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giovedì, Aprile 18, 2024

Parcheggio “Napoleon”, la rivolta «educata» del Mattei

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Gaetano Di Meglio | Celeste Fiorentino è la giovane rappresentante degli studenti del Mattei che, con stile e determinazione, mette alla berlina il comune di Casamicciola e la sua sgangherata amministrazione.
Con una nota indirizzata al Sindaco Castagna, al Dirigente scolastico del Mattei, il Prof. Antonio Siciliano, al consigliere comunale delegato all’istruzione, l’avvocato Nunzia Piro e al Vicesindaco del comune di Casamicciola Terme, Peppe Silvitelli gli studenti si lamentano della “Zona parcheggio “Napoleon” destinata alla collettività del Mattei e I.C. Ibsen”.
Con l’accorpamento delle scolaresche dell’Ibsen e del Mattei, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, è stata eliminata l’area di parcheggio all’esterno della “Ragioneria” ed è stata attrezzata un’area di parcheggio presso i giardinetti dell’ex Napoleon per consentire la realizzazione di un’area di ritrovo quale via di fuga.
Nel merito, i ragazzi hanno segnalato diversi problemi.
«Si notifica con la presente – si legge nella nota corredata dalle foto che pubblichiamo -, le condizioni attuali del parcheggio “Napoleon”, che risultano tutt’altro che consone e adibite alla sosta per motocicli e autoveicoli appartenenti agli innumerevole frequentanti della sede “E. Mattei” ubicata in Via Principessa Margherita 25. Di seguito, vengono mostrate diverse immagini del medesimo, segnalando alla alcune criticità presenti che affidiamo al vostro buonsenso e alla vostra professionalità».
Nella nota gli studenti mostrano di essere più maturi degli adulti: “Si premette di voler utilizzare l’area di sosta adeguatamente secondo le vostre disposizioni e di voler utilizzare l’area di sosta seguendo i vincoli imposti al fine di non intralciare per nessun motivo la viabilità.»
Il racconto fotografico prima delle richieste.
La nota di Fiorentino, dettaglia di foto appropriate evidenzia la scelte poco sagge effettuate, fino ad oggi, dall’amministrazione
«Nella foto N.1 – scrivono i ragazzi – viene segnalata la presenza di intonaci in precario equilibrio che talvolta con l’avvento di fenomeni atmosferici come vento o pioggia tendono a precipitare sulle auto in sosta. Buste di plastica, sassi e rifiuti di vario genere sono onnipresenti nelle aree di sosta intralciando e occludendo vari posti dedicati alle auto costringendo il guidatore a trovare nuove soluzioni di parcheggio, esterne al piazzale dedicato. (Foto N.2). Al calar – evidenziano ancora – del sole, con studenti, collaboratori e docenti ancora impegnati in innumerevoli progetti nella sede scolastica, la zona di sosta è totalmente sprovvista di impianto di illuminazione, ponendo in questo modo seri rischi di vario genere per gli occupanti dell’area. (Foto N.3). La disposizione non pianificata delle auto, i parcheggi “selvaggi”, i rifiuti, le sterpaglie e i vari ostacoli, decrementano notevolmente il numero di posti auto/moto , ponendo gli studenti a frequenti ritardi sull’orario d’inizio delle lezioni, con lo scopo di utilizzare l’area nel modo più efficace e utilizzabile dal resto della collettività . (Foto N.4) e, come evidente dalla foto N.5, è stata effettuata la pulizia delle piante presenti nell’area, ma non sono stati portati via i resti delle piante potate, che intralciano e talvolta negano la sosta.»
Ma la nota fa chiarezza se mai le foto non bastassero a mostrare il pericolo. I giovani studenti del Mattei “notificano” agli intestatari: la costante presenza di rifiuti di vario genere nelle aree di sosta; il costante utilizzo “selvaggio” da parte di auto appartenenti a residenti della zona di Via P. Margherita; la presenza di intonaci pericolanti appartenenti alla struttura confinante con l’area di sosta; l’assenza dell’impianto di illuminazione; l’assenza della pianificazione di parcheggio. (Aree di sosta per disabili e/o strisce per regolamentare la sosta gratuita); l’assenza di un suolo quantomeno dignitoso su cui transitare. (In presenza del prato non potato e che rende poco visibile gli ostacoli e le cunette sconnesse onnipresenti); l’assenza di costante e efficace manutenzione e pulizia dell’area e, dulcis in fundo, l’incuria e il rischio di alcuni dei “paletti” bianchi di recinzione dell’area di sosta».
Coerenti e decisi, dal comitato studentesco si chiariscono anche la richieste: «di pianificare e regolamentare le aree di sosta al fine di rendere chiare le postazioni di sosta; di abilitare un servizio di illuminazione garantito sulle aree di sosta; di provvedere allo smaltimento delle piante potate e mai portate via che fungono da intralcio; di pianificare e attuare una manutenzione dell’area; di provvedere di tanto in tanto alla pulizia delle aree elidendo definitivamente tutti i rifiuti che talvolta vengono gettati. (Quantomeno settimanale); di adeguare il suolo dignitosamente e renderlo quantomeno adeguato al transito di auto e moto, elidendo ostacoli come massi e cunette sconnesse; di provvedere a rimuovere o riparare i “paletti” bianchi danneggiati e/o distrutti. (ove occorre); di ripulire l’area in maniera minuziosa da tutte le erbacce e radici affioranti; di adeguare l’area se possibile con l’abilitazione dell’impianto di video-sorveglianza a seguito di danni e furti subiti denunciati privatamente da alcuni studenti.»
E ancora, «in relazione a quanto esposto precedentemente, chiediamo a voi organo competente l’intervento tempestivo nelle aree sopra indicate, al fine di rendere più efficiente e efficace l’area, offrendo quindi un servizio più che ottimale con la risoluzione dei relativi minimi accorgimenti da noi segnalati poc’anzi».
La conclusione è intelligentemente sdolcinata: «Ringraziamo anticipatamente la s.v. affidandoci come sempre, al vostro buonsenso e alle vostre capacità amministrative. Vi ricordiamo che siamo a vostra completa disposizione e soprattutto in attesa di risposte o in attesa di convocazione.»

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