilancia

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Ida Trofa | La Città Metropolitana rimanda al mittente la richiesta di annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Sindaco Metropolitano n.14 del 23 gennaio 2019 di approvazione del Piano delle Attività S.A.P.NA. 2018 e della tariffa rifiuti 2018.
I sindaci ischitani, Dionigi Gaudioso, Rosario Caruso ed Enzo Ferrandino si erano opposti, con un affidamento all’avvocato Leonardo Mennella (consigliere comunale di Lacco Ameno) agli aumenti tariffari Sapna. All’orizzonte ancora una debacle. Il verdetto metropolitano è a firma della dott.ssa Carmela Miele. Nel merito del ricorso al TAR Napoli dei Comune di Ischia, Barano d’Ischia e Serrara Fontana sul costo di gestione del ciclo dei rifiuti urbani e l’Autorizzazione al giudizio con ratifica dell’operato, i funzionari del Sindaco De Magistris ne hanno difeso l’operato.

La nota che boccia i sindaci
L’Area Avvocatura Direttore Generale Direzione Ambiente in riscontro alla recente nota (R.U. 40433 del 01/04/2019) , per quanto di competenza, evidenzia quanto segue.
“Preliminarmente ai fatti di cui al ricorso, occorre fare una premessa per chiarire il complesso quadro normativo nel quale si è formata la deliberazione del Sindaco Metropolitano.
La S.A.P.NA. (Sistema Ambiente Provincia di Napoli) è una società per azioni a totale partecipazione dell’Ente costituita per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani, attribuito alla Provincia di Napoli, ora Città Metropolitana, quale Autorità d’ambito, per effetto delle previsioni della legge regionale n.4/2007 e del D.L. n.195/2009.
Alla S.A.P.NA. S.p.A., con Decreto del Presidente della Provincia di Napoli nel 2010 sono stati conferiti tutti i compiti e le attività connesse alle funzioni inerenti al ciclo integrato dei rifiuti di competenza provinciale.
Le modificazioni alla norma sui rifiuti ( D.L.n.195/2009), apportate in sede di conversione nella Legge n.26/2010, hanno prefigurato un sistema diverso rispetto a quello inizialmente previsto in cui la gestione del ciclo integrato dei rifiuti sarebbe dovuta essere affidata interamente alle società provinciali.La norma ha introdotto infatti una fase transitoria (inizialmente fino al 31 dicembre 2012) nella quale i Comuni continuavano a gestire le attività di raccolta spazzamento e trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata. Ciò determinava una competenza in capo alle Provincie campane, per il tramite delle società provinciali, sul solo segmento “smaltimento e trasporto a destino dei rifiuti indifferenziati”. Modificata ulteriormente nel 2013, quando è stato modificato ulteriormente l’impianto delle competenze relative al ciclo dei rifiuti. Tra le funzioni fondamentali dei Comuni ci sono l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi.
Come si è accennato, il termine della fase transitoria – oltre la quale tutte le competenze sarebbero passate ai Comuni – è stato più volte differito, fino al 31 dicembre 2015 (il D.L. n.210 del 30/12/2015 – cd. Milleproroghe 2016 – non ha previsto ulteriori proroghe al termine in questione. Dal 1° gennaio 2016 la S.A.P.NA. S.p.A. ha garantito comunque la continuità del servizio, così come richiesto dalla Regione Campania. In data 26 maggio 2016 è intervenuta la legge regionale n.14 che ha stabilito che le società provinciali “continuano a svolgere le funzioni alle stesse assegnate fino alla data dell’effettivo avvio di esercizio da parte del nuovo soggetto gestore individuato ai sensi della presente legge”.
Nelle more dell’individuazione del nuovo soggetto gestore la S.A.P.NA. continua quindi a svolgere le funzioni di smaltimento e trasporto a destino dei rifiuti indifferenziati.
In ordine ai costi del servizio, il riferimento normativo resta l’art.11 comma 3 del D.L. n.195/2009 secondo cui “i costi dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, di competenza delle amministrazioni territoriali (…) trovano integrale copertura economica nell’imposizione dei relativi oneri a carico dell’utenza”. La copertura economica è stata garantita nel triennio 2010-2012 dalla TARSU. Il costo relativo alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani è dal 1° gennaio 2013 posto a carico dell’utenza attraverso la TARES prima e dal 2014 la TARI, la cui riscossione è di competenza dei Comuni.
Ai fini della definizione delle attività e della quantificazione dei relativi costi, la S.A.P.NA. presenta ogni anno la proposta di Piano delle Attività comprendente una Relazione previsionale e programmatica concernente la gestione dei siti (STIR, discariche, etc.), lo smaltimento dei rifiuti e il loro smistamento, una tabella dei Flussi di rifiuti, la previsione del costo del personale, il quadro degli investimenti e – sulla base dei costi complessivi preventivati – una proposta di Tariffa per l’anno di riferimento del Piano.
In base alle previsioni statutarie della società e soprattutto alla luce dei Regolamenti dell’Ente in tema di controllo analogo la proposta di Piano deve essere sottoposta all’approvazione dell’Organo esecutivo dell’Ente. A tal fine è demandato agli Uffici (Direzione Ambiente; Direzione Partecipazioni e Controllo Analogo; eventualmente, l’Area Risorse Umane per l’analisi delle previsioni in materie di dotazione e costo del personale) un esame articolato della proposta di Piano. In tal senso, i Dirigenti della Direzione Partecipazioni e Controllo. Analogo e della Direzione Ambiente firmano la relazione istruttoria ed il parere di regolarità tecnica della deliberazione del Sindaco Metropolitano di approvazione del Piano.
Nel corso degli anni, quindi, a fronte della proposta di Piano formulata dalla S.A.P.NA. e della successiva verifica tecnica da parte delle Direzioni coinvolte (con richieste di integrazioni, modificazioni e chiarimenti), si giungeva alla approvazione del Piano delle Attività S.A.P.NA. da parte dell’Ente e al successivo invio ai Comuni.
Per inciso, si fa notare che nel corso degli anni – con la sola eccezione dell’ultima annualità 2018 – la tariffa rifiuti è costantemente diminuita.
Con nota R.U. 138647 del 22/10/2018 la Direzione Partecipazioni e Controllo Analogo ha evidenziato al Direttore Generale gli incrementi di spesa relativi ai costi per l’utilizzo dei lavoratori CUB e per le spese di funzionamento. In particolare, si rilevava un notevole aumento delle previsioni di spesa per servizi di smaltimento rifiuti rispetto ai dati consuntivi 2017 (+ € 14.899.583,00), nonostante l’indirizzo del Sindaco Metropolitano (deliberazione S.M. n.227/2016) di contenimento delle spese di funzionamento (a cui appartengono le spese per servizi) anche per l’anno 2018. Tale incremento, incidendo sul costo complessivo della gestione dei rifiuti e quindi sulla tariffa in approvazione, è stato oggetto di incontri, verifiche ed approfondimenti da cui si è avuta conferma che nel corso del 2018 l’aumento dei costi di gestione del flusso di smaltimento dei rifiuti era dovuto agli importi più elevati delle aggiudicazioni delle gare pubbliche di smaltimento e trasporto rifiuti gestite da S.A.P.NA. In particolare, la società, a causa di gare in tutto o in parte andate deserte, era stata costretta a riformulare in aumento gli importi a base d’asta per incentivare la partecipazione delle imprese del settore“.
Cosi terminati gli approfondimenti, la Direzione Partecipazioni e Controllo Analogo e la Direzione Ambiente hanno completato la relazione istruttoria relativa alla approvazione del Piano delle attività 2018 e della proposta di tariffa 2018, con successiva approvazione da parte del Sindaco Metropolitano a cui i sindaci Ischitani si sono opposti.
In pari data e all’esito dei medesimi approfondimenti è stata approvata anche la deliberazione n.13 con la quale sono stati fissati i nuovi obiettivi sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate: S.A.P.NA., considerato che i dati provvisori relativi al 2018 hanno evidenziato un incremento delle spese di funzionamento rispetto al 2017, dovrà far leva sulle diverse voci di costo per ridurre nel 2019 il totale complessivo dei costi di funzionamento rispetto all’importo relativo all’esercizio precedente.
I tempi di approvazione della tariffa rifiuti 2018 sono dipesi da una situazione di carattere eccezionale che ha visto nel corso del 2018 la S.A.P.NA. in difficoltà nella gestione ordinaria del flusso dei rifiuti a causa di gare in tutto o in parte andate deserte, con la necessità di incrementare la base d’asta delle gare di smaltimento e trasporto rifiuti per incentivare la partecipazione.
Resta in ogni caso il caposaldo costituito secondo cui “i costi dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, di competenza delle amministrazioni territoriali trovano integrale copertura economica nell’imposizione dei relativi oneri a carico dell’utenza”.
Ciò impone quindi che i costi del ciclo dei rifiuti, ancorché incrementati in ragione dell’aumento della tariffa 2018, siano coperti dai Comuni che usufruiscono del servizio da parte di S.A.P.NA.
Da qui è stata respinta la richiesta di annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Sindaco Metropolitano proposta dai primi cittadini dell’isola verde in relazione alla approvazione del Piano delle Attività S.A.P.NA. 2018 e della tariffa rifiuti 2018.

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