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venerdì, Marzo 29, 2024

Ora Pascale sul Governo : Ci hanno preso in giro?

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“ Mi rifiuto di pensare che ci hanno preso in giro e fatto perdere tempo sia a noi Sindaci, sia alle nostre strutture sia alle strutture della protezione civile sia al Commissario Schilardi, ai tecnici di palazzo Chigi, al vice presidente della regione fino alle strutture regionali”– così ora il sindaco Giacomo Pascale si interroga sulle prime indiscrezioni trapelate sulla bozza del decreto emergenze in cui sono contenute le misure per la ricostruzione di Ischia.
 “Il nostro testo poteva non essere “Vangelo” ma dal testo che gira come ultima ratio registriamo che sono state cassate con un colpo di penna le norme per la decontribuzione concesse invece in centro Italia col decreto 189, un decreto in linea col quale abbiamo lavorato senza discostarci di nulla”- appare così impossibile al primo cittadino di Lacco Ameno che tutto lo sforzo profuso in questi giorni, la corsa al decreto partita in 6 settembre con la visita istituzionale del premier Conte possa concludersi non solo con un nulla di fatto, ma addirittura in una beffa. Una candida, chiara presa in giro: “ Mentre a Genova, figlia addirittura dello stesso nostro decreto, è stata accordata la “zona franca urbana” anche da noi richiesta per la concessione della defiscalizzazione noi restiamo praticamente a bocca asciutta”. Resta in ogni caso il nodo condoni la delusione più cocente per Pascale :
“ Per la faccenda condoni si è partiti e condivido il percorso, e perché lo Stato non accorda contributi se non sani e perché un’altissima percentuale di immobili e da ricostruire o da delocalizzare (qualora emergesse tale ipotesi ) per questioni sismiche alluvionali e idrogeologiche sono assoggettati alle tre leggi di condono .
Appare quindi capodica e ingiustificata una scelta come quella di cui si discute.
Pertanto questa bozza di decreto che stiamo commentando non consente al commissario nominato di rendere attuali e applicabili le norme finalizzate alla ricostruzione sarebbe un decreto non IL DECRETO che serve a noi come pubblicamente promesso dal Presidente    Giuseppe Conte sul suolo di Ischia!”. 
Insomma fin’ora solo promesse e vagheggiate ipotesi anche quando il momento di Ischia pareva essere arrivato ci troviamo dinanzi e scelte e misure che lasciando  l’amaro in bocca in attesa di un cambiamento, una svolta in la da venire.

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