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sabato, Aprile 20, 2024

Nu a Forio, Del Deo alla carica su Zaro

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Gaetano Di Meglio | Con un affidamento legale, forse fin troppo scarno, Francesco Del Deo ha deciso di provare, nuovamente, la via dei rifiuti a Zaro. Una strada molto difficile e che, certamente, sarà foriera di altri scontri e di altre vicende giudiziarie.
A Zaro, negli anni scorsi è nata e morta un’area attrezzata a discarica per i rifiuti. Una vicenda nata con l’amministrazione Regine che, con la complicità della Soprintendenza, riuscì ad investire male 240 mila euro dei soldi del foriani e realizzò con un parere temporaneo la discarica che poi fu chiusa dopo le denunce di residenti e ambientalisti. Una vicenda che Francesco Del Deo ha provato ad affrontare con la sua amministrazione in più round. Perdendo, però, dinanzi alle pronunce dei tribunali che definitivamente inibirono l’utilizzo dell’area e delle zone circostanti.
Nei giorni scorsi, però, è apparso uno strano affidamento legale. Leggiamolo insieme: «Premesso che con determinazione dirigenziale n. 391/2013 venne conferito incarico legale per la proposizione di ricorso avverso il provvedimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia prot. 22563 datato 07/08/2013; Che stante la complessità e la delicatezza della materia in trattazione e il preminente interesse di questo Ente teso al mantenimento di un’area di raccolta della N.U. vitale per l’Ente si ritiene affidare ulteriore incarico all’Avv.to Scotto Ferdinando esperto in materia »
Anche se non è evidenziato nella determina di affidamento è chiaro che il passaggio “preminente interesse di questo Ente teso al mantenimento di un’area di raccolta della N.U. vitale per l’Ente” relativo ad un atto datato 2013 non può che essere riferito ai fatti di Zaro. Del Deo ci riprova. Un azzardo? Lo vedremo nei prossimi mesi.

1 COMMENT

  1. Per Del Deo le zone paesagistiche sono un optional. Zaro rispecchia in pieno la “Teoria delle finestre rotte”. Allora come tutti I non ambientalisti, il primo cittadino si sarà chiesto :” tanto tutti vilipendiano la zona di Punta Caruso lasciando nel bosco Amianto cessi e cosine varie… a bella vista,( cercando di far propria la vecchia teeoria delle finestre rotte) perchè non partecipare ad un ulteriore disastro ambientale? La Sovridentenza darà ancora esito favorevole x un evebtuale zona ecologica? A questo punto non scatterebbe manette per qualche Soprintendente? Oppure con delirio di Onnipotenza utilizzeranno la zona senza alcun parere di chi tutela appunto l’interesse del Paesaggio? Tutto può succedere nella terra saracena. Ma può anche accadere di peggio .

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