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venerdì, Marzo 29, 2024

Processo Cpl: “I rapporti tra i sindaci di Ischia e Barano erano istituzionali”

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E’ stata un’udienza molto breve, quella che interessa la metanizzazione nel comune d’Ischia da parte della Cpl Concordia. Due testimoni che hanno raccontato fatti e circostanze che di fatto non intaccano o spostano l’ago della bilancia per le posizioni dell’attuale sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino e dell’ex dirigente arch. Silvano Arcamone.

Il primo testimone è l’addetto al garage di Roma, tale Daniele Castracane, le cui dichiarazioni rese nella fase delle indagini preliminari sono state acquisite dal tribunale con il consenso della difesa. Le risposte successive, a precise domande del pm, sono state rivolte a conoscere le macchine che venivano parcheggiate in questo garage dopo la stipula della convenzione con la Cpl Concordia: «Ad essere presente quasi tutti i giorni era il Simone, che parcheggiava l’autovettura la mattina e la sera veniva a prelevarla. Più una signora che è tuttora nostra cliente, di cui non ricordo il nome».

Ha voluto anche chiarire che a volte veniva parcheggiata anche la macchina di Massimo Ferrandino e che comunque lui si accollava le spese per il pagamento dei servizi extra che venivano eseguiti dai dipendenti del garage. Mentre alla difesa ha aggiunto che «la convenzione sottoscritta dalla Cpl era avvenuta molto tempo prima che Massimo Ferrandino parcheggiasse la sua autovettura nel nostro garage. Erano dieci abbonamenti per altrettante autovetture senza alcun nominativo».

Più lungo l’esame (ma non molto) del tecnico comunale di Barano Giuseppe Di Meglio, detto Pino, già sentito nella fase delle indagini preliminari dal pubblico ministero. Il sostituto Carrano ha focalizzato le sue domande sui rapporti che intercorrevano tra il sindaco di Barano e quello di Ischia e se Ferrandino fosse il personaggio più importante dell’isola, per capire se avesse ascendente per influenzare le scelte dei suoi colleghi. Ed infine il rapporto che intercorreva tra la Cpl e gli amministratori di Barano. Esordendo che «c’era stata una convenzione tra il Comune di Barano e la Cpl nel 2010 e che comunque la gara d’appalto iniziò nel 2007, quando a ricoprire la carica di sindaco c’era già il dott. Buono».

Quella gara d’appalto andò deserta, non ci furono concorrenti. Un bando che andando deserto, secondo il teste, indusse la «Cpl a proporsi con un’offerta che venne gestita da un mio collega che nell’occasione fece un vero e proprio guazzabuglio. Per la metanizzazione del comune».

E poi ha aggiunto che leggendo gli atti e verificando alcune procedure, il Di Meglio segnalò che quella gara dovesse essere annullata per una serie di vizi, perché «quella convenzione era da annullare».

E si è passati al rapporto più strettamente politico ed istituzionale tra i massimi rappresentanti delle due Amministrazioni comunali: «Il sindaco di Barano Buono ha avuto rapporti con il suo omologo di Ischia Ferrandino di tipo istituzionale. Anche se non è un segreto che sia il Ferrandino che il Buono militano entrambi nel Partito Democratico».

E’ passando ad analizzare il ruolo, le competenze dell’altro indagato, che il Di Meglio ha specificato che «Arcamone è un ottimo architetto ed è professionalmente capace. Tant’è che Ferrandino si è tenuto Arcamone perché è riuscito sempre a portare buoni risultati. E ricordo che è stato per tre mesi anche tecnico del Comune di Barano, ma quella convenzione non venne rinnovata dall’Amministrazione. Tra Ferrandino e Arcamone vi è un rapporto di lunga data».

Se ha avuto in passato rapporti con la cooperativa modenese, il teste ha aggiunto che«della Cpl Concordia ho conosciuto da vicino l’ing. Lancia e ho sentito una volta telefonicamente il Verrini. Inoltre alla Cpl Concordia aggiudicai la gara per l’illuminazione delle strade pubbliche e nell’occasione si parlò anche della metanizzazione, ottenendo risposta da quei dirigenti che bisognava attendere per ottenere i finanziamenti, e che vi era prima Casamicciola».

E tornando sull’illuminazione, l’ing. Di Meglio ha spiegato all’avv. Vignola che era stata una scelta del Comune di voler affidare questo servizio per vent’anni agli stessi costi dell’epoca e senza la possibilità di aumenti. Per quella gara l’unica a partecipare fu la Cpl, alle condizioni previste.

Questo capo d’imputazione per corruzione per l’esercizio delle funzioni appare sempre più difficile da sostenere stando al racconto dei testimoni fin qui comparsi dinanzi al tribunale: «Perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, Ferrandino Giuseppe, nella sua qualità di pubblico ufficiale Sindaco del Comune di Ischia (già Sindaco del Comune di Casamicciola Terme dal 2002 al 2007), nell’esercizio di tale funzione e abusando di tale qualità – essendo, tra l’altro, Sindaco del Comune capofila per l’opera pubblica di metanizzazione dell’intera isola di Ischia – per consentire alla Cpl Concordia la aggiudicazione e l’assegnazione dei lavori relativi alla “metanizzazione” del Comune di Ischia e alla successiva gestione in concessione di tali impianti (e dunque per adottare o per far adottare dai tecnici e dai funzionari del predetto Comune, ed in particolare da Arcamone Silvano, longa manus del Sindaco Giuseppe Ferrandino, i relativi provvedimenti e i relativi atti inerenti ai suddetti lavori e alle conseguenti varianti), nonché per favorire ed accreditare la Cpl presso i Sindaci degli altri Comuni dell’Isola di Ischia (Casamicciola, Lacco Ameno, Forio) consorziati per la realizzazione della medesima opera pubblica, provvedendo in tale prospettiva a sollecitare e a “pressare” in tal senso i predetti Amministratori, si faceva promettere e poi anche dare indebitamente, per sé e per i suoi familiari, da Simone Francesco (responsabile delle relazioni istituzionali della predetta Cpl), Verrini Nicola e da Casari Roberto (Presidente della suddetta Cpl) danaro ed altre utilità, consistite in particolare:

nella stipula di due fittizie convenzioni (con la corresponsione dell’importo previsto dalle convenzioni medesime), per gli anni 20I3 e 2014, con l’Hotel Le Querce di Ischia – albergo di proprietà della famiglia del Sindaco Ferrandino Giuseppe – sottoscritte dal Presidente Casari e da Ferrandino Giovanni Giuseppe, padre del più volte citato Sindaco Ferrandino Giuseppe (convenzioni che prevedono l’impegno da parte della Cpl Concordia ad erogare la somma di circa 165.000 euro, per ciascuna delle suddette annualità, alla società alberghiera della famiglia del Sindaco Giuseppe Ferrandino a fronte dell’impegno della stessa società di “mantenere a disposizione” della Cpl, in persona dei dipendenti che di volta in volta intendessero usufruirne, 7 stanze di albergo per le stagioni estive 2013 e 2014 (con l’esclusione del periodo compreso tra il 10 e il 24 agosto) e per il Capodanno del 2013 e 2014;

nella assunzione da parte della Cpl Concordia di Ferrandino Massimo, fratello di Ferrandino Giuseppe, quale consulente della medesima società, nonché nell’assunzione di numerose altre persone presso la stessa Cpl e nella espressa indicazione ai dirigenti della predetta società cooperativa di un giornale (locale), diverso dal Golfo, sul quale essa avrebbe dovuto fare la pubblicità;

nel pagamento di un viaggio in Tunisia (pagato dalla Cpl allo stesso Sindaco Ferrandino G.), asservendo, in tal modo, l’esercizio della richiamata pubblica funzione alle esigenze della Cpl, aggiudicataria o meglio assegnataria dei lavori pubblici per la realizzazione dell’opera di metanizzazione dei Comuni prima di Ischia e poi del Consorzio costituito dai Comuni Casamicciola, Lacco Ameno e Barano.

Essendo stato commesso il fatto con il contributo di un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato.

Accertati in Ischia nel 2013 – Commessi in Ischia dal 2007 fino al 2014 con condotta reiterata e perdurante».

Restano da sentire i vertici della Cpl Concordia, i quali hanno già preannunciato che si avvarranno della facoltà di non rispondere essendo imputati in un processo connesso che si sta celebrando in quel di Modena. Compariranno alla prossima udienza quei testimoni che hanno raccontato fatti e circostanze collaterali alla metanizzazione di Ischia.

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