Hanno sporcato la festa della festa. Cinque tifosi del Quartograd sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato e, domani, saranno processati per direttissima dal Tribunale di Napoli dopo una notte trascorsa nelle celle di sicurezza del Commissariato di Via Delle Terme, “ospiti” del vicequestore Alberto Mannelli.

La gara di Promozione Ischia-Quartograd, terminata 0-0, ha avuto un’appendice vergognosa e che è terminata, appunto, con 5 arresti.

Le accuse contro i facinorosi sono violenza, resistenza, rissa e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e, oltre al processo penale che è scaturito dal fermo, il vicequestore Mannelli, artefice della difficoltosa e, a tratti rocambolesca, operazione che ha portato al fermo ha già disposto per gli atti sia per l’emissione del DASPO relativamente alle gare sportive sia all’emissione del foglio di via dall’isola d’Ischia.

All’uscita del Mazzella, uno di questi, aggredisce un tifoso ischitano con una bottiglia, evento che viene subito segnalato ai poliziotti, presenti per ordine pubblico. Dopo una prima rissa tra tifoserie, il primo dei 5 viene arrestato con non poche difficoltà. Gli ultrà ospiti, una trentina di tifosi, hanno provato ad evitare che i poliziotti riuscissero ad ammanettare il loro compagno. Con difficoltà, e qualche colluttazione tra forze dell’ordine e tifosi (che alla fine vedrà refertati 3 poliziotti ed 1 carabinieri) l’uomo viene fermato e portato in commissariato. Al tifoso gialloblu, refertato all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, sono stati apposti quattro punti di sutura al capo.

I poliziotti e i Carabinieri, in maniera congiunta questa volta, hanno raggiungono il porto dove, individuato il traghetto Caremar con il quale era previsto il rientro della comitiva flegrea. Gli agenti del Commissariato di Ischia, coordinandosi con i Carabinieri di Ischia coordinati dal luogotenente Michele Cimmino, hanno eseguito sia i fermi che il trasporto verso il Commissariato.

Uno degli arrestati si era nascosto sotto i sedili del traghetto mentre gli altri hanno provato, prima una inutile fuga. La comitiva, non sazia dello spettacolo vergognoso che stava dando, ha provato, ancora, ad impedire l’arresto dei quattro scontrandosi con le forze dell’ordine, questa volta in numero adeguato.