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martedì, Marzo 19, 2024

Paola Mazzella “ridotta” al ruolo di Lisa

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Il nuovo inizio del sindaco di Ischia è quello degli atti nascosti nei cassetti

 

Gaetano Di Meglio | Partiamo con una premessa dovuta, soprattutto, ai tanti amici che mi hanno accusato in campagna elettorale di esser “pro” Trani. Come vi avevo detto, il sindaco eletto aveva raggiunto un accordo con la l’altra stampa (quella per intenderci assunta nello staff del sindaco Giosi) utile oltre per boicottare questa testata, ma soprattutto per non essere più criticato e per essere difeso soprattutto grazie alla parentela di un consigliere comunale e ad altri tipi di rapporti poco consoni e corretti.

E la prova non è arrivata mai troppo tardi. Lo avete visto ieri, quando il sindaco eletto, invece di usare i canali facebook e quelli ufficiali o trasparenti, ha scelto la strada della velina e della notizia sottobanco così da poterla veicolare. Ma è questo il livello a cui Ischia è ridotta. E siamo tutti felici così. Certo, amici, mi pento di essere stato corretto in campagna elettorale e di non aver vomitato prima del voto le verità che caratterizzano persone come Enzo Ferrandino e Ottorino Mattera (la storia del cieco cacciato dalla piscina sarà un meme continuo) o aver ricordato degli accordi per veicolare il losco affidamento della torre o la vergognosa, in quanto a politica, dei lavori per la pubblica illuminazione “regalata” alla ditta molto chiacchierata dei lavori a Piscina e Palazzetto, ma nella vita conta essere sereni e in pace con se stessi. E io la notte dormo profondamente. Non so lo loro come fanno pensando a Giuseppe Pio Colella e a tutti gli altri disabili che hanno punito perché la società dove nuova la figlia del sindaco non doveva essere toccata, ma sono fatti loro. Ognuno vive la sua vita.
Chiusa questa parentesi, è quanto mai opportuno commentare come l’inizio di questa nuova amministrazione sia deludente.
Pensate un po’, la dottoressa Paola Mazzella ridotta al ruolo di Lisa. Una delle dirigenti più in gamba che aveva il comune di Ischia, privata delle firma e costretta a fare l’usciere nella stanza dei nullafacenti. Nella stanza che Giosi aveva riempito di persone che si alternavano a 3 e mezza al giorno.
E con tutto il rispetto per la signora Barbaruolo e Salvatore Marino (che nel frattempo suda freddo per l’assunzione di Bernasconi) ci chiediamo quale sarà lo schema per tenere fuori controllo il settore tributi e SUAP. Forse serviva una gestione meno seria e meno corretta del settore tributi in modo da consentire vendette e piaceri. Si racconta, ad esempio, che nel ricorso contro la Dolce Sosta il comune si sia costituto solo all’ultimo giorno disponibile. Un ricorso che fortunatamente è andato male per l’azienda del sindaco ma è sintomo di un certo modo di fare.
E’ a dir poco assurdo pensare che Lisa continui a gestire il discusso bando di fitto della Torre che è stato deciso a tavola come se fosse uno sfizio e Paola Mazzella (che ha requisiti e titoli certamente maggiori) debba smistare la posta e prendere gli appuntamenti del sindaco. Al posto di Lisa, sembra una vera e propria punizione.
Ah, certo, nella nota che il sindaco ha fatto veicolare a chi non poco capisce, il mal consigliato ha fatto passare la notizia come una promozione, ma la verità è sotto gli occhi di tutti. Avrei capito che Paola Mazzella sarebbe potuto essere paragonata a Marra con la Raggi, ma almeno cerano 130mila motivi all’anno per comprendere il peso, ma siamo a Ischia e la storia parla chiara. Al posto di Lisa, non è una promozione soprattutto quando ci arrivi dopo aver retto le sorti del comune con atti e con firme.
Ma questo è il corso, triste, sul quale si avvia Ischia. Un “corso”, usiamo il gioco di parole, dove i bar occupano il suolo pubblico e diventano barriere architettoniche.

dir@ildispari.it

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