Ha decisamente una trazione ischitana uno dei documenti più importanti che sta circolando in Italia per quanto riguarda le pari opportunità e i pari diritti. E’ la “Carta dei Diritti della Bambina” promossa dalla FIDAPA che vede nell’ischitanissima Caterina Mazzella, la sua presidente nazionale e la sua promotrice.
Portata all’attenzione dell’opinione pubblica, infatti, questa importantissima Carta è al centro d vari dibattiti e convegni promossi dalle sezioni locali della Fidapa, che conta, lo ricodiamo, migliaia id socie molto attive in ogni distretto, tanto da giungere in vari consigli comunali per la discussione e la sottoscrizione. Un enorme passo avanti verso una concreta presa di coscienza dei diritti delle donne e delle bambine, per costruire, tutti insieme, un futuro migliore partendo da fondamenta sane e sicure.
La “Carta dei Diritti della Bambina” (che leggerete qui di seguito) è un documenti creato nel 2016 e tradotto in molte lingue, proprio perchè porta con sé un messaggio internazionale, anzi universale: quello delle pari opportunità e dei pari diritti.
LA NUOVA CARTA DEI DIRITTI DELLA BAMBINA
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
La Carta è stata approvata all’unanimità durante il Meeting delle Presidenti europee in data 30 Settembre 2016