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giovedì, Marzo 28, 2024

Politica ad Ischia. Il balletto prima degli accordi

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Sabato sera, uno aprile, alle ore 22.00 l’intero comune di Ischia ha tirato un sospiro di sollievo: non ci troveremo a scegliere tra guazzabugli e unioni impossibili. Magra consolazione, dovremo scegliere tra caularoni ed azzozzaglie, ma almeno, non avremo davanti agli occhi qualche altro parto assurdo.

Ora che i giochi sono finiti è arrivato il tempo di dirci qualche altra verità.

Partiamo dalla prima, che è poi quella che smentisce un po’ tutti quelli che la davano per cosa certa. L’accordo tra Giosi Ferrandino e Domenico De Siano non c’è mai stato o, almeno, era una subordinata di reazione. I fatti, ad oggi, dicono che Domenico De Siano si candida con Gianluca Trani.

Si, avete capito bene, si candida in lista alla carica di consigliere comunale. Certo, riconosco il mio limite, ma vorrei capire cosa spinge un senatore della Repubblica a candidarsi alla carica di consigliere comunale di un comune di 19mila abitanti. E ancora, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano tutti i suoi sodali amici di coalizione del cumulo di cariche. Ora sarebbe naturale e normale cumulare più cariche? Diciamocelo, perché in passato quando non c’era l’accordo di sabato sera, le posizioni non erano quelle che potrebbero essere oggi.

E con Domenico, la voce insistente e ricorrente che torna (l’ho scritto diversi mesi fa!) si dovrebbe prevedere anche la candidatura, sempre in lista, di Maria Grazia Di Scala. Un consigliere regionale, ex candidato alla carica di sindaco di un comune limitrofo che si equipara a tutti gli altri signor nessuno che, da qui a un mese, riempiranno le tanto attese liste. E se Maria Grazia Di Scala e Domenico De Siano si candidato in prima persona e ci mettono la faccia, cosa faranno Luigi Boccanfuso, Luigi Mattera e Isidoro Di Meglio? Resteranno dell’avviso di non far pare della campagna elettorale e staranno fuori dai giochi? O si candideranno anche loro? Belle domande in casa Gianluca.

In casa Enzo, invece, è il tempo della vasellina e degli unguenti in genere. E’ questo un periodo di riposo e di recupero. La stagione dei tradimenti e dei lunghi coltelli dovrebbe essere terminata. Ora c’è bisogno di mettere in campo l’operazione “scurdammece ‘o passat” e di far rimarginare i dolori procurati a questo e a quello. Qualche dolcetto, Enzo, lo dovrebbe portare alla Pagoda. L’amaro in bocca (anche se qualcuno è pronto a scommettere che i fatti siano andati in maniera leggermente diversa) al geometra preferito all’UTC del comune di Ischia, osp che sbadato!, all’assessore Ferrandino sembra che non passa neanche con i canditi della pastiera. Anche se Paolo ha le spalle larghe ed è preparato ad ingoiare questo e altro. Ovviamente parliamo della condizione che lo vedeva fuori dai giochi imposta come imprescindibile ad Enzo per sottoscrivere l’accordo.

Maria protagonista. Che io abbia una simpatia per Maria Grazia Di Scala è notorio ma analizzando, nel day after il famoso sabato, non si può non fare un passaggio sul suo ruolo. Il consigliere regionale di Forza Italia, ha dimostrato di saper essere determinante. Mentre Domenico De Siano provava gli tutti gli accordi, sia quelli possibili che quelli impossibili, Maria è rimasta ad osservare fino a quando l’accordo impresentabile era quasi sottoscritto. Con Enzo Ferrandino e quella parte del PD non si poteva accettare nessun accordo. Una scelta di campo e di posizione (sostenuta anche dalle pressioni napoletane di Forza Italia) che ha spinto Domenico De Siano all’unica scelta ancora possibile, quella di Gianluca Trani.

Nessuna alternativa. L’ho scritto sabato. Gennaro Savio sarà l’ago della bilancia del voto dell’11 giugno. Il voto disgiunto, infatti, premierà il militante comunista anche oltre le sue reali aspettative e meriti, proprio come nel caso di Forio. Perché? Perché, purtroppo, la nostra società è distante dalla politica e dal bene comune. Gli interessi – in tutti i campi – sono molteplici e soffocano, purtroppo, quanti potrebbero fare qualcosa per il paese. Tra qualche settimana assisteremo al mercato dei candidati e un esercito di ischitani con qualche famiglia alle spalle ci riempiranno di assurdità e di scemità. Ci diranno tutto e il contrario di tutto. Riempiranno, per la prima volta, le nostre bacheche facebook delle assurdità peggiori e il popolo sovrano, ancora una volta, scatterà nelle urne il miglior “selfie” del paese eleggendo la nuova classe politica del comune di Ischia.

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