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sabato, Aprile 20, 2024

Pezzullo: «All’economia dell’isola non servono divisioni e diffide»

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Salvatore Mattera | La “guerra del marchio” scoppiata nell’Ascom Confcommercio di Ischia, o meglio la vicenda legata alla espulsione di Marco Bottiglieri e Marco Laraspata che hanno poi fondato l’Associazione Commercio Turismo Servizi “patrocinata” da Dionigi Gaudioso e la conseguente diffida del commissario Giacomo Errico ad utilizzare ancora il marchio Ascom, non può certo far bene al settore e alla categoria in generale. Soprattutto in un momento difficile come quello che sta vivendo l’isola d’Ischia. E’ questo il motivo che ha spinto ad intervenire Francesco Pezzullo, presidente dell’associazione “concorrente”, Confesercenti Isola d’Ischia. Polemiche e figuracce non aiutano.
«Mi dispiace che si sia aperto un altro capitolo pietoso, che stiamo vivendo un altro momento difficile e di confusione. Leggo di espulsioni, diffide, appropriazione di logo. Tutto ciò non fa bene alla categoria, come al solito si pensa all’individualismo e non al bene della categoria», esordisce Pezzullo, che poi richiama appunto tutti alla particolare situazione che deve affrontare l’isola: «Stiamo vivendo un momento difficile, ancora a combattere il dopo terremoto, la crisi economica, non sappiamo se ci sono prenotazioni per questa stagione turistica. Per non parlare dei lavori pubblici in corso e quelli ancora da fare».
Pezzullo come al solito non ha peli sulla lingua e critica tutti i comportamenti che non appaiono finalizzati alla tutela degli interessi generali della categoria, ma solo alla difesa del proprio “orticello”: «Si pensa solo come accaparrarsi un associato, a politicizzare l’associazione, mentre oggi il nostro dovere è dare sicurezza e aiutare gli associati. Non bastavano due associazioni più rappresentative a livello nazionale, ne è arrivata una terza. Oggi si deve pensare a fare rete e non a distruggere, i commercianti sono sfiduciati di tutto questo casino».
Dividersi è dannoso, si perde potere contrattuale con le istituzioni. E il presidente di Confesercenti ricorda quale deve essere il compito di un’associazione di categoria: «Il nostro dovere come sindacato è di essere vicini agli associati, risolvere i problemi, c’è bisogno di fare sempre più convezioni, accordi bancari, essere l’anello di congiunzione con le amministrazioni, non possiamo permetterci di perderci in chiacchiere…».
E non lesina stoccate nemmeno ai politici, in particolare ad Enzo Ferrandino: «Voglio ricordare al sindaco d’Ischia che non ci sono i “commercianti” di riferimento, ma esistono le associazioni, le quali non rappresentano una zona, ma tutto il paese. Loro devono amministrare e confrontarsi, noi da parte nostra chiediamo il confronto e la collaborazione, non ci facciamo strumentalizzare e politicizzare siamo uniti per il bene della categoria».
Certe situazioni, evidenzia Pezzullo, vengono favorite proprio dai politici per curare i propri interessi. Dunque lancia un monito alla categoria: «Voglio ricordare ai nostri associati e non, di non farsi manipolare. Ci vogliono divisi e deboli. (dividi et impera), vogliono creare rivalità. Invece solo uniti siamo una forza».
Il messaggio è chiaro. Chissà se tutti lo recepiranno.

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