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venerdì, Aprile 26, 2024

Non da sole, contro la violenza sulle donne

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Angela Albano* | In Italia negli ultimi anni in media una donna è uccisa ogni 2 giorni. E sono 92 le donne che hanno perso la propria vita nei primi 9 mesi del 2018. Un vero “femminicidio”. Violenza fisica e verbale, stolking, mobbing, discriminazione della donna in casa e suoi posti di lavoro. Un trend che non decresce a causa anche e soprattutto del retaggio sociale e culturale che esiste, anzi insiste e per troppi aspetti si ” coltiva”. Il nostro Paese, sul piano culturale e quindi della produzione delle leggi, è in uno stato di arretratezza, sia sostanziale che formale. Stereotipi, pregiudizi, retropensieri che ancora oggi affliggono questa società e che invade ovviamente tutti settori della società con un sessismo barbarico e improponibile per una potenza economica e sociale, europea e mondiale, come l’Italia.

Timidezza interpretativa delle norme esse stesse troppo timide nella repressione del fenomeno degenerativo e criminale: dalla comunicazione giustificazionista, alla pubblicità sessista, passando anche per le aule dei tribunali: troppe volte il processo viene fatto alla vittima e non ai colpevoli del crimine; indossare un indumento, mangiare in un certo modo, camminare a una certa ora o in certo modo, etc. sono indicati spesso come elementi processuali addirittura probanti di “permesso” alla violenza e che quindi non vi è violenza. Tutto a occhi malati diventa “permesso”.

Concezioni assurde per una società arretrata e anacronistica. E’ da questi tristi episodi che, ne sono convinta, devono partire azioni mirate non solo a completare l’aspetto legislativo, ma soprattutto per ampliare gli strumenti da fornire a chi è vittima o potenziale vittima di tali violenze. Alla repressione nei tribunali deve corrispondere anche e soprattutto una formazione seria e continua, capace di formare una nuova società che abbandoni il nuovo medioevo dove si vuole costringere le donne. Sul piano storico, d’altronde solo negli ultimi 30 anni sono state abolite leggi orrende e oscene (tipo il delitto d’onore o dello stupro come delitto contro la morale e non contro la persona). Norme, usi e costumi che hanno a lungo alimentato la convinzione delle donne che la loro persona venisse dopo il dovere della “conservazione del nucleo familiare” o peggio a essere semplice oggetto, sempre e a tutti i costi. Convinzione che é spesso alla base del loro sentirsi addirittura e paradossalmente colpevoli per l’inferno che vivono: soltanto tre donne su dieci vittime di violenza domestica, riconoscono che la violenza dal marito o compagno costituisce un reato; le restanti sette tendono a catalogare questi comportamenti con altre definizioni. E solo il 5% di loro si rivolge ai centri antiviolenza dove, invece, ci sono competenti professioniste volontarie pronte ad ascoltarle e a tendere loro la mano. Chiedere aiuto è il primo passo verso .. la vita.

Non essere più vittime di violenza si può e una via d’uscita esiste. Ma è necessario cercarla, presto e nel modo giusto. Per liberarsi dalla sudditanza culturale e riprendersi la dignità e l’esistenza. L’isola d’Ischia, purtroppo non è estranea al fenomeno.

Ben vengano le esperienze, più che positive e necessarie come questa del centro “Non da sola”, che si evolve oggi in un protocollo condiviso. Lo sportello antiviolenza è un progetto serissimo e importantissimo. Il centro antiviolenza accoglie donne e persone vittime di ogni tipo di violenza offrendo loro protezione e aiuto, garantendo anonimato e segretezza. Il Comune di Forio con il sindaco Francesco Del Deo e l’intera amministrazione è in prima linea in questo: nel portare avanti il necessario processo di cambiamento nella valorizzazione piena del territorio e della società di Forio e dell’Isola. Per quanto di mia competenza, come assessore e come donna, mi impegno a portare avanti politiche fattive ed efficienti per dare voce, sostegno e forza alle fasce deboli e non solo.

*Assessore Comune di Forio con delega a Estetica cittadina, Quotidianità. Programmazione strategica Welfare

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