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giovedì, Marzo 28, 2024

Papocchio Osservatorio, bye bye soldi e accordi

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C’è una sentenza che il comune di Casamicciola continua a non eseguire tentando la mediazioni tra le due ditte. Il summit con la Di Stefano Costruzioni finisce senza nessun accordo e tanti “se“. Soldi persi!

Prosegue la disastrosa vicenda dell’Osservatorio di Casamicciola. Il maggio casamicciolese si apre, cosi come si era chiuso l’inverno. Ovvero con una vera catastrofe economica e patrimoniale per il Papocchio creato all’Osservatorio di Casamicciola Terme.
Con lo stabile sventrato, i lavori bloccati e l’appalto annullato dal TAR il comune deve comunque continuare a pagare i canoni dovuti al Demanio. Hai voglia dire, fare e proclamare, lì alla Piccola Sentinella c’è un grande guaio.
Il TAR anche nell’ultima atto che ruota intorno alla vicenda ha stabilito che sia quantificato il danno subito dalla Di Stefano Costruzioni Generali a seguito dell’appalto veicolato in favore della Triade di Di Palo. Dando ragione in tutto e per tutto alla Di Stefano Costruzione per la quale è stato stabilito il subentro. La Di Stefano Costruzioni ha diffidato il comune ad eseguire la sentenza ed il comune ha convocato ieri, 16 maggio, i legali rappresentanti della società. L’incontro è avvenuto a Palazzo Bellavista nella tarda mattinata. La Di Stefano è stata ricevuta dal sindaco GB Castagna, Ignazio Barbieri, Nunzia Piro e il segretario Nunzio Anastasio. Poche ore di passaggi formali e chiacchiere a vuoto per rimanere tutti sulle loro posizioni cosi come lo sfratto che resta ammassato nella proprietà D’Orta senza essere stato rimosso benché lo smaltimento sia già stato Pagato alla Triade ora estromessa con sentenza dall’appalto. Il Tribunale ha accolto la domanda di declaratoria di inefficacia del contratto stipulato tra il Comune di Casamicciola Terme e la Triade il 29 ottobre 2015. Una domanda proposta in via principale e riconvenzoinale dalla Di Stefano Costruzioni Generali con tanto di richiesta subentro in esso da parte di quest’ultima. Il Comune non risolvendo il contratto con la società di Di Palo, come stabilito fin dal primo ricorso dal TAR ha evidenziato il perdurare di una condotta poco lineare. Il tentativo era evitare di pagare il danno eventuale richiesto dalla stessa TRIADE per quanto cagionatole in virtù dell’appalto e del contratto ora annullato dal TAR. Insomma un vero circolo vizioso per il quale a pagare saranno sempre e comunque i contribuenti. Dopo il summit, la Di Stefano è rimasta sulle sue posizioni così come i rappresentanti dell’amministrazione. Il finanziamento è ormai perso. Di quei fondi faticosamente racimolati non resta nulla. La politica ora tenta di evitare guai e coinvolgimenti eventuali per danno erariale spingendo affinchè Triade e Di Stefano si accordino tra di loro. Si tratterrebbe di rinunciare per entrambe all’utile di impresa. La Di Stefano al contrario vuole che la sentenza venga applicata. Insomma, non si cava un ragno dal buco. Il comune dal canto suo tramite i suoi amministratori ha promesso che farà di tutto per recuperare il finanziamento, chiarendo inoltre uno dei temi sensibili della questione. Lo sfratto ed il materiale da risulta che dagli atti risulta già pagato come depositato in discarica e smaltito,ma che di fatto è ammassato in un terreno privato accanto all’osservatorio. Per espressa ammissione di “sindaci”, consiglieri ed assessori che dir si voglia, lo sfratto appunto depositato nella proprietà D’Orta sarebbe stato espressamente richiesto dal D’Orta stesso (se lo dicono loro). Potere delle chiacchiere e di chi ancora ci crede… Uno scandalo che fagocita danaro e succhia fondi dalle già martoriate casse pubbliche senza garantire l’opportuno ritorno economico ed i necessari investimenti. Luoghi di cultura e di scienza devastati per sempre in nome del Dio danaro, in virtù di una manifesta incapacità.

1 COMMENT

  1. chi e perché favorisce in modo così spudorato Di Palo?
    questo signore ottiene appalti che non dovrebbe avere, gestisce porti turistici.. è diventato il padreterno dell’isola.
    E’ troppo chiedere alle forze dell’ordine di aprire un po’ gli occhi su queste questioni, oltre che multare la gente perché non ha la cintura di sicurezza in macchina?

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