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venerdì, Marzo 29, 2024

Nu: riecco Zaro! Dopo l’assoluzione Del Deo torna alla carica: riattivata l’area di sosta

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Gaetano Di Meglio | Si torna a parlare dell’area di Punta Caruso dove era stato realizzato dall’Amministrazione Regine il centro di raccolta rifiuti finito poi al centro della bufera. Sequestrato nel 2013 e Del Deo ha dovuto affrontare un processo penale, anche se poi è stato assolto. Come si ricorderà, le opere realizzate si avvalevano di un parere favorevole temporaneo della Soprintendenza, che poi lo aveva prorogato, ma esclusivamente fino al 30 giugno 2013. Una ulteriore richiesta di proroga venne respinta. Scrivendo che «Visto i connotati dell’area di sosta e di trasferenza di cui all’oggetto, anche in funzione delle opere che sono state in essa realizzate rispetto alle caratteristiche dell’intervento assentito, questa Soprintendenza comunica che non sussistono le condizioni di legittimità per il rilascio de parere favorevole alla proroga richiesta…». Il centro rimase in attività e di qui il sequestro e le successive grane giudiziarie da cui però Del Deo è uscito indenne.
Una vicenda oggetto anche di ricorsi al Tar, sia dei proprietari confinanti che dello stesso Comune. I giudici amministrativi hanno dato torto all’Ente, che però ha sempre cercato di nascondersi dietro quella legittimità temporanea per cercare di trasformarla in definitiva.
Adesso, dopo l’assoluzione, Del Deo è ripartito con l’intento di procedere alla riqualificazione ambientale dell’area, ma per destinarla a parcheggio dei mezzi della nettezza urbana. Avvalendosi di una procedura prevista dalla legge e pagando anche la relativa sanzione per danno ambientale. Il tutto in virtù della compatibilità paesaggistica rilasciata dal responsabile della tutela del paesaggio arch. Nicola Regine. Nella determina dell’architetto si richiama anche la delibera di Giunta che dà via libera all’operazione e impegna la spesa per il pagamento della sanzione. Evidenziando che «che per le vie brevi veniva dato mandato al Responsabile VII Settore, arch. Nicola Regine, di attivare la procedura di cui all’art. 167 del D.Lgs 42/2004 relativamente alle opere del progetto sopra riportato; che lo stesso Arch. Nicola Regine accertava la sussistenza delle condizioni per l’applicazione del procedimento di accertamento della compatibilità paesaggistica in luogo della remissione in pristino ai sensi del comma 1 dell’art. 167 e pertanto avviava la richiesta di Compatibilità paesaggistica in oggetto riportata». Il bello è che il riferimento è al vecchio progetto del centro di raccolta.
La pratica con il parere favorevole di Regine veniva trasmessa alla Soprintendenza, che a quanto pare non ha mai risposto. E così, sollecitato dal responsabile del Settore Ambiente, Regine dichiarava trascorsi i termini quantificando la somma relativa al danno ambientale in euro 22.625,00, sollecitando l’Amministrazione ad approvare la delibera. Cosa che appunto la Giunta ha fatto l’8 agosto. Deliberando, inoltre, «di dare mandato al “..Responsabile della Tutela del Paesaggio di concludere l’iter di compatibilità paesaggistica sopracitato al fine della costituzione di un’area da utilizzare quale parcheggio dei mezzi NU».
E l’arch. Regine ha rilasciato la compatibilità paesaggistica, inviando la relativa determina alla Soprintendenza.
Con questo atto il Comune sborsa oltre 22.000 euro come indennità ambientale e procede alla riqualificazione dell’area destinandola a parcheggio degli autocompattatori in attesa di imbarco. La delibera di Giunta prevede inoltre una ulteriore spesa di 11.000 euro per la realizzazione di una barriera (alberi, siepi o altro) per coprire alla vista gli automezzi e «minimizzare l’impatto visivo dell’impianto». Misteri foriani.

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4 COMMENTS

  1. Questa è certamente una scelta scellerata.Temo che molti VIP che abitano in quella zona abbandoneranno definitavemnte Ischia, a partire dalla Ferilli che tanto ha dato alla nostra isola……
    A ragion veduta invito il sindaco Del Deo a ripensarci…

  2. non c’è limite all’inefficienza amministrativa ed alla vergogna! Si apre una nuova fase di scontro tra le diverse sensibilità del Paese che spero con una Soprintendenza attenta e non traffichina si realizzino quelle scelte di salvaguardia ecologica e paesaggistiche che i faccendieri ci vogliono negare. Staremo attenti e come VASCampania saremo in prima fila per difenderci il patrimonio ambientale-culturale che Zaro ci offre

  3. E come il deposito della monnezza casamicciolese sopra il Cretaio. Turisti che vengono da tutto il mondo a visitare la sorgente di Buceto e a passeggiare nella pineta bellissima e panoramica fanno anche l’aromaterapia! #valoreaggiunto

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