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venerdì, Aprile 19, 2024

Nicola Ciannelli: “A Rigopiano non c’è spazio per l’emozione”

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I pensieri corrono veloci, le cose da fare sono tante, il tempo è poco e le temperature sempre più rigide. Tanti gli elementi che rendono difficile e complesso operare sui luoghi della “Tragedia Bianca” presso l’hotel Rigopiano, distrutto da una slavina pochi giorni fa, ma la sua voce è ferma, attenta e puntuale, anche se tradisce, di tanto in tanto, una forte emozione. Parliamo dell’ing. Nicola Ciannelli, Direttore vice Dirigente della squadra dei Vigili del Fuoco USAR (Urban Search & Rescue), impegnata fin da subito nelle operazioni di individuazione e recupero delle persone intrappolate all’interno della struttura, che abbiamo raggiunto telefonicamente.

Le immagini le abbiamo viste riproposte sui media di tutto il mondo: i soccorritori muniti gli sci hanno aperto un varco all’interno della altissima neve che ha coperto tutta l’area, e il convoglio con le squadre speciali ha potuto, lentamente, raggiungere l’hotel.

Giunti sul posto, è stato creato un campo base e sistemate tutte le strumentazioni necessarie per mappare l’area, identificare le tipologie di spazi e individuare la presenza dei tanti intrappolati.

A distanza di poche ore dall’inizio delle operazioni concrete di scavo e ritrovamento, con il salvataggio di molte vite umane, abbiamo sentito, come dicevamo, proprio lui, il nostro eroe isolano che porta alto il nome di Ischia con la sua professionalità e le sue capacità uniche, Nicola Ciannelli.

Nicola, innanzitutto, a nome di tutta l’isola ti rivolgiamo un grande e sentito “grazie” per tutto quello che stai facendo assieme alla tua squadra!

“Questo mi rende davvero molto orgoglioso – ci risponde emozionato e dopo una breve pausa – i risultati che stiamo ottenendo sono frutto di un lavoro di squadra e questi ringraziamenti vanno a tutte e unità impegnate qui.”

Raccontaci come siete giunti sul luogo della tragedia e le prime impressioni che hai avuto.

“La mia è la squadra USAR, dedicata al Urban Search & Rescue e siamo giunti con i nostri mezzi non appena possibile. Come per altri interventi, siamo stati inviati qui in 36 dalla Toscana, con membri da Pisa e Firenze.”

Come è stato il primo impatto con la scena che hai visto?

“Diciamo che non vi è molto spazio per l’emozione, quella istintiva – ci confida – perché una volta giunti sul posto abbiamo subito predisposto i punti operativi. Abbiamo esaminato la scena e disposto il lavoro da fare. Tra procedure da mettere in atto e attenzione al contesto e al da farsi, la mente è proiettata verso il mettere in campo le proprie conoscenze per raggiungere il miglior risultato possibile e l’obiettivo prefissato. Prevale la massima attenzione verso ciò che dobbiamo fare, poi è chiaro che, quando l’applicazione di queste tecniche portano ai risultati che abbiamo visto, arriva anche una grande soddisfazione. Una gioia che viene condivisa con tutti, perché gli obiettivi che si raggiungono sono sempre frutto di un lavoro di gruppo, di cui sono onorato di fare parte.”

Le immagini del ritrovamento e salvataggio dei bambini e dei primi adulti, sono ancora molto vive nella memoria di tutti noi. Quel “Vai Chicco” urlato da un vigile del fuoco non appena un piccolo superstite ha fatto capolino dal tunnel di neve ricavato dai soccorritori ha fatto venire la pelle d’oca a tutti, creando un legame empatico ancora più forte con i Vigili del Fuoco che rappresentano, davvero, uno dei lati migliori dell’Italia intera.

E ora (abbiamo sentito Ciannelli ieri sera, 21 gennaio, ndr) rimanete ancora lì ad operare?

“Certamente! Siamo qui, continuiamo a lavorare e non ci fermiamo – ci risponde orgoglioso – continueremo a “scandagliare” tutto l’edificio in modo da cercare eventuali ed ulteriori persone coinvolte ed ancora intrappolate nelle macerie.”

Come procedono le operazioni?

“Noi continuiamo a far rilevamenti e scavare per raggiungere le persone presenti nella struttura. Le difficoltà maggiori sono legate proprio alle condizioni in cui si trova la stessa, ma una volta compreso lo scenario, stiamo procedendo con i tempi giusti.”

Traspare, in ogni parola del nostro Ciannelli, un senso di responsabilità e di fermezza, di tranquillità e di consapevolezza davvero particolari. Nicola, con la sua squadra sta operando senza sosta per trarre in salvo il maggior numero di persone possibili da quella che è state definita la “Tragedia Bianca” e che ha davvero toni preoccupanti, ma i risultati, ottimi, raggiunti fino ad ora fanno ben sperare.

Nicola dopo averci salutati, è ritornato subito in postazione, per supportare i propri colleghi e continuare le operazioni di ricerca senza sosta, in questa lotta contro il tempo il cui conto, al momento, ci vede vincitori.

Una bella storia, questa, di Nicola Ciannelli e della sua squadra. Il nostro “eroe” dei Vigili del Fuoco, simbolo di speranza e forza per l’isola e non solo.

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