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giovedì, Aprile 18, 2024

Ridateci il bus! Majo ancora isolato

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Sempre più situazioni al limite per la nostra mobilità. E mentre si scalda la polemica contro i vertici del’Ente Autonomo Volturno, sull’isola verde, o meglio, all’isola verde continuano ad essere ascritti servizi che di fatto non vengono eseguiti. E credetemi, il terremoto è solo una scusa. Infatti, nonostante, La GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA – DIREZIONE GENERALE PER LA MOBILITÀ’ nella seduta del 19 giugno scorso abbia preso atto degli indirizzi espressi in sede di Comitato di indirizzo e monitoraggio del 4 giugno 2018, nonché di fornire alla stazione appaltante ACaMIR ulteriori indirizzi e criteri, quel Monitoraggio reca almeno due colossali sviste. Con questo approvando di fatto il Documento di aggiornamento del Piano dei servizi minimi relativi ai lotti del Bacino unico regionale di cui alla DGR n. 793/2017. Nella fattispecie soffermandosi sui servizi che dovrebbero essere espressi ad Ischia si evince che per quanto riguarda il comune di Casamicciola esiste ancora e viene finanziata la tratta: Piazza Marina- P.Bagni-La Rita-P.Majo-Fango-Forio e Viceversa come esiste agli atti la tratta Piazza Marina, San Pasquale-P.Bagni-La Rita-Majo e Fango, i codici sono rispettivamente L40058 ed L40060.
Evidentemente i piani dell’amministrazione centrale erano diversi da quella locale che dopo una serie di sopralluoghi e di verifiche aveva garantito di poter offrire in servizio anche nelle zone alte di Casamicciola, non limitandosi solo ad un servizio a mezza costa, o solo su una parte della collina, preferibilmente verso chi grazie ai soliti santi in paradiso si ritrova giusto giusto sul confine della zona rossa. In quella parte verde dove è ammesso di tutto e di più!

L’EAV che dovrebbe consentire la continuità territoriale dell’area più colpita dal sisma del 21 agosto scorso con le aree centrali e le macchine “circolari“ che servono la Ex Statale SS 270 serve solo la Sentinella e Calata Sant Antonio tenendo fuori il Majo. Tutto nonostante le corse siamo finanziate. Tutto senza un motivo valido. Insomma la regione paga per collegare il Majo con i principali centri. Ma non è cosi. In effetti nonostante le prove di transito da parte degli stessi autisti incaricati, la linea testata è pagata  non’è ancora operativa mentre, viene riprogrammata e liquidata per prestazione. Ciò a testimoniare la scarsa rappresentatività del nostro paese, il peso scarso che riusciamo ad avere istituzionalmente mentre quel pezzettino di comunità colpita dal terremoto da sola  ne paga le conseguenze. Il sisma ha messo solo la pietra tombale su di una contrada le cui sorti non sono mai realmente interessate a nessuno. Una contrada sempre più abbandonata, buona solo per passerelle e propaganda.

da il dispari in edicola il 26 giugno 

Ida Trofa

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