Dopo un interminabile periodo di silenzio, di carte bollate e di diffide, riprende il faticoso iter per restituire a Ischia un porto funzionale e decoroso. E se ne è parlato ieri mattina in Capitaneria alla presenza del comandante della guardia costiera, Alessio De Angelis, di Enzo e Paolo Ferrandino in rappresentanza del Comune di Ischia (con il comandante della polizia municipale, Giovan Giuseppe Pugliese) e dei rappresentanti della Regione Campania.
Di prioritaria importanza, anzitutto, la demolizione del Pontile 1, quello interdetto ormai da tempo e per il quale più di un anno fa il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, aveva diffidato la Regione all’imminente smantellamento. La struttura è invece rimasta lì, parzialmente coperta e comunque inagibile, indecoroso promemoria dei tempi lunghi della burocrazia di casa nostra.
Nel progetto del porto che sarà, quel pontile andrà demolito e non ne sorgerà uno sostitutivo. Ebbene, secondo quanto si è detto ieri, entro 30-45 giorni dovrebbero iniziare i lavori per la demolizione del Pontile 1. Fare pulizia nel porto, prima di procedere alla seconda fase del piano: la realizzazione del nuovo Pontile 2, secondo un progetto che era già pronto e per il quale far ripartire intanto l’iter.
Il Pontile 2, dove attualmente attraccano gli aliscafi (pur tra mille difficoltà, senza pensilina e senza illuminazione notturna), dovrà dunque avere un nuovo look (comprensivo forse di un gabbiotto-biglietteria). Ma i tempi, in questo caso, saranno molto più lunghi. Quanto? E’ presto per comprenderlo.
E ieri sono emerse, tra l’altro, novità anche in merito al problema atavico dell’acqua alta sulla riva destra, ripresentatosi in tutta la sua drammaticità in questo scorcio d’autunno: sarebbe prevista una progettazione temporanea che preveda l’innalzamento di una barriera di contenimento. Staremo a vedere.
(Riprese Franco Trani)
