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venerdì, Marzo 29, 2024

Per l’AMP target nessuno

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«L’Ammiraglio Arturo Faraone, nella sua qualità di Rappresentante legale dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, il Direttore dell’Area Marina Protetta Dott. Antonino Miccio ed il Dott. Vincenzo Saggiomo, Direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn, il giorno 26 agosto alle ore 10.30, terranno una conferenza, presso la sala stampa della Capitaneria di porto di Napoli per fornire un punto di situazione sull’evolversi della gestione dell’Area Marina protetta fino ad oggi posta in essere» è questo l’invito ufficiale ricevuto dalla segreteria particolare della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto di Napoli dalla nostra redazione. Un invito accolto con favore: “finalmente si muove qualcosa”. Purtroppo nulla di tutto ciò.
L’occasione per fare chiarezza sulla nostra AMP è stata strumentalizzata per offrire la passerella elettorale al consigliere regionale di turno che (l’espressione facciale non mente) produce imbarazzo nei partecipanti.
E’ grave che la Capitaneria e il suo Ammiraglio si presti a giochetti del genere, ma la conferenza è stata fatta. Purtroppo del coinvolgimento della Regione Campania nella nostra AMP, oltre alle chiacchiere e alle foto non c’è niente. Solitamente i colleghi dell’ufficio stampa della Regione Campania ci informano su tutto. Su questo particolare, solo i comunicati autoprodotti. Faraone, Miccio e Saggiomo, per opportunità politica, hanno provato a giustificare l’intrusione. I risultati, ovviamente, sono stati poco lusinghieri.
“Target: nessuno”. Abbiamo titolato così perché siamo convinti che la gestione della Capitaneria di Porto deve smettere quanto prima. Purtroppo l’Area Marina Protetta non può essere una questione tecnica e non può essere gestita da chi ha il compito di controllarla e da chi non deve avere, proprio perché non gli è richiesto, la visione politica e sociale dell’impresa. Ieri mattina, abbiamo avuto l’impressione dello sforzo. Abbiamo partecipato con interesse e abbiamo provato anche a chiedere maggiori dettagli, ma lo sguardo smarrito dei nostri interlocutori (forse pensavano erano tutti giornalisti che prima di fare la domanda a telecamera accesa chiedono: “cosa ti chiedo?”, “di che parliamo?”) ci ha fermato. Abbiamo ricevuto delle risposte a metà. In basso riportiamo gli interventi e il dibattito.
Nessuna buona nuova per il nostro Regno di Nettuno che resta di “nessuno”, come tanti lo hanno rinominato.
La vicenda del Regno di Nettuno è nota a tutti. Pensate che tra il direttore licenziato e il dirigente del Ministero che ha decretato la revocato la gestione al consorzio c’è una mail che riporta testualmente: “Cara Dottoressa (Strada scrive alla Giarratano) passata la sbronza (figurata) posso scriverle per confermare… come si dice? “i sensi della mia stima””. La dottoressa, da poco aveva firmato la revoca. Ma guardiamo ad oggi.

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