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sabato, Aprile 20, 2024

“Per Procida”, interrogaizone sugli scavi in via Libertà

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Il gruppo consiliare “Per Procida” vuole vederci chiaro sulle modalità di intervento di ripristino da parte della Società Telecom Italia Spa degli scavi realizzati in Via Libertà e ha inviato una formale interrogazione in merito.

“Il sottoscritto Consigliere Comunale Dott. Menico Scala – scrive – premesso che nell’ottobre 2015 è stata presentata interrogazione in merito ai lavori volti alla realizzazione da parte della Società Telecom Italia Spa di un sistema di fibra ottica; che la società stessa è stata autorizzata dal Comune di Procida ad eseguire lo scavo in via Libertà (dopo appena due mesi oggetto di rifacimento totale del manto stradale in asfalto); che l’intervento non era previsto nel progetto iniziale e per tale motivo si era consentito la posa del manto in asfalto per l’intero tratto di via Libertà; che il decreto scavi del 17.10.2013 è stato definito proprio per stabilire le Specifiche tecniche delle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali nelle infrastrutture stradali, e che nella risposta all’interrogazione del 2015, l’assessore ai Lavori pubblici dichiarava di conoscere e di mettere in atto per la fase di ripristino; che tale decreto stabilisce che la posa delle infrastrutture digitali, qualunque tecnica di scavo sia utilizzata e per i diversi ambiti individuati, deve avvenire, secondo quanto disciplinato dal presente decreto che risulta improntato al principio di contemperare l’interesse nazionale allo sviluppo delle infrastrutture digitali, in modo tale da preservare la sicurezza stradale della circolazione sia durante i lavori sia per tutta la vita utile dell’infrastruttura stradale, di arrecare il minor danno possibile al complesso dell’infrastruttura salvaguardando i vincoli presenti, di contenere qualsiasi cedimento del corpo stradale, di preservare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti stradali, di facilitare la circolazione veicolare e ridurre la quantità di materiale di risulta; che l’art. 8 del presente decreto disciplina la metodologia di scavo con minitrincea e modalità di ripristino e recita nello specifico che “in tutte le tipologie di strada, quando la minitrincea è ubicata in carreggiata, il riempimento dello scavo può essere realizzato, fino alla quota di intradosso dello strato di binder, con malta cementizia, eventualmente additivata con opportuno colorante, per garantire un immediato riconoscimento dell’infrastruttura digitale, mentre, gli strati di binder e usura devono essere ripristinati con materiali aventi caratteristiche fisiche e meccaniche equivalenti a quelle degli strati originari al fine di garantire la continuità delle prestazioni della sovrastruttura in termini di portanza, aderenza, elasticità e permeabilità per una fascia, previa scarifica, posta a cavallo dello scavo, e simmetrica rispetto all’asse longitudinale dello scavo stesso. Che la configurazione finale del piano viabile a seguito del ripristino non deve presentare alcun dislivello.
Nel caso in cui l’intervento di posa mediante scavo con minitrincea avvenga su un’infrastruttura stradale nella quale sono stati eseguiti lavori di realizzazione o rifacimento dello strato di usura, nella tratta interessata, nei dodici mesi antecedenti la presentazione dell’istanza di installazione, il ripristino degli strati di binder e usura deve essere esteso all’intera corsia interessata dallo scavo”.
Per quanto riguarda via Libertà, il tappeto in asfalto è stato posto in opera nei mesi di Aprile – Maggio 2015 e, pertanto, si chiede perché non è stata ripristinata come la norma prevede. Così come la stessa segnaletica interessata dalle operazioni di scavo e ripristino o comunque danneggiata a seguito dei lavori, deve essere ripristinata con adeguati materiali che garantiscano i medesimi requisiti della segnaletica preesistente.
Per quanto su esposto interroga l’Amministrazione, visto che era al corrente della norma così come specificato dall’Assessore al ramo, perché non ha ordinato alla ditta appaltatrice, attraverso gli Uffici Comunali competenti, di eseguire i lavori come previsti dalla norma? Quali azioni si sono intraprese, fino ad ora, per rimediare a questo grave inadempimento?”

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