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giovedì, Marzo 28, 2024

NU a Lacco Ameno. Team 3R e la tredicesima pagata 100 euro al mese

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Non passa giorno senza che i lavoratori della nettezza urbana di Lacco Ameno si vedano costretti ad affrontare altri problemi e disagi. L’ultima notizia è che la lavanderia di Casamicciola che si occupava di lavare gli indumenti da lavoro ha interrotto il servizio. «Il problema non è solo il mancato pagamento del servizio – ci ha spiegato uno dei dipendenti della Team 3R – ma il fatto che come gli altri fornitori (meccanici, distributore di carburante), veniva presa in giro dall’azienda. Infatti i fornitori, una volta inviate le fatture alla sede di Torino, trascorso un certo periodo di tempo senza aver ricevuto alcunché, erano costretti a telefonare in sede. E si sentivano rispondere che le fatture erano state smarrite, dunque dovevano inviarle nuovamente. Una scusa bella e buona per prendere tempo. Ecco perché tutti si rifiutano di fornire il servizio».
Sul fronte spettanze arretrate non va meglio: «Finalmente ci hanno pagato lo stipendio di dicembre, ma decurtato di tutte le voci: ferie, permessi, assegni familiari, ecc. E non hanno nemmeno corretto le buste paghe, abbiamo dovuto annotare noi su un foglio quello che mancava e inviarlo all’azienda. Della tredicesima, che normalmente dovrebbe essere pagata il 20 dicembre, non si sapeva niente fino a martedì, poi mercoledì ci hanno detto che ce la pagheranno a rate di 100 euro al mese. Ma allora perché non rateizzare da dicembre? Io ho tre figli, qualche mio collega anche cinque, come possiamo andare avanti così? Da quando siamo stati assunti da questa azienda, oltretutto, noi firmiamo le busta paga prima di incassare realmente gli stipendi, come abbiamo fatto adesso con la tredicesima che ci pagheranno a rate. E i soldi in banca non ci sono…Comune e azienda si scornano tra di loro e noi paghiamo il prezzo. Il Comune dice di aver pagato, l’azienda dice che non è vero e si va avanti così. Ci stanno veramente facendo finire nella monnezza».
La cessazione del servizio di lavanderia è solo l’ultimo di una interminabile serie di disagi: «Ci trattano come animali. I guanti dobbiamo pagarli noi, di mascherine o vaccini neanche a parlarne. Buste non ce ne sono. Niente acqua ed energia elettrica. Il deposito puzza in maniera insopportabile perché da due anni non c’è più una tanica per lavare e nemmeno detersivo. Figurarsi pagare un servizio di pulizia. Da un contenitore dell’umido che non è a tenuta stagna fuoriesce percolato che si sparge per tutta l’area e noi siamo costretti a camminarci dentro con gli scarponi. La puzza arriva fino alle abitazioni della 167 e ogni giorno i residenti vengono a protestare. L’interruzione dell’erogazione idrica allo spogliatoio sta causando disagi insopportabili. Ci sono colleghi che abitano in altri comuni e che per le loro esigenze fisiologiche sono costretti ad accovacciarsi dietro un cassone, dove scorazzano i topi. Nemmeno i porci vengono trattati così! Come possiamo presentarci a casa senza nemmeno poterci lavare le mani? E adesso ci dobbiamo portare anche le divise sporche da lavare…». Un rimpallo di responsabilità ma certamente il primo imputato è il Comune di Lacco Ameno: «Sono gli amministratori che se ne fregano di noi. Pur conoscenza benissimo la situazione, nessuno si è presentato sul cantiere, nemmeno l’assessore competente, per chiedere informazioni, dirci “ragazzi abbiate pazienza”, una parola di solidarietà. Niente. Nessuno interviene. E’ una vergogna!». Un lungo, amaro sfogo che purtroppo sembra lasciare insensibili gli occupanti del “palazzo”.

TREDICESIMA A RATE
Sul fronte spettanze arretrate non va meglio: «Finalmente ci hanno pagato lo stipendio di dicembre, ma decurtato di tutte le voci: ferie, permessi, assegni familiari, ecc. E non hanno nemmeno corretto le buste paghe, abbiamo dovuto annotare noi su un foglio quello che mancava e inviarlo all’azienda. Della tredicesima hanno detto che ce la pagheranno a rate di 100 euro al mese

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