fbpx
martedì, Aprile 23, 2024

San Giovan Giuseppe della Croce, fede e tradizione ad Ischia Ponte

Gli ultimi articoli

Elena Mazzella | In un’atmosfera raccolta e commovente, la scorsa domenica mattina, Mario Sacco ha donato alla casa natale di S. Giovan Giuseppe della Croce la sua poesia dedicata a Cient Pezze.

Napoletano di nascita, ma ischitano d’appartenenza, Mario Sacco traduce in versi un’antica leggenda tramandata da pescatori, che vede protagonista il nostro Santo Patrono, detto anche “cento pezze”.

In essa si narra di un gruppo di pescatori smarritosi tra i marosi ai quali appare, avvolto dal bagliore di un lume, la figura di S. Giovan Giuseppe che indica loro la giusta rotta verso il Castello Aragonese.

La poesia, con verso brevi ma diretti, fornisce una visione chiaramente pittorica della leggenda di Capo del Lume, che dà il nome al promontorio ischitano antistante la grotta del mago.

Sarà l’autore stesso a recitarla lunedì dopo la S.Messa delle ore 15,30 nella suggestiva e storica cappella al Castello Aragonese risalente al 1598.

In principio la cappella fu eretta ad onore di S. Leonardo protettore delle fortificazioni dagli attacchi saraceni. Successivamente fu dedicata a S. Giovan Giuseppe della Croce a seguito ad una miracolosa guarigione dalla peste bubbonica del 1656.

Da allora è tradizione celebrare messa in occasione dei festeggiamenti dedicati al Santo.

Oggi, la cappella viene degnamente preparata e addobbata con lucine, fiori e stendardi da un gruppo di giovani fedeli del borgo che, parimenti ai loro antenati, perpetuano lo storico rito.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos