Sono i pareggi per 0-0 che, incredibilmente, stano infiammando la corsa al primo posto nel girone B del campionato di Promozione. Quelli ottenuti domenica scorsa dal Bacoli Sibilla sul campo della Puteolana e dalla Nuova Ischia contro il Rione Terra tengono le due concorrenti al primato ad un solo punto di distanza, ma un altro, rimediato dai sibillini a Santa Maria La Carità (nella penultima di andata), pesa ancora oggi. E non tanto per le reti che non sono arrivate.

Infatti, è in quella gara che il capitano del Bacoli, Marco Mazzeo, sul finire del primo tempo si fa espellere dall’arbitro e, purtroppo per lui, si becca tre giornate di squalifica dal Giudice Sportivo. Il bacolese colpiva “un avversario al volto con una gomitata manifestando una condotta particolarmente violenta”, scriveva il Giudice. Il pensiero di tutti andò subito alla sfida della seconda giornata di ritorno contro la Nuova Ischia, nella quale, infatti, Mazzeo non ci sarà.

Ovviamente a Bacoli non ci stanno a perdere il loro faro per una sfida così importante, e fanno ricorso: appello respinto e tre giornate confermate. L’ira del presidente Capuano scatta subito: “L’arbitraggio di Santa Maria La Carità-Bacoli Sibilla, diretto dal sig. Pape Ousmane Diop della sezione di Caserta, è stato disastroso, ed ha compromesso sia quella partita che le altre, privandoci ingiustamente di Marco Mazzeo. Delusione ancora più grande però, è giunta dalla decisione dei giudici sportivi, di rigettare il ricorso presentato”.

Il caso vuole che, poi, durante la semifinale di Coppa Italia Dilettanti, un attaccante dell’Ebolitana, Vincenzo Liccardi, venga espulso per condotta violenta (la stessa imputata a Mazzeo) e si becchi tre giornate di stop nella competizione. Caso simile, si dice. All’ebolitano però la pena sarà ridotta in Appello.

Ancor più furiosa, quindi, la reazione del patron sibillino: “La sentenza che riduce la squalifica al calciatore dell’Ebolitana, contro cui io non ho nulla, è la stessa nostra difesa presentata da Chiacchio ma a noi il ricorso lo hanno respinto. Adesso voglio delucidazioni, il terzo turno di squalifica di Mazzeo combacia con la gara con l’Ischia ed allora se vogliono fare repulisti azzerando il marcio ci diano spiegazioni.

Rappresento una società e vedo disparità di trattamenti e questa cosa non mi piace. Faccio enormi sacrifici e a questo gioco non ci sto, voglio perdere lealmente. Sto valutando concretamente ipotesi di rivolgermi al Tribunale Civile. Questa storia non mi è piaciuta, andrò fino in fondo per vederci chiaro dato che ora vedo solo nero marcio”.

Non si da pace in presidente Capuano, ma dopo il pareggio contro il Rione Terra, anche Isidoro Di Meglio, arrabbiato per alcune decisioni arbitrali – a dir poco discutibili – che hanno condizionato la gara della sua Nuova Ischia, replica con durezza.

“Questi continui lamenti che arrivano da Bacoli – afferma il mister gialloblu – dopo il mancato ricorso vinto per Mazzeo, pare stiano un po’ condizionando chi viene, poi, ad arbitrare ad Ischia. Mi sembra che si stia andando un po’ troppo oltre. Mazzeo ha sbagliato, è stato espulso e ha avuto tre giornate di squalifica. Avremmo da recriminare anche noi sull’espulsione di Saurino…ma non è che adesso piangiamo per venti giorni perché ci hanno buttato fuori un giocatore. Purtroppo questi sono gli arbitri e questa è la categoria. Siamo in Promozione e siamo dilettanti. Mi auguro che da Bacoli stiano più tranquilli e non continuino a fomentare gli animi”.

L’allenatore ischitano prosegue: “Episodi possono essere valutati diversamente, come è successo a noi col Rione Terra e sentenze possono essere diverse e non possiamo gridare sempre allo scandalo. Ho le scatole piene di questa storia. Mi verrebbe da chiedere alla Lega di far giocare comunque Mazzeo contro di noi, tanto il campionato lo vincerà comunque la squadra più forte, con o senza Mazzeo. Basta questa continua ricerca alle attenuanti”.

Insomma, si annuncia una settimana lunga e piena di tensione quella che culminerà con la partita del “Vezzuto-Marasco di Monte di Procida. Auspicare un maggiore controllo nelle dichiarazioni è d’obbligo, ottenerlo una chimera. La sfida è troppo importante per non creare ansie e nervosismi, soprattutto quando episodi più o meno fortuiti vanno a condizionarla con così tanto tempo d’anticipo.