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giovedì, Marzo 28, 2024

Non s’è parlato di politica… tutto pronto per il dopo Enzo

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Giosi Ferrandino ha sferrato il suo colpo e si è vendicato di Enzo Ferrandino. E questa volta neanche Sergio Buono ci potrà. Neanche appalti da 16mila euro potranno fermare la furia delle querce. Il sindaco di Ischia si è messo in una brutta posizione.
Dopo undici giorni, la crisi politica del comune di Ischia è ancora più incasinata.
Il gruppo della Sciarappa, ora non vuole più il “Bambeniello’s Group” ma favorisce la volata di Gianluca Trani e Ciro Cenatiempo. Al tavolo della domenica al Gatto Bianco, dove Luca Montagna e Gabriele amabilmente trascorrono la mattinata festiva, il dialogo e sempre aperto e, così, il destino di Ischia Ambiente è legato alle “Scale”. Da uno (Gianluca) si salvono. Dall’altro, (Luca) si scendono.
E proprio su Ischia Ambiente che si sarebbe sposata questa nuova unione in maggioranza. Ma Gianluca, nei giorni scorsi, ha blindato la sua posizione e quella del gruppo Ischia Cambia con un comunicato che non lascia troppi spazi alle interpretazione. O tutti e tre o nessuno. Così, legando Antonello Sorrentino al gruppo, ha chiuso le manovre politiche di Enzo che ora si trova a dover far i conti con i suoi. Che, udite udite, gli hanno già rinfacciato di aver fatto tutto da solo, di essere l’unico responsabile di questa condizione e di dover risolvere, da solo, la faccenda.
Così come gli è stato rinfacciato che se da un lato Giosi è il “male”, dall’altro lato Domenico De Siano non può essere il bene. Qualcuno avrebbe sottolineato al sindaco anche che i suoi problemi personali con Giosi, non sono della maggioranza e che il gruppo è ancora disposto a farsi la salita delle Querce molte volte.
Porte chiuse da un lato e porte chiuse dall’altro. Il giovane Antonio Mazzella, quello che dovrebbe essere l’asso nella manica di Enzo (fin da marzo) ha compreso che da solo vale poco. E, con una regia intelligente, si è rifugiato prima in famiglia e poi nel partito. Oggi Enzo sarebbe costretto a portare con se in maggioranza anche Giustina Mattera e Domenico De Siano. Cosa che non risulta troppo agevole: Paolo Ferrandino, Luigi Di Vaia e Ottorino Mattera non sono tanto d’accordo. Una bella salita per il primo cittadino. Che, immaginiamo, metterà la testa bassa e pedalerà sperando di arrivare a “Fontana” e trovare aperto il buon Giulio con la sua granita!
Ma la vera notizia arriva da Facebook. E il protagonista è Giosi Ferrandino.
Il “nuovo” nemico numero uno del comune di Ischia ha mostrato i muscoli e ha mandato al sindaco che lo combatte nonostante lo avesse fatto eleggere un messaggio chiaro chiaro.
«Tornare a Ischia dopo una settimana di lavoro a Bruxelles, dedicata al delicato settore della pesca e ritrovarsi spensierati dal mitico Cocô insieme ad amici, ti da la giusta ricarica per riprendere, già da lunedì, l’impegnativo lavoro in Europa nella commissione ECON discutendo delle nostre politiche monetarie. Ps. Non s’è parlato di politica.»
E’ questo il post di Giosi che accompagna la foto che vedere in pagina.
Giosi, Pasquale Balestrieri, Massimo Trofa, Carmine Barile, Maurizio De Luise e Gigi Mattera.
Et voilà, Giosi ha pronto il dopo Enzo. O meglio, ha mostrato al sindaco di Ischia la sua dichiarazione di morte.
Cinque firme pronte per far morire Enzo Ferrandino. E trovare le altre quattro, ora che c’è già il nuovo candidato a sindaco, Carmine Barile, è un gioco da ragazzi.
Pasquale Balestrieri ha già la penna in mano, così come Massimo (a cui è stato ricordato il significato della parola riconoscenza), poi c’è la firma di Maurizio De Luise. La firma di Carmen Criscuolo è già sul foglio e la presenza di Gigi Mattera, può passare inosservata solo ai distratti. Ma la condanna per Enzo è la presenza di Carmine Barile. E’ servita anche la firma di Concetta Lubrano Lobianco. E questa volta, l’appalto affidato al marito come “contentino” al posto del tanto sbandierato assessorato, non basta.
E questa volta Sergio Buono da Barano potrà ben poco per Enzo perché il candidato è Carmine Barile. Quel nome che aveva messo d’accordo Giosi e Domenico prima del voto, sbagliato di un anno fa.
Ma i tempi sono diversi. Ischia è lontana dai fatti che hanno visto protagonista Giosi Ferrandino. Oggi c’è un’assoluzione con formula piena che cambia tutte le carte in tavola. Soprattutto per il dopo Enzo. Non c’è più la pressione mediatica di un anno fa. La pressione familiare di Carmine Barile.
Ma, sotto gli occhi di tutti, c’è l’evidenza dell’errore di aver puntato su Enzo Ferrandino. Una vittoria per il rotto della cuffia, un paese fermo nelle sacche dell’incompetenza. Una politica clientelare che Ischia non viveva dai tempi, vergognosi, di Telese e Michele Califano e una classe politica sfilacciata. Una crisi politica che sembra non aver via d’uscita.
Accordo fatto. Come l’anno scorso, tra Giosi e Domenico l’accordo è sempre stato valido. Ora il nome che li aveva messi insieme un anno fa è sempre lui, il dottore Barile. Nuovamente carico e responsabilizzato da una lunga serie di affronti politici ricevuti dal sindaco in carica. Il più evidente: la mancata nomina ad assessore della nipote.
La coalizione che si potrebbe presentare alle elezioni è già bella che fatta. I cinque di Giosi, ai quali si aggiungerebbero, senza colpo ferire, almeno altri 3 dell’attuale maggioranza. Il gruppo di Domenico De Siano e di Via Marone. Una parte politica che non ha bisogno di nuove motivazioni politiche, che è già stato insieme e che non ha problemi a ragionare.
Dall’altro resterebbero, forse, Gianluca Trani e il gruppo di Enzo Ferrandino, Ottorino Mattera, Gigi di Vaia e Paolo Ferrandino. Due formazioni che deboli rispetto alla nuova nascente con Carmine Barile.
Uomo che, a pensarci bene e a valutare i rapporti, potrebbe anche far desistere Gianluca (Trani ha sempre dalla sua la giovane età) e garantirgli pari dignità al tavolo della colazione con Giosi e Domenico. Occhio e croce siamo a sei liste, belle cariche. Dai che si vota!

6 COMMENTS

  1. Non ho ben compreso perché Gaetano Di Meglio ha voluto tirarmi in ballo, insieme all’ amico Michele Califano… Come non ho capito di quale “politica clientelare” parla Gaetano, e a chi si riferisca l’ espressione “che Ischia non viveva dai tempi, vergognosi, di Telese e Michele Califano” ? Il mio modo di essere stato Sindaco è stato definito in questi ultimi vent’anni in vari modi, ma “politica clientelare” riferita al mio sindacato proprio non l’ avevo mai sentito !!

      • Gaetano, questo volevi intendere ? Evidentemente hai problemi ad esprimere il tuo pensiero in lingua italiana, visto che parlavi di “tempi vergognosi”, invece sembra che ti riferissi ad un singolo episodio (che quindi nulla ci azzecca con la “politica clientelare” che altra cosa: in Italiano “politica clientelare” significa fare qualcosa in favore di chi non ha titoli per ottenerne il voto). Tuttavia mi permetto di ricordare che fui un antesignano (una novità poi copiata da tutti sull’ Isola) con l’ indicazione dell’ ing. Michele Califano quale funzionario per le opere pubbliche (doveva visionare da “Direttore dei Lavori” INTERNO all’ Amministrazione i 12 – dico DODICI – grandi cantieri per altrettante OPERE PUBBLICHE in corso in quel momento: quale altra Amministrazione ne ha effettuati tanti sul territorio comunale insieme ?). Fu sicuramente una scelta felice: anche tuo Padre Domenico, dopo un mio articolo di chiarimento, mi diede ragione su questa mia scelta: penso che puoi trovare IL GOLFO su cui riteneva utile per la collettività tale scelta, se ovviamente avesse dato “frutti”, come poi fu ! Ma fu una novità che ora viene seguita “naturalmente” sia in ambito amministrativo che politico: spesso avviene che un consigliere comunale (ma anche regionale, o un parlamentare…) rinuncia al mandato politico per svolgere le funzioni amministrative (nelle partecipate, nei gabinetti, nelle dirigenze… Mi permetto di ricordarti che con giosiferrandinosindaco (primo mandato 2007-2012) il Consigliere comunale Mimmo Di Vaia rinunciò al mandato di consigliere comunale per svolgere le funzioni di Presidente del CISI) e Bazzoli nella stessa consiliatura poi (dimessosi da consigliere per fare l’ assessore) divenne Presidente di Ischia Ambiente; e lo stesso fece poi Raffaele Mazzella (con Ischia Risorsa Mare)… con Brandi Sindaco il cons. Giuseppe Di Meglio si dimise per fare il Presidente di Ischia ambiente. E nessuno gridò allo scandalo in tali episodi: era ed è divenuta una prassi normale, in quanto si parla ormai di “amministrazione allargata” (includendo in tale ambito anche le dirigenze, i ruoli tecno-politici, le presidenze delle partecipate, eccetera). E potrei citartene tanti di casi del genere sia in ambito nazionale, che regionale che comunale… Credo di aver inventato il ruolo del tecnico-politico, o di area che pur operando in seno alla macchina amministrativa è un braccio operativo della parte politica, di cui deve garantire l’ attuazione del programma politico-amministrativo.

          • Certamente non posso parlare con chi mette le Figlie degli altri in mezzo… Addio, Gaetano !

          • Appunto Luigi. E’ strano che non ti indigni. Perchè, purtroppo, questo è il vostro stile. Uguale uguale al tuo ex socio. L’altro Luigi.
            Vi resta solo il silenzio.

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